Colle dell'Arpione con cinghiale, traversata Gesso Stura, 8/6
Data 11/06/2007 | Categoria: MTB
| In attesa del mirabolante racconto dell'Anguilla Rossa da parte del Webmaster e dell'Enzomito, metto questa gitarella non prevista.
In effetti venerdi dovevo andare alle Terme a sbinocolare il solito Canalùn... che barba.., perché domenica qualcuno voleva salire lassù, ed io mi ero preso l'impegno di fare l'accompagnatore. Senza sci né tavola, perché a salire in giornata sarei arrivato tre ore dopo.
Per la cronaca, sabato ho visto sul meteo che lo zero termico sarebbe salito domenica a 3800m, e dopo saggi consigli di chi poi é salito sull'Anguilla, ho ritenuto che fosse più saggio rimandare il Canalùn a temperature più propizie.
Arrivato però dopo Valdieri un bel cappello di nuvole avvolgeva ogni cosa al di sopra dei 2000m, così non avrei visto nulla. Così son salito verso Desertetto, poi si continua su bella sterrata fino a q. 1300, quindi una mulattiera piuttosto ripida, da spingere un pò, indi un bellissimo pianoro verdissimo ai bordi del bosco.
Proprio ai bordi del bosco, a 3 metri da me é partito rumorosamente un cinghialone incazzatissimo che mi ha fatto barbare un salto di un metro in altezza.
Non contento di avermi spaventato a morte, dopo essersi allontanato di qualche metro verso il bosco, si é rivoltato verso di me grufando coi dentoni fuori.
Ho pensato che ero belle che fritto: non c'era un albero a portata di mano, e, in quanto a correre, lui andava senz'altro più forte di me.
Ho provato allora a competere psicologicamente.
Temerariamente ho buttato a terra la mtb ed ho alzato i pugni facendo due passi verso di lui con un urlo inumano.
Ho vinto.
Lui se n'é tornato mogio mogio indietro e si é rifugiato nel fitto bosco, dove, credo, avesse i piccoli cinghialini da proteggere al costo della vita.
Devo dire che ho fatto il tratto di sentiero che mi separava dal colle dell'Arpione con non meno fifa di prima e con un timing da record, voltandomi indietro ogni tre secondi.
Credo che mi comprerò una pistola.
Al colle,(1726m) volendo, a piedi si raggiunge la cima Cialancia (1850m)seguendo la cresta.
Poi si torna al colle e si scollina per un bellissimo sentiero che é stato rimesso in sesto da poco.
Si raggiunge una sterrata che a destra sale fino alla vecchia miniera; si scende a sinistra, si ragiunge un trivio ai Prati della Sala e si prende la prima a destra e s'inizia così un lunhissimo traversone, quasi sempre discendente, che segue dossi e vallette, oggi con molte pozzanghere fangose delle passate piogge.
Si arriva così a Tetti Baut, che si trovano sull'asfalto che scende da Madonna del Colletto a Festiona.
Se volete potete salire a Madonna del Colletto e scendere a Valdieri.
Altrimenti, come me, scendete a Festiona per asfalto o per prati, pigliate la militare e con lei arrivate a Borgo, deviando, prima di Piano Quinto, sulla sterrata a destra.
E via a Cuneo sulla ciclabile sul Gesso.
Data: 8/6/2007 Partenza : Cuneo, 543m Lunghezza: 70 km Dislivello: 1350m Ciclabilità sentiero in salita:60% (mezz'ora a piedi), il resto in sella Album foto
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