Scalata al 'cariato' Dente meridionale d'Ambin....

Data 18/06/2007 | Categoria: Alpinismo

Non trovando più soci 'sci-muniti', con mio gran dispiacere ho dovuto abbandonare gli assi e infilare gli scaponi d'alpinismo.
In compenso devo dire che ieri è stata una grande giornata d'avventura, con la salita di una bellissima via di alpinismo di tutto rispetto su una vetta tra le più importanti e impegnative della valle di Susa.
Nella mia valle ormai sono rimaste solo poche 'pareti nord', una tra queste è la nord-est dei Denti d'Ambin detta anche Canalone Purtscheller.
Oltre essere in un ambiente selvaggio e maestoso questa via è ricca di storia essendo una delle vie storiche di ghiaccio, forse la più frequntata nel dopoguerra e oggi caduta nel 'dimenticatoio'.
La via è anche una 'classica' di sci ripido già scesa più volte dagli amici ripidisti!
Questa salita l'avevo in 'cantiere' da tempo....ma bisognava trovare i soci giusti...e i soci di ieri erano proprio quelli ideali....il grande Lorenzo e l'inarrestabile Emilio, purtroppo mancana Andrea fermato da problemi famigliari.

L'avventura inizia al Colle del Piccolo Moncenisio....ma non a piedi, bensì con il 4x4, grazie al quale lungo la dissestata strada ci conduce fino nei pressi delle Grange delle Savine. Dove i soci arrivano già distrutti...frullatti e shekerati!
La salita lungo il vallone delle Savine procede spedita, poco prima del lago deviamo a destra e iniziano la faticosa risalita delle morene sotto i Denti d'Ambin.
Lungo ripidi pendii detritici e nevosi arriviamo alla base del canale Purtscheller.
La via sembra in buone condizioni ad esclusione della strettoria....molto stretta!
Con picca e ramponi iniziamo la salita...
Giunti nella strattoia le condizioni sono migliori del previsto, sul lato destro è presente un corridoio largo 1 metro circa di neve buona....oltretutto siamo preceduti da due alpinisti e quindi la via è già tracciata.
Il pendio superiore è favoloso, pendenza costante sui 45° (tranne gli ultimi metri dove si abbatte sui 35-40°), la neve dura il giusto consente una progressione sicura e veloce, naturalmente da bravi 'aspiranti ripidisti' saliamo slegati...
Giunti al colletto la vista è grandiosa su tutto il massiccio d'Ambin e non solo.
Davanti a noi il Dente meridionale d'Ambin è assai invitante!
Lorenzo finalmente può tirare fuori la sua consueta attrezzatura da nord dell'Eiger e iniziamo la scalata del dente lungo la via classica con qualche variante più impegnativa (...che io ed Emilio avremmo fatto a meno ...)
La via non è particolarmente lunga ma la roccia marcia richiede molta attenzione. Le difficoltà sono concentrate nella parte centrale (III grado), fino al raggiungimento di una grossa cengia dalla quale in breve si raggiunge la vertiginosa vetta.
Vista fantastica sui denti centrale e settentrionale.
Con una corda doppia e un pò di disarrampicata torniamo alla sella da dove iniziamo la lunga via del rientro.
Infatti, considerato che è ancora abbastanza presto e il meteo sembra reggere, al posto di scendere il canale decidiamo di fare un lungo giro ad anello per giungere fino al Colle Clapier.
La discesa è avventurosa non tanto per le difficoltà tecniche (pietraie e nevai) ma perchè il percorso è inedito e nessuno di noi sa con esattezza se il vallone che intendiamo percorrere è o non è interrotto da barre rocciose invalicabili.
Inoltre il meteo, già fin troppo clemente fino a quel momento, inizia a cambiare e le nebbie coprono la visuale.
Fino a 2600 metri circa riusciamo, lungo canalini e ripidi pendii, a superare le balze in modo abbastanza agevole, poi...arrivati sopra l'ultima balza lo sconforto ci coglie!
Mancano 50/70 metri al Lago Clapier e al comodo sentiero ma il salto sembra invalicabile. Vaghiamo a destra e a sinistra alla ricerca di un punto debole, poi quasi sul punto di fare dietro front e iniziare la risalita, Lorenzo ha un'intuizione geniale, secondo lui stando tutto a destra si riesce ad entrare in un ripido canale e da lì al pianoro sottostante.
Io ed Emilio siamo perplessi ma verificare non costa nulla...
Giunti sul limte estremo del salto incredibilmente troviamo una ripidissima ed esposta linea di discesa che scende nel canale . Con estrema cautela scendiamo ed in breve siamo sul ripido nevaio ed da lì al pianoro dove reperiamo il sentiero.
Poi il luuungoooo rientro attraverso il Colle Clapier e il Lago delle Savine ovviamente sotto una incessante pioggerella.




Data: 17 Giugno 2007
Quota max: 3372 m
Partenza da: Grange delle Savine
Quota partenza: 2210 m
Dislivello: 1350 m
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: D-

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