Monte Sautron per ben finire l'anno! 28-dicembre-2011

Data 28/12/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Per trovare neve occorre espatriare,allora viaggio lungo… gita lunga! Anche per non sprecare il viaggio in macchina. Propongo a Vanni un bel gitone dalle parti di Larche,e vero che sul colle della Maddalena c’è un bel innevamento,ma quando scendiamo a villaggio, ahimè,neanche a guardare in alto non si scorge il bianco manto. Ormai siamo quì tanto vale tentare,si potrebbe andare nei versanti a nord lì c’è tanta fioca,ma temo che la neve con questo vento che ha fatto non sia troppo sicura ,quindi ci infiliamo con sci in spalla nella gorgia che porta verso il colle Sautron.
Dopo mezz’ora comincia prendermi lo sconforto,un filo di neve sul sentiero e tanto ghiaccio, ma l’altro giorno avevo visto che più in su c’era tanta neve infatti appena il vallone si allarga,ecco apparire l’apoteosi,tanta bella neve dura sotto con un po di farinella in superficie.

Una breve sosta di colazione alla bellissima e confortevole Cabane de Viraysse,il pastore l’ha messa a disposizione dei randonneurs,e aperta c’è un letto un tavolo e una stufa,e sufficiente portasi un pò di legna e ci si può passare una notte di sogno lontani dal mondo!

Ma ora il sogno l’abbiamo di fronte noi,siamo circondati da ameni pendii innevati e vertiginose pareti rossastre. Saliamo veloci su questa neve scorrevole,passiamo sotto il passo della Portiolette e puntiamo le col de la Portiole,dove ci appare maestoso e oscuro pendio finale del Sautron. A vederlo così in ombra ci incute un po’ di timore,la neve è dura,ma vediamo molte placche a vento,sarà sicura? preferiamo salire con i ramponi e sci in spalla,anzi gli sci li porta su solo Vanni,io sono già stanco , devo già trascinare sulla vetta tutti i miei anni,poi la neve troppo dura non mi piace…

Ma il diavolo non è mai brutto come sembra, in fondo la neve era sicura per tutto il pendio, una farina pressata con ottimo grip,accidente a me per aver lasciato gli sci al colle! Ma va bene così,lassù mi aspetta una panorama appagante come non mai,e a vedere tutti questi bei valloni innevati mi tira su il cuore,ma a rinvigorirmi ancora di più è un’ottima bottiglia per festeggiare questo tremila.

Poi arriva il momento di scendere, sono quasi le due,e alle cinque è notte! Vanni si lancia con gli sci per il ripido pendio e io con Jolie a inseguirlo di corsa,ma arriva sempre prima lui! Poi su un bel primaverile fino alla cabana,ma nonè finita qui,nessuno di noi aveva voglia di scendere nella gorgia di salita ,allora abbiamo ripellato per risalire al colle Gipiere o dell’Oronaye come dir si voglia, e all’ombra dell’ultimo sole facciamo un’infinità di curve fino sulla route nationale dove,ritornando “figlio dei fiori” ho fatto autostop per recuperare l’auto a Larche, certo che ho tribolato a farmi dare un passaggio, do ragione agli automobilisti che mi vedevano in quello stato,tutto mal messo,zaino in spalla e cane al seguito… per fortuna dopo mezz’ora già con il dito congelato si ferma una graziosa mademoiselle,ha capito che arrivavo da una gita vedendo il mio amico Vanni lassù al colle che mi aspettava facendo guardia agli sci . Racconto il mio giro sui monti a questa fanciulla,anche lei fa lo sci-alp, da parola nasce parola,per ringraziarla del passaggio finiamo di raccontare le nostre avventure di montagna in un bar…mentre Vanni lassù ormai a notte fonda e semi assiderato, continuava vanamente ad aspettarmi….


data:28-dicembre-2011
località di partenza:Larche
quota partenza:1660 mt.
quota vetta: 3166 mt.
dislivello totale:1800 mt.
difficoltà BS
tempo salita: 5 ore

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