Punta Seras, taaanta farina! 24-novembre-2011

Data 24/11/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Voglia di farina! Si il primaverile sarà pur bello,ma la farina per me è tutta un’altra cosa! A patto di non trovare tracce,cosa che è sempre più difficile,tuttavia se si ci guarda un pò attorno con un po’ di fortuna,anche dopo questo lungo periodo di bel tempo si può trovare qualche pendio intonso. Ovviamente un piccolo scotto occorre pagarlo,sia come “portage” che come avvicinamento,ma poi!....

E’da un po’ di tempo che mi frulla per la testa di salire il Seras,questa bella vetta è un po’ la Cenerentola del vallone di Soustra, incastrata tra il possente Tre Chiosis,e l’ elegante Losetta,essa passa inosservata. Colpevole di non raggiungere i 3000 metri per pochissimo,neanche il suo bel ed ampio pendio ripido che incute timore riesce ad accattivare lo sci-alpinista di passaggio. Quindi se ne sta con lo sguardo geloso verso le sue più note ed appariscenti sorelle che sono più corteggiate.

Ma io preferisco sempre le montagne meno note e più appartate, quindi non posso lasciare che questa montagna attenda invano qualche ski-alp che la salga. Lasciamo l’auto dalla sbarra della strada del colle dell’Agnello e con un breve” portage” arriviamo alle grange del Rio e da li in su neve sempre più abbondante,nel primo tratto è primaverile poi dopo la lunga piana di Soustra poco per volta si trasforma in una bella farina, di qualità sempre più secca e sempre più abbondate. Il fondo vallone non è ancora accessibile,allora in virtù della neve sicura,facendo in bel e lungo traversone che sfocia nei falsopiani superiori,ecco che la nostra montagna! vedendoci arrivare essa si veste da festa e sfoggia per noi una bellissima salita di circa 600 mt di farina tipo 00.

Quando si trovano queste condizioni, disegnare la traccia salendo è un vero piacere,forse ancora meglio che scendere. Poi cercare i luoghi migliori più logici per passare perché su questi pendii ripidi anche se le condizioni sono sicure ho l’abitudine di passare sempre dove mi sembra più sicuro, anche perché il venticello della notte in qualche piccolo tratto stà incominciando a fare delle piccole placche a vento.

Saliamo dove ci porta la meglio neve, finalmente dopo quattro ore sbuchiamo al colletto dove il sole ci bacia in fronte sotto lo sguardo del Monviso. Ancora pochi minuti e siamo in vetta,lassù troviamo un luogo riparato che lo adibiamo a sala da pranzo e non ci facciamo mancare proprio nulla. Oltre le gustose e saporite vivande(fin troppo saporite) ma un’ottima bottiglia di barbera vivace ci ha idratato,continuiamo poi con un corposo Nebbiolo della casa.

Lassù solo noi tra neve e cielo che pace! vediamo delle persone sui tre Chiosis ,non siamo passati inosservati anche perché Jolie quando si tratta di mangiare fa sempre una gran cagnara, chissà se nei prossimi giorni questa montagna avrà nuovi ospiti,la traccia c’è…ma sono oltre le due pomeridiane, ora bisogna scendere, inutile descrivere le sensazioni,solo chi le ha provate può capirle. Dopo aver fumato il pendio tutto d’un fiato,ci voltiamo a guardare i nostri giochi sulla neve. La montagna illuminata dal sole pomeridiano pare salutarci mentre si alza un frizzante brezza,oggi” Lei” è stata tutta per noi,presto il vento cancellerà le tracce e riacquisterà assieme al suo silenzio il suo bianco e intonso candore…


data:25-novembre-2011
località partenza:dalla sbarra della strada del colle dell’Agnello
quota:partenza 1830 mt.
quota vetta:2993 mt.
dislivello: 1163 mt.
difficoltà:da BS a OS a condizione della neve
tempo di salita:4-5 ore

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