Un rendez vous sulla Ramiere..29-luglio-2011

Data 29/07/2011 | Categoria: Escursionismo

Era da molto tempo che io e il mio amico Pinu ‘d Setu non riuscivamo andare in montagna assieme, una volta gli impegni miei e un’altra volta i suoi abbiamo sempre dovuto rimandare,e anche questa volta in un certo senso abbiamo fatto la salita da soli, nel senso che io sono partito il giorno prima da Thures,tanto per allungare un pò per arrivare al bivacco,invece il mio amico mi ha raggiunto il giorno dopo,dandoci involontariamente l’appuntamento in cima alla Ramiere!

Ma veniamo dall’inizio;un pò per risparmiare benzina e un pò per non rovinare l’auto sono partito a piedi da un tornante sotto il villaggio di Thures con un pesantissimo zaino ,avevo molte bevande,riesco a raggiungere il bellissimo e accogliete bivacco ai piedi della Rameire dopo quattro ore di marcia. Il motivo di questa gita era di valutare se si potesse fare una salita sci-alpinistica alla Ramiere nel periodo invernale , quando ci sono le giuste condizioni di neve farinosa,ovviamente appoggiandosi al bivacco. Penso proprio che si possa fare…

Verso sera dopo un’acquazzone salgo al colle Thuras tanto per vedere dall’altra parte,ma vedo solo un nubifragio che come una nuvola scende nel vallone, meglio tagliare la corda,ma..mi suona il telefono, è Carla che mi avverte che è arrivata la bolletta dell’acqua da pagare,accidenti,proprio in tema! si sta scatenano un bel“des’avers” naturalmente le dico che c’è il sole altrimenti si preoccupa, poi taglio giù verso il bivacco più in fretta possibile.

Attorno al bivacco ci sono sparpagliate decine di mucche e vitelli, mentre mi gusto la cena sento fuori una mucca a “brulè” esco tutto incuriosito ed assisto ad una scena molto “umana” da parte della mandria; stanno calando le tenebre, la mucca capobranco sta chiamando alla radunata tutte le sue compagne per la notte. Vedo che si radunano a cerchio con i vitelli all’interno di esso,si accovacciano preparandosi per la nottata. Anch’io mi preparo per la notte,trovo un bel libro di narrativa che me lo bevo tutto d’un fiato,parla della rivolta degli schiavi,su una nave,un racconto di mare…anche qui tanto per essere in tema…

Mi sveglio alle sette del giorno dopo,dopo avere dormito come una sasso,dovrebbe raggiungermi Pinu,secondo gli accordi,preparo thè e pasticcini ed aspetto, ma Pinu non arriva. Scendo un pò fino dove si vede tutta la valle, scruto il sentiero, nulla si muove,anche Jolie non mi segnala nessuna presenza, lei che è sempre così attenta. Il mio amico mi aveva detto che al massimo era al bivacco per le 8.30,mancano dieci minuti,non si vede nessuno,non arriverà…penso, mi avvio verso la Ramiere. Dal colle il su c’è un spruzzata di neve fresca con fondo ghiacciato,però il telefono prende,non mi arriva nessun messaggio di”forfait” del mio amico,allora comincia farsi strada un bel sospetto. Guardo a valle, nessuno… comincio a salire la schiena finale, sento Joile inquietassi,ogni tanto da un “jap” come volesse avvertirmi,poi vedo un figura salire su quasi di corsa ,in barba i suoi oltre sessant’anni, lo riconosco dal passo,pare essere lui,ridiscendo per andargli incontro,certo che è lui! Lo vedo arrivare trafelato,è arrivato al bivacco solo dieci minuti dopo che ero partito, per raggiungermi ha preso su diritto per la pietraia. Ci incontriamo una ventina di metri sotto la vetta, li manca il fiato,ma riesce a sorridermi,si è fatto tutta la valle Thuras per essere al’appuntamento al bivacco, e io uomo di poca fede, per dieci minuti non l’ho atteso. Però un rendez-vous in vetta da ancora più valore all’amicizia. Ma in fondo mi sento un po mortificato per non averlo atteso,eppure avevo guardato bene giù per la valle,mi mancherà già un pò la vista,ho forse più si invecchia e più si guarda lontano… mentre lui era nelle mie prossimità,ma anche Jolie non l’ha segnalato,non capisco…ma si! Certo! non l’ha segnalato perché sapeva che è un mio amico!

Arriviamo in vetta assieme dopo un lungo rincorrermi, lui mi giura solennemente che la Ramiere la salirà solo più con gli sci,infatti tra una fetta di salame e un bicchiere di vino valutiamo tutti suoi bei pendii, poi giù al bivacco dove li preparo una buona pastasciutta e li stappo un’ottima bottiglia,li offro anche una bottiglia di cent’erbe. Destino vuole che arrivano due escursionisti di passaggio,uno è abruzzese,e vedendo il liquore della sua terra li pare di essere a casa, che fare?non posso mica farlo “slenghire” e le ne offriamo sia liscio che nel caffè,tante scendere “tuti i sant a giutu”

Appena partiti incontriamo una gruppo di ragazzine bois scout,mi chiedono se al bivacco c’è da mangiare,certo li rispondo,c’è un mio avanzo di un kg di pasta che ho lasciato lassù,però le sottolineo: ve la dovete cucinare… Più a valle passiamo presso un’alpeggio,vediamo sempre altri bois scout,questa volta maschi, che stanno armeggiando con una zappa in mano. Li chiedo cosa stanno combinando con quell’arnese,facciamo un solco per 1’acqua per il pastore,mi rispondono. Inorridisco a vedere come tengono quella la zappa in mano ,grattano il terreno e rischiano di farsi male! Rispolvero la mia infanzia passata dai nonni che mi insegnarono oltre le altre cose anche a zappare ,mi avvicino ad uno questi ragazzi, li strappo la zappa da in mano e li insegno come la si usa , in men che non si dica con dei colpi decisi e sicuri li scavo qualche metro di solco,poi la ripongo nelle sue mani,sperando che ne faccia buon uso, e me ne vado soddisfatto… Beh! Anch’io oggi ho fatto la mia buona azione quotidiana!


data 28-29 luglio
località partenza:borgata Thures
quota partenza:1600 mt.
quota vetta:3303 mt.
dislivello: 1700 mt.
difficoltà: EE

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