Breithorn Occidentale: sole, vento, neve, poi pioggia ed infine ancora sole

Data 20/08/2011 | Categoria: Alpinismo

Dicono sia il più facile 4000 delle Alpi, favorito dalla massiccia presenza di impianti di risalita. Non ci sono parole per descrivere uno degli scempi più tremendi del nostro paese: Cervinia e la conca del Breuil, si parte dal paesaggio silvo-pastorale tanto caro a Guido Rey per percorrere il secolo di speculazione aberrante che ne ha fatto uno dei più terrificanti eco-mostri del mondo, circondando un esterrefatto e muto Cervino. Che dire poi di quelle nevi contaminate di Plateau Rosà che vedono volare gli sciatori e morire i sogni. Ma i sogni per fortuna esistono ancora: appena dietro al Lago Blu, ad alcuni chilometri in linea d'aria da Cervinia e in faccia al Cervino, esiste ancora Cheneil, forse un mini-Breuil del tempo di Rey, immutato, senza macchine, rumori o cavi di teleferiche... provare per credere, tutto è possibile, anche se difficile...
Idealmente, la mia gita con Pasquale inizia dal Colle del Breithorn quando finalmente la devastazione e l’obbrobrio creato dall’uomo sono alle nostre spalle. La maggior parte delle cordate arriva dal versante svizzero. Tutti insieme attraversiamo il pianoro dal Grande ghiacciaio di Verra, di fronte a noi i due “figli di Zeus”, Polluce e Castore, in mezzo a loro il Lyskamm. Giungiamo sotto il pendio che discende dalla vetta del Breithorn Occidentale. Percorriamo le due lunghe diagonali ed in breve siamo sull'aerea cresta Occidentale. Dopo il miracolo del Gran Paradiso, anche qui siamo soli in vetta, che panorama straordinario! Intanto il sole che fin qui ci ha accompagnato lascia il posto a violente raffiche di vento che portano verso di noi nubi inquietanti. Velocemente iniziano la discesa, inizia a nevicare, poi più in basso, sotto la Gobba di Rollin, la neve si trasforma in pioggia. Attraversiamo nuovamente le nevi contaminate di Plateau Rosà, stranamente deserte e per questo ancora più desolanti. I gatti delle nevi preparano la piste per l’assalto degli sciatori di domani. Mentre riprendiamo la funivia per scendere a Cervinia, il sole torna ad illuminare le nevi ed i ghiacciai, una sciatrice di Bologna ci chiede dove siamo stati, con una punta di orgoglio rispondiamo al Breithorn Occidentale.

Paolo Manenti
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