Un anello sul Sentiero degli Orridi sino al Truc S. Martino

Data 17/04/2012 | Categoria: Escursionismo

Un anello sul Sentiero degli orridi sino al Truc S. Martino

Località di partenza: Borgata Richettera di Bussoleno mt. 605
Dislivello: mt. 550 c.ca, ma tutto l’itinerario è un continuo saliscendi.
Tempo complessivo: 5 ore c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n°3 Val Susa – Val Cenischia – Rocciamelone - Val Chisone Fraternali Editore

Il “Sentiero degli orridi” collega in quota l’orrido di Chianocco a quello di Foresto. Parte da Molè, borgata sui monti di Chianocco, per terminare al Truc S. Martino, la montagna che domina l’abitato di Foresto. Traversando si percorre una traccia che taglia il pendio, lungamente quasi in pian nella prima parte, dove lunghi tratti di sterrato si alternano a tratti di sentiero o mulattiera; dove si sale e si scende quando si devono superare gli incassati corsi d’acqua. Nel procedere si raggiungono case isolate e borgate che nel recente passato erano assai popolate, come Falcimagna. Questi erano versanti dove si coltivavano i cereali, dove grazie ai terrazzamenti prosperava la vite e dove erano rigogliosi i prati e i pascoli sostegno del montanaro; ebbene ora tutto è nell’abbandono più totale. E forse è giusto che sia così.
Il tratto dalla borgata Pietrabianca all’orrido di Foresto è abbastanza lineare; più movimentato quello di ritorno perché a brevi tratti in piano se ne alternano altri dove si scende per poi risalire.
Per poter effettuare un anello, anziché da Molè, cosa che richiede un lungo e faticoso tratto ascendente nella parte terminale del percorso, questo itinerario parte e si chiude a Richettera piccola borgata montana di Bussoleno.
Non si raggiungono cime significative, se non il Truc S. Martino, ma il percorso è sempre piacevole, assai panoramico sulla bassa valle di Susa e sui suoi monti e si presta ad essere effettuato dall’autunno alla primavera, quando questi assolati versanti presto si liberano dalla neve.

Si percorre la statale n° 25 in valle di Susa sin quasi Bussoleno dove poco prima dell’abitato si prende a destra per Chianocco subito sottopassando la ferrovia. Proseguendo in moderata ascesa si raggiunge in breve questa borgata dove si seguono le indicazioni per salire a Baritiera, Molè e altre località. La strada, alternando lunghe diagonali a ripetuti tornanti, sale decisa un assolato pendio oltrepassando Campoasciutto e poi Baritiera. Poco dopo, al successivo tornante, lasciata la strada che prosegue verso Molè, si prende a sinistra seguendo l’indicazione per Argiassera. Si scende subito raggiungendo le prime case della borgata Richettera dove si può lasciare l’auto nei pressi del bivio per Bussoleno, poco oltre il cartello dello stop.
Ritornando brevemente sui propri passi non è difficile individuare un’evidente traccia, non segnalata, che subito sale nel bosco. Il sentiero esce poi dalla valletta percorrendo lungamente un assolato, panoramico versante con le ripetute svolte, a tratti in forte ascesa, che permettono di guadagnare rapidamente quota e raggiungere alla sommità un bivio dove si prende a sinistra perché, proseguendo diritti, si raggiungerebbe Lorano. Costeggiando lungamente terrazzamenti da tempo in abbandono si perviene infine alle case di Pietrabianca immettendosi la traccia sulla strada congiungente Molè a Campobenello.
1 ora c.ca dalla borgata Richettera.

Pietrabianca è una bella borgata, assai panoramica sulla valle e sui monti. Accanto a numerose case ristrutturate ve ne sono altre fatiscenti tutte dominate da un orribile traliccio della linea di alta tensione. Oltre l’insediamento si prosegue stando sempre sull’ottimo sterrato che, attraversata una zona boschiva percossa a suo tempo da un devastante incendio, scende poi ad un’asciutta valletta. Il lungo tratto in piano che segue porta ad una dorsale dove una sbarra impedisce agli autoveicoli di proseguire oltre, avendo già in vista, sull’opposto versante, il nucleo abitato di Falcimagna. Un breve tratto e subito si raggiunge una grande casa, Campobenello, dove la strada termina e riprende il sentiero che scende ripido verso il ruscello, il rio Moletta, superata un’estesa parete rocciosa. Affrontando il guado è visibile la presa d’acqua che alimenta la centralina elettrica posta più a valle; risalendo invece il pendio a margine dei prati si raggiunge l’abitato di Falcimagna dove arriva una strada che sale sin qui da fondovalle.
45 minuti c.ca dalla borgata Pietrabianca.
Stando sulla traccia che s’inoltra tra le case subito si sale alla chiesetta dove si piega a sinistra prendendo il sentiero che oltrepassa da borgata dal di sopra. Segue un lungo tratto in piano al termine del quale ci si immette sulla strada che unisce Falcimagna al Trucco, poche case poste su un assolato versante, che si raggiungono costeggiando inizialmente i magri prati e pascoli fuori la borgata che precedono la Comba Ravera. Qui giunti, lasciato il sentiero che sale a Cà Teissard e alla Fugera, si prosegue lungo il sentiero degli orridi per il Truc S. Martino. La traccia, sempre evidente e ora ben segnata, s’inoltra lungamente costeggiando vecchi terrazzamenti entrando poi nel rado bosco dove si risale per un tratto il pendio terminando al crocevia sul crinale dove sorge la tavola d’orientamento. Ancora rasentando un traliccio, in breve si scende al colletto da dove si sale facilmente alle rocce del Truc S. Martino mt. 872 , incombente su Foresto e assai panoramico sui monti e sulla valle.
1 ora e 15 minuti c.ca dalla borgata Falcimagna.
La traccia che riporta alla borgata Richettera, come detto, è più movimentata presentando tratti in piano ad altri dove si scende o si sale. Per intanto, tornati al colletto, si riprende il sentiero, sempre ben segnato, che scende subito ripido raggiungendo i piani inferiori dove s’ inoltra in una valletta e poi in un’altra più in basso così raggiungendo al fondo un bivio dove si tralascia la traccia per Foresto prendendo quella per il Trucco. Si sale moderatamente e costeggiando i soliti muretti presto si raggiunge il successivo bivio dove si segue l’indicazione per Bussoleno – Falcimagna. Raggiunta un’asciutta valletta si prosegue per un lungo tratto quasi in piano nel boschetto di roveri uscendo infine su di un tornante della strada asfaltata che da Bussoleno sale a Falcimagna che si percorre in discesa per un tratto sino a punto in cui si nota un sentiero che sale sulla sinistra. E’ la mulattiera che unisce il fondovalle con Falcimagna; infatti, subito dopo, lasciata la strada si prende il sentiero che s’abbassa verso valle uscendo, più in basso, su di un tornante della stessa strada sulla quale si sta per un tratto presto raggiungendo le prime case della borgata Grange e poi il ponte sul rio Moletta, che si supera. Inizia ora il tratto individuabile grazie alle indicazioni riportate dalla carta Fraternali. Prendendo inizialmente lo stradello che sale parallelo al corso d’acqua, quando termina davanti al cancello che chiude l’orrido ci si porta verso la casa posta sulla destra (La Berturina) dove una modesta traccia sale subita ripida il pendio oltre la casa, percorrendo lungamente il crinale sovrastante l’orrido, raggiungendo più su dei muretti e vigne da tempo in abbandono arrivando così in vista di una casa diruta. Poco prima parte sulla destra un sentierino che in piano si porta verso una dorsale formante un poggio dove troviamo una fontanina. Raggiunta una valletta si scopre che la traccia corre parallela ad una antica canaletta che derivava l’acqua del rio Moletta, ora sostituita da una tubazione interrata. Sempre continuando in breve si raggiunge prima Meisonetta, casa isolata posta in un’amena posizione, poi, dopo aver percorso un’incantevole valletta, il sentiero termina sullo stradello che raggiunge questo insediamento. Un breve tratto e si perviene alle prime case della borgata Argiassera dove si ritrova l’asfalto. Abbassandosi lungo la strada che traversa tra le case, si raggiunge prima la graziosa chiesetta e poi lo slargo dove troviamo una cancellata che chiude il monumento dedicato ai caduti di Cefalonia. Continuando sulla strada si scende ancora per poco cosi raggiungendo la vicina borgata Richettera e poi il punto in cui questo anello si chiude.
2 ora c.ca dal Truc S. Martino.
Per ritornare è indifferente ripassare per Chianocco, oppure fare la strada che scende direttamente verso Bussoleno.






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