Un anello per lo Jafferau da Bardonecchia

Data 11/10/2011 | Categoria: Escursionismo

Un anello per lo Jafferau da Bardonecchia

Località di partenza: parcheggio in prossimità dei Bacini mt. 1922
Dislivello: complessivamente 1000 mt.
Tempo complessivo: 6 ore e 30 minuti c.ca
Difficoltà: E
Riferimenti: Carta dei Sentieri e Stradale 1:25.000 n° 1 Alta Valle Susa Fraternali Editore

Partendo da Bardonecchia e portandosi in quota, questo anello percorre nella prima parte dell’itinerario un lungo tratto della strada militare costruita dagli alpini alla fine dell’800 che dai Bacini va alla caserma delle grotte del Seguret passando per il forte Foens. Lasciata la strada che prosegue per il colletto ed il forte Pramand scendendo poi a valle, si sale invece al col Basset e di lì alla vicina e facile cima Vin Vert raggiungendo infine la sommità dello Jafferau dove rimangono le tracce del vecchio forte anch’esso costruito sul finire dell’800. Per altra via si ritorna poi a valle.
Questo anello è assai panoramico; come detto, si percorrono lungamente strade militari e si attraversano ambienti affascinanti e spettacolari; al primo tornante, sullo lo sterrato che sale al col Basset, improvvisamente la vista s’apre sull’ampia conca e sulla cima del Seguret e su quella del Vallonetto con le grotte, le guglie, gli anfratti, le pareti strapiombanti. Raggiunta la depressione e la vicina modesta cima del Vin Vert la prospettiva s’apre ulteriormente verso la Valfredda e i suoi monti e sull’ormai vicino Jafferau; in lontananza le cime innevate del Delfinato spiccano con il loro candore per tutto l’itinerario.

Raggiunta Bardonecchia si seguono le indicazioni che portano a Millaures e Gleise. Rasentata la piazza del mercato, superato per la seconda volta il rio di Rochemolles, si passa poi sotto un viadotto dell’autostrada raggiungendo Millaures. La strada, sempre asfaltata sino al parcheggio nei pressi dei Bacini, sale ora ripida attraversando la graziosa borgata di Gleise. Poi, con numerosi tornanti, si porta al bivio segnalato dove parte la traccia per il forte Foens, le Grange Suppas e altre località, che si ignora; si prosegue invece giungendo, più su, ad un successivo bivio. Salendo ancora per poco si può lasciare l’auto all’ampio parcheggio nei pressi dei Bacini.
Scesi al sottostante bivio, si seguono ora le indicazioni per il forte Foens ed il monte Seguret prendendo il dissestato sterrato che salendo subito raggiunge un bivio dove si tralascia la traccia che prosegue in piano per quella più evidente che prosegue verso monte. Il primo tratto nel bosco, fatto di continue e ravvicinate svolte, è assai ripido; poi la pendenza si mitiga quando inizia un lungo traverso in falsopiano. Superata una zona fortemente instabile, dove sono notevoli le opere predisposte per il consolidamento e difesa del suolo, con un ultimo bel tratto nel bosco si raggiungono i resti del forte Foens nel punto in cui transita il sentiero che sale da fondovalle. Di qui, volendolo, si può salire in un’oretta direttamente al superiore forte dello Jafferau per l’ampia traccia segnalata abbreviando così di molto il percorso dell’anello.
Oltre si procede rimanendo sempre sullo sterrato, sulla strada militare che proseguendo in piano percorre l’ampissima conca sottostante la cresta che va dallo Jafferau al monte Vin Vert. Usciti dal bosco si attraversano poi gli ampi, aperti pascoli degradanti a valle giungendo ad un primo bivio dove si tralascia la traccia che scende agli alpeggi e poi a fondovalle sino a Savoulx, così come s’ignora, più avanti, quella che s’abbassa verso la caserma delle grotte del Seguret e il forte di Pramand per quella che prosegue verso monte per il col Basset.
Raggiunto il primo tornante la prospettiva s’apre verso l’ampia conca del Seguret dominato da questa montagna e dalla vicina Cima del Vallonetto, sulle spettacolari grotte, sulle pareti strapiombanti, sulle guglie e i dentini e su quant’altro caratterizza questa incredibile, incantevole zona. Continuando sullo sterrato che prosegue si risalgono lungamente i pascoli del pendio e, fatte alcune svolte, si esce al col Basset mt. 2610 dove visuale s’apre ampissima sulla Valfredda e sulle cime circostanti. Seguendo un’evidente traccia che s’inoltra sul versante della Valfredda, presto si raggiunge il colletto Vin Vert dove un sentiero scende verso il sottostante visibile ricovero per sdoppiarsi; quello di sinistra porta ai laghi e poi alla Cima del Vallonetto, mentre quello di destra va verso il colle dell’Argentera e la cima del Seguret. Invece, seguendo il crinale, si raggiunge in breve la modesta cima del monte Vin Vert mt. 2713 assai panoramica.
3 ore e 30 minuti c.ca dal parcheggio zona Bacini.
Dalla vetta di questo monte sono assai evidenti i ruderi del forte dello Jafferau e la strada che occorre fare per raggiungerli. Scesi al col Basset, mantenendosi ora sul facile crinale, lasciata una traccia che scende alle gange di Valfredda, si continua lungo lo sterrato che s’inoltra sotto gli sfasciumi della cresta del Rochers de l’Aigles. Ad uno un primo tratto, dove si sale moderatamente, ne segue un altro in piano che prosegue lungamente sino a portarsi ad un colletto, poco prima del baraccamento di valle, dove perviene anche la traccia di cui s’è detto che sale sin qui dal forte Foens. Affrontati ora i ripetuti tornanti che seguono, si raggiungono alla sommità i ruderi del forte posto in vetta allo Jafferau mt. 2815, punto più elevato dell’anello.
1 ora e 30 minuti dalla vetta del Vin Vert.
Imponente la vista sui monti, sulle valli e sulle strada percorsa per salire fin quassù.
Per scendere si sceglie ora il versante opposto, quello che dà sulla valle di Rochemolles; si percorre lungamente il disastrato sterrato posto sotto i tralicci della seggiovia che scende ripido verso valle così perdendo rapidamente quota lungo i pendii predisposti per lo sci di discesa. Giunti quasi al fondo la traccia si sdoppia, ma tutte e due portano al parcheggio Bacini. Se si sceglie quella di sinistra, detta “Primavera”, prima si transita presso “La Capannina”, oltre si prosegue lungo un’evidente stradello che termina ad un tornante sulla strada per il forte Foens già percorsa nel tratto di salita. Non resta che proseguire verso valle rimanendo sullo sterrato che scende con ripetute svolte sino ad incontrare il bivio e la strada asfaltata nel punto in cui l’anello si chiude. Salendo di poco presto si raggiunge l’ampio parcheggio posto vicino ai Bacini.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla vetta dello Jafferau.

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