Anduma prima ca fioca! giochi sul lago Reysassa 23-24 ottbre- 2011

Data 24/10/2011 | Categoria: Escursionismo

E’ pretendere troppo volere pattinare su un lago ghiacciato in pantaloni corti in una calda giornata d’autunno? Forse si! Ma mai mettere limiti, ma è anche possibile pattinare con un tempo uggioso su un ghiaccio che sembra polenta! tutto è possibile, basta ostinatamente volerlo,e riuscire anche a fare i balenghi i queste situazioni estreme non è da tutti.
Questa è una descrizione un pò surreale e un pò pazza di uno sparuto drappello di amici che hanno una cosa in comune, la ricerca dell’impossibile, l’esistente supera sempre l’immaginario, e a distanza di poche ore abbiamo trovato tutte le condizioni opposte che può offrire un lago ghiacciato,ma una cosa non è mutata,che in qualsiasi condizioni anche la più sfavorevole,siamo riusciti ugualmente a divertirci…

Siamo proprio all’ultimo giorno di bel tempo ,occorre affrettarsi prima che cada la neve,e allora su, quasi di corsa al lago Reysassa, inconsciamente sapevo che bisognava fare fretta per riuscire a scorazzare almeno in quella parte del lago pattinabile,ma per poco perché prima il sole e poi il tempo coperto hanno dato il colpo di grazia a questo specchio ghiacciato proprio sul nascere. Però, cos’è mai il ghiaccio,lassù mentre assistevo impotente alla sua metamorfosi ,mi chiedevo:”L’acqua, forse è l’unico elemento in natura che non si sottomette alla legge universale del “nulla si distrugge e tutto si trasforma” Porto un’esempio:se mangio una mela,la mastico la digerisco,poi passando nelle mie viscere si trasforma e quando la espello è tutt’altra cosa e non sarà mai più mela! Invece l’acqua se fa freddo diventa ghiaccio, poi sciogliendosi diventa di nuovo acqua e così all’infinito,anche se gli scienziati dico che questo fare e disfare fa perdere energia alla materia che diminuisce quindi l’universo medesimo… fino alla sua estinzione. Tutto il contrario di come è strutturata la civiltà occidentale,dove il PIL deve sempre crescere,dove si deve consumare sempre di più altrimenti si va in recessione, ma secondo me chi crede che la crescita esponenziale possa continuare all’infinito in un mondo “finito”è un pazzo oppure un’economista…
Ma lasciamo queste ragionamenti che fanno fumare il cervello e stiamo più con i piedi per terra ;pardon,sul ghiaccio. Dovete sapere che in queste due scorribande che ho fatto al lago ho avuto compagnie diverse,tuttavia ogni gita e stata ingentilita da un’esponente dell’altra meta del cielo ,anche loro si sono lasciate coinvolgere dal fascino dell’andar per laghi,e sono salite desiderose di piroettare e volteggiare libere come farfalle. Ma non solo,il secondo giorno, l’incursione al lago è stata ulteriormente impreziosita da don Cornelio, che ha avuto il suo da fare a tenere a bada dei scalmanati come noi,ad un certo punto vedendoci un pò sopra le righe ha esclamato:state buoni se potete! Allora li rispondiamo:ma noi siamo bravi!alchè stimoliamo il professore di lettere che c’è in lui,e ci spiega: “Bravo” in italiano non significa “buono” ma vuol dire essere capace a fare qualcosa,avere delle capacità,non sempre nobili,per esempio i “bravi” di don Abbondio non erano “buoni” ma dei filibustieri al soldo di un tiranno cui lo proteggevano facendoli da scorta, sempre pronti a tagliare la gola a che lo infastidiva…” Lo ascoltiamo “imbaiati”,già questa lezione vale la gita! E noi pensavamo di essere bravi!....Quindi fare una “bravata” vuol dire combinarne qualcuna…

Però anch’io a mio modo erudisco in miei compagni di avventura, salendo detto le regole del pattinaggio sul ghiaccio: 1° per prima cosa mettere al centro lago bevande e vivande e mettere su il brulè in modo che sia punto di ristoro tra una piroetta e l’altra. 2° non temente i sinistri scricchiolii di assestamento del ghiaccio ,esso se è oltre due cm. di spessore non si rompe per un motivo di fisica, esso regge sull’acqua. 3° e ultimo ma non meno importante, portare una kit di ricambio da testa ai piedi,nel caso si andasse a bagno,perché tuttavia non c’è certezza che tenga… ed e questo il bello della vita , scoprire il limite! Purtroppo ora siamo imprigionati in una società dove c’è un’ eccesso di garantismo, che non lascia spazio all’imprevisto alla novità, tutto deve essere certo, tutto deve essere sicuro e nessuno si prende più le proprie responsabilità…

E con questo spirito siamo riusciti a divertici come non mai,sia con il sole che con la nebbia, sia pattinando sia su un specchio lucente che cercando il ghiaccio tra la neve,siamo riusciti a tenere i pattini fino all’ultimo minuto, poi è arrivata puntuale l’annunciata perturbazione portando la prima bella nevicata, ha messo la parola fine al pattinaggio sui laghi in quota,ma quelli che non erano ancora gelati !?la neve non li copre! Allora si aprono nuovi orizzonti,fare lo “sci-patino-alpinismo!”chissa?!....

data:23-24 ottobre-2011
località partenza: Sant’Anna di Bellino
quota partenza: 1820 mt.
quota lago: 2750 mt.
dislivello:870 mt.
difficoltà E

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