Alla faccia delle temperature alte: Pizzo d' Ormea per il versante Nord-est

Data 09/12/2011 | Categoria: Alpinismo

E' una stagione davvero strana...
La neve in quota è piuttosto scarsa, addirittura le condizioni di alcune vie risultano molto simili a quelle primaverili... Giovedì 8 poi le temperature erano così alte che i nostri vicini di casa hanno addirittura mangiato pranzo sul terrazzo, manco fosse piena estate!!!!!!!!!

E così, sfruttando il ponte del 9 dicembre, con Fabrizio optiamo per andare alla scoperta dell' ennesima cima delle nostre alpi liguri: il Pizzo d' Ormea.

Come già per le precedenti (Mondolè e Cars) l'idea è quella di salire per un itinerario alpinistico possibilmente, ma soprattutto cercando di soddisfare una mia pazza idea, quella di salire le cime tramite il versante che vedo dalla finestra di casa..certo, l'impresa richiederà un po' di tempo ed in alcuni casi anche molta più esperienza (vedi diretta Biancardi al Mongioie!!), ma poco alla volta tutto è fattibile, basta non avere fretta...

Il Pizzo da casa mia è davvero facile da riconoscere...alla base della sua cuspide infatti, si nota il grande specchio Telecom, installato anni fa' per portare il segnale, tramite ponte radio, ai paesi delle vallate sottostanti..
La sua parete nord-nord/est pare piuttosto ben innevata e si intravede il suo canale, molto molto invitante. E' deciso, proveremo a salire (condizioni permettendo) di là.

Sono le 8:00 quando lasciamo l'auto presso l'abitato di Chionea e risaliamo piuttosto rapidamente il sentiero che va in direzione della nostra meta. La giornata non è spettacolare come quella di ieri, c' è un po' di fastidiosa foschia alta, ma fa piuttosto caldo ugualmente..
Il sentiero è davvero molto suggestivo, si sale sulla dorsale che separa la vallata di Chionea, dalla valle Armella, oltrepassando torrioni dall'aspetto invitante e con una costante visuale sul mare e sulla Corsica...
In meno di un'oretta arriviamo al primo bivio che porta al rifugio Valcaira e qui commettiamo un errore...anzichè proseguire ulteriormente in direzione dello specchio Telecom seguiamo un'evidente traccia che porta sul versante della valle Armella.
Considerando che, come descritto da Parodi nel suo libro (Alpi del Sole) si deve comunque arrivare al lago del Pizzo, seguiamo decisi il sentiero che pare portare nella giusta direzione...perdiamo parecchio dislivello quando oramai ci accorgiamo che il sentiero porta sì nella direzione giusta, ma che avemmo potuto e dovuto prenderne uno molto più in quota, che porta direttamente al lago senza far perdere troppo dislivello...
Poco importa dico io, tanto siamo qui anche per scoprire nuovi luoghi...
L'ambiente (siamo passati sul versante nord) è davvero selvaggio...man mano che procediamo la valle si fa sempre più stretta e stiamo per raggiungere la neve...prima però dobbiamo oltrepassare parecchi punti dove il ghiaccio vivo la fa da padrone..
Brina, cascate di ghiaccio, neve durissima ed un silenzio surreale ci accompagnano in questo viaggio a nord..
Alla faccia delle temperature calde di questi giorni..qua è pieno inverno!!!!..il rio è interamente gelato...tutto è fermo, immobile, la vita pare aver abbandonato la zona.
Superiamo una bastionata rocciosa e ci portiamo a ridosso della conca del lago del Pizzo..ovviamente ghiacciato pure lui..
A questo punto dovremmo dirigerci verso la colla del pizzo ed imboccare il nostro canale.
La neve però non è come me la sarei aspettata...è poca e solo in alcuni punti è portante...inoltre la presenza di ghiaccio ovunque ci fa un po' titubare..e se poi non si riesce ad uscire verso la vetta? Ho visto parecchie foto del canale e sovente, pur con molta neve si nota la presenza di ghiaccio...
L'idea di dover tornare indietro a metà canale, con certe ondizioni, non ci esalta e così decidiamo di rimandare...la voglia di raggiungere la cima c'è comunque ed optiamo per raggiungere l'attacco della via normale.
Bhè, non resta che risalire la parete sottostante lo specchio..
Calziamo i ramponi e cercando il miglior itinerario tra canalini e roccia giungiamo così alla base dello specchio Telecom.

Il primo tratto verso la vetta (versante sud-est) è completamente sgombro da neve e si sale velocemente su un bel declino erboso..è strano..con condizioni di buon innevamento questo pendio richiede sempre una certa cautela, perchè discretamente inclinato e perchè, proprio per la sua posizione e per la sua esposizione (il pizzo notoriamente e spazzato dai venti in maniera costante!!) sovente è una lastra..
Non appena arriviamo alle prime rocce optiamo per procedere legati e, sfruttando il chiodo presente in loco, superiamo il camino che è una colata naturale di ghiaccio..l'esposizione è notevole e l'idea di ripiombare nel lago sottostante non è così allettante..

Superiamo altri tratti innevati e ghiacciati e giungiamo così, finalmente, alla tanta agognata vetta del Pizzo.
Ecco, ci mancava pure il vento!!
Giusto il tempo le foto di rito ed il controllo dell'uscita del canale che avremmo dovuto salire (la nostra scelta a mio parere è stata più che azzeccata, troppa poca neve!) e siamo già sulla via verso Chionea...non perchè abbiamo particolarmente fretta...quanto piuttosto per cercare un angolo riparato dal vento e baciato dal sole per poterci riscaldare un pochino..

Che dire, bhè, è stato sicuramente un peccato non essere risuciti a portare a termine quanto ci eravamo prefissati, ma tutto sommato è stato giusto così, saimo andati in avanscoperta pronti per un ritorno quando le condizioni lo permetteranno maggiormente...
E poi una giornata passata in montagna, in compagnia di un buon amico è sempre appagante, qualsiasi sia la meta ed il risultato della gita.


e buone gite a tutti

Data: 09-12-2011
Quota max: 2476
Partenza da: Chionea
Quota partenza: 1102
Dislivello: 1374
Zona: Alpi Liguri
Difficoltà: PD-

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