Esplorazione del Bric del Mezzodì

Data 16/08/2012 | Categoria: Alpinismo

Per smaltire le abbuffate di ferragosto occorre una bella gitarola!
Soci del giorno Lurens e Gianni (mountain) con destinazione l'ardito Bric del Mezzodì, costituito da due aguzze vette che separano i valloni dei Rochers Cornus e della Rognosa.
L'idea iniziale era quella di percorrere integralmente la cresta sud-ovest ma poi giunti sul posto abbiamo iniziato a ravanare alla ricerca dell'attacco ritrovandoci alla fine a salire la parete sud-est.
Ovviamente pochissime informazioni su libri ed in rete, solo qualcosa sulla Guida dei Monti d'Italia, e ancora meno lungo la via.
Salita complessivamente facile (max II/II+) ma su roccia assai lichenosa, non sempre solida e difficilmente proteggibile.
Risalita la parete ci troviamo ad una sella tra le due vette, da dove in pochi minuti voltando verso sinistra facilmente scaliamo la vetta meridionale, caratterizzata da un buco circolare nella roccia.
Finalmente riusciamo a capire bene la morfologia della montagna e a renderci conto dove abbiamo sbagliato nell'attaccare la cresta sud-ovest...sarà per la prossima volta.
Breve riposo e poi riprendiamo il filo di cresta per la vetta settentrionale...qui essendo il percorso moooolto aereo Lurens (oggi con karma negativo ) ed io (il solito coniglio ) preferiamo legarci e procedere il conserva protetta.
Una breve risalita e siamo sulla vetta principale da dove si gode di un ottimo panorama sulla vicinissima Rognosa d'Etiache.
Ma le difficoltà non sono terminate...anzi...dobbiamo ancora percorrere l'affilatissimo tratto di cresta che porta fino al Colletto del Mezzodì, percorso tutto sommato è più facile del previsto ma molto aereo e ancora su roccia da testare accuratamente. Qui troviamo qualche vecchio chiodo e malandati cordini, segno di qualche passaggio più frequente.
Giunti ad un risalto più marcato allestiamo una doppia ma solo dopo aver ricostruito con meticolosità la vecchia e malandata sosta....un groviglio di cordini e fettucce marce annodate tra di loro. Ora grazie principalmente al lavoro di Lurens abbiamo lasciato una sosta comoda e sicura.
Breve doppia, un facile traverso per tornare nuovamente in cresta e con ancora qualche passo di disarrampicata siamo al Colletto dove ritroviamo la traccia di sentiero per la Rognosa che velocemente ci riposta alla macchina.
Complessivamente la salita non è lunghissima ma l'ingaggio è abbastanza alto a causa della natura della roccia...tipica della zona.
Un grazie a Lurens come sempre buon socio di avventure e a Gianni sempre perfettamente a suo agio su ogni tipo di





Data: 16/08/2012
Quota max: 2904 m
Partenza da: Rifugio Scarfiotti
Quota partenza: 2156 m
Dislivello: 800 m
Zona: Vallone di Rochemolles
Difficoltà: PD+

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