Pedalando sulla luna: Galambra, Fourneaux, Sommellier, Ambin (MTB)

Data 02/08/2011 | Categoria: MTB

Certi giri li si aspettano un anno intero, ma l'emozione di pedalare sopra i 3000 m di quota, dove la gente solitamente arriva solo a piedi, è impagabile; si tratta certo di un percorso fuori dagli schemi, ma che meriterebbe più considerazione perchè, anche se faticoso e con una buona dose di portage, regala enormi soddisfazioni.
Mi concedo il lusso di partire da Rochemolles anzichè Bardonecchia, evitandomi 400 m di dislivello su asfalto. La pecca è che parto a freddo e subisco un po' le prime rampe sopra il paese. La gamba si scalda nei pressi della Diga di Rochemolles, complice anche il sole che finalmente arriva; la giornata è molto variabile con nebbie in rapida formazione, ma oggi non mi spaventa niente.
Tranquilla pedalata oltre il Rifugio Scarfiotti, poi i numerosi tornanti che regalano una piacevole salitaa mai stancante. Noto che il fondo stradale è peggiore rispetto agli ultimi anni (ci sono ancora lavori in corso) ma per la mountain bike va più che bene.
Supero il Pian dei Morti e poco dopo faccio ingresso nel verdeggiante Pian dei Frati, dove al termine in corrispondenza del primo tornante della strada che prosegue verso il Colle Sommeiller, inizia il sentiero per il Passo dei Fourneaux.
Qui si cambia musica, tocca scendere di sella e iniziare a spingere, per circa 500 m di dislivello. Basta andare con calma senza strafare e si sale bene, quasi tutto con bici a spinta salvo brevi tratti dove va portata a spalle. Davanti a me ho degli escursionisti che mi offrono un ottimo punto di riferimento (oltre che stimolo a raggiungerli). L'ambiente cambia repentinamente a 2800 m, dove i prati lasciano spazio ai resti del ghiacciaio dei Fourneaux, oggi laghetti e ghiaioni, ma il sentiero li attraversa molto comodamente, è ben curato.
Ultimo tratto più faticoso ma finalmente sono al Passo Settentrionale dei Fourneaux 3159 m, dove la bici si può godere un po' di riposo.
Io invece, già che ci sono, decido che la Punta Sommeiller oggi va raggiunta, così seguo una delle tracce sul crestone ghiaioso (resto sul filo di cresta che è più divertente) e in 20' sono ai 3333 m della punta.
Ma oggi non finisce qui, nonostante le nebbie intravedo una cima non lontana; mi chiedo cosa possa essere dato che pare esserci una croce. Sguardo alla cartina, è il Monte Ambin, che non pensavo si potesse raggiungere da qui. Continuo sulla dorsale verso est nord-est dove a sorpresa c'è anche una traccia di sentiero; qualche saliscendi fino all'anticima 3299 m poi una discesa su pietraia che mi porta ad una conca detritica (anche qui ex ghiacciai) proprio alla base della piramide del Monte Ambin, non molto appariscente. Breve risalita su tracce di sentiero senza difficoltà e sono in punta! Vista l'ora, la solitudine e il tempo in peggioramento, ritorno indietro, camminare con le scarpe da bici in queste pietraie non è il massimo, ma riesco a salvare le caviglie.
Risalita alla Punta Sommeiller (i metri di dislivello iniziano a farsi sentire) e poi giù per i ghiaioni a recuperare la bici.
Altra breve risalita per poi scendere, finalmente in sella, al ricovero Galambra, dove dopo 6 circa mi fermo un attimo per pranzare.
Ma il cielo è sempre più scuro, meglio non tardare troppo; mi concedo ancora il lusso di salire sulla vicina Punta Galambra, poco appariscente ma imponente se vista dal versante del Sommeiller, e poi è davvero il momento della discesa, non per la via di salita ma per la Valfredda, che dovrebbe essere abbastanza pedalabile.
Il primo pezzo è su ghiaioni divertenti in derapata, poi un nevaio mi sbarra la strada e devo scendere. Qualche problema ad attraversarlo perchè la neve era abbastanza dura, poi riesco anche a smarrire il sentiero così mi tocca una ravanata su pietraie infide, fino a ritrovarlo poco più in alto.
Rimonto in sella, la discesa è un po' discontinua perchè si alternano dei meravigliosi mezza costa scorrevoli, con zone più pietrose che mi costringono a scendere (complice la mia scarsa capacità in discesa).
Nel tratto Passo Galambra - pianoro erboso Roche Ronde tutto sommato pedalo sul 50%, poi sotto la ciclabilità migliora, il sentiero diventa un bel single track tra i prati sul lato idrografico destro della Valfredda, e più scendo più la pedalabilità aumenta, nella seconda metà direi attorno al 90% (si scende solo nell'attraversare canaloni erosi da ruscelli).
Alle Grange Valfredda termina il sentiero, e trovo la strada che un mese fa avevo appunto esplorato in vista di questo giro.
La stanchezza inizia ad affiorare, così decido che va bene tornare a Rochemolles per la strada sterrata, senza ulteriori deviazioni.
Gran gita di ciclo-escursionismo, ancora di maggior soddisfazione perchè mi ha permesso di raggiungere anche 4 vette di oltre 3000 m, con il monte Ambin posso dire di aver salito tutte le montagne della zona Vallonetto-Niblè.


Data: 30 luglio 2011
Quota max: 3333
Partenza da: Rochemolles
Quota partenza: 1619
Dislivello: 2000 totali
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: BC - EE

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