Sul problema dei cani pastore a guardia delle greggi

Data 08/08/2011 | Categoria: Varie

Sul problema dei cani pastore a guardia delle greggi

Ciò che mi fa più paura, di questi tempi, quando vado in montagna, sono i sempre più numerosi cartelli che segnalano la presenza di questi oramai famosi cani bianchi, razza maremmano-abbruzzese, utilizzati per proteggere il bestiame, specie quello di piccola taglia (ovini e caprini), da possibili predatori nella fattispecie cani selvatici o inselvatichiti o dai lupi. Leggendo ho scoperto che questi cani sono solo di protezione e non di conduzione delle greggi, che si sentono in tutto appartenenti al gregge stesso considerandolo come parte del proprio branco, del proprio territorio e lo difendono da qualsiasi minaccia e pericolo.
Proprio lo scorso autunno, di ritorno da una gita fatta nella media val Pellice, per la prima volta ho visto, lungo il tragitto, numerosi cartelli che segnalavano la presenza di questi cani unitamente ai comportamenti da adottare nel caso in cui li si dovesse incontrare. La cosa mi aveva molto preoccupato anche perché era la prima volta che venivo a conoscenza della cosa. Subito dopo, mentre percorrevo la mia strada verso valle, mi sono imbattuto in un gregge misto di pecore e capre protette da questi cani che sembra debbono viaggiare sempre in coppia. Mi sono sentito raggelato perché questi mi sono venuti incontro con un fare minaccioso e solo la presenza del capo branco (il pastore) mi ha tratto d’impaccio. La mia preoccupazione è di molto aumentata quando mi sono sentito dire che in fondo mi ero trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. E se non ci fosse stato il pastore ? E se qualcuno per paura perdesse la calma adottando comportamenti sbagliati, tipo fuga precipitosa o altro ? E come potrebbe reagire un bambino incontrandoli ? Questi e altri interrogativi mi sono venuti in mente anche dopo quell’incontro. Recentemente, in valle di Susa, ho rivisto quei cartelli e francamente confesso che sono stato indeciso se proseguire o tornarmene a casa. Infatti subito dopo li ho incontrati. Per fortuna erano all’interno di un recinto elettrico, a protezione del gregge, ma non hanno cessato mai di abbaiare sino a che sono sparito dai loro occhi.
Forse la faccio troppo grossa, forse non sono così pericolosi come ci fanno credere, ma la presenza dei cartelli di avvertimento ha un significato ben preciso.
Che il lupo sia tornato in pianta stabile sui nostri monti, oramai è una cosa risaputa e in fondo non mi dispiace, anche se io non l’ho mai visto. Il solo fatto che la presenza di questi cani da difesa si stia diffondendo sempre più, significa che probabilmente il predatore, di danni ne fa e ne ha fatti al punto che adesso sempre più si parla di abbattimenti per limitarne i capi.
Non sono un pastore, non vivo di ciò che mi dà l’allevamento del bestiame, ma un po’ sto con il lupo. O sbaglio?

Album foto


Notizia proveniente da ..:: LaFiocaVenMola ::..
http://www.lafiocavenmola.it

L'URL della notizia è:
http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=4955