Chiusura di un conto in sospeso: Punta Clotesse - 22 luglio 2011

Data 26/07/2011 | Categoria: Escursionismo

Dopo 8 anni è giunto il momento di ritentare la Clotesse, che all'epoca mi fermò a causa di un nevaio nel punto più esposto (col senno di poi ci sarei passato lo stesso, ma ero giovane e inesperto).
Oggi anche complice la giornata meteorologicamente incerta va bene non andare troppo lontano da casa..e Clotesse sia!
Per allungare e complicarmi la vita parto da Vazon, dove termina l'asfalto della strada del Cotolivier (probabilmente percorribile anche con auto normali). Di fianco alle case inizia il sentiero del KM verticale, che sale regolare nel bosco, con scorci molto panoramici sull'alta Val di Susa; in una mezz'ora sono sotto al Cotolivier, che evito così da non dover fare i saliscendi, e seguo per un tratto la strada sterrata arrivando al bivio del colletto Cotolivier.
Ora continua il lungo spostamento, in piano, verso Pourachet e oltre, dove la strada via via peggiora diventando un sentiero in corrispondenza della Croce San Giuseppe.
Trascuro il bivio sulla destra che conduce ad una casermetta, così come quello a sinistra in discesa per Desertes, e finalmente si inizia a salire, con alcune svolte su t erreno fiorito, che permettono l'accesso alla conca ghiaiosa che scende dal Passo Desertes, ben visibile.
Qui l'ambiente cambia, e si presenta più dolomitico che da Valle di Susa, davvero bello. Nonostante l'aspetto infido una bella mulattiera militare (che ormai si intravede solo a tratti) conduce al colle senza grossi problemi. Con sorpresa scopro anche che la casermetta poco sotto al Passo Desertes è stata ammodernata ed è utilizzabile come bivacco, certo spartano ma in caso di emergenza è ottimo.
Al Passo mi attende un bel vento gelido, addirittura metto i pantaloni lunghi (cosa per me rara d'estate)..e siamo a fine luglio!
Sul crestone sud si scorge il sentierino da seguire, un po' infido a causa del terreno ghiaioso e mobile con roccia per niente solida, ma non ci sono problemi. Si arriva ad un torrione che sembra insuperabile, e invece passando a destra l'ambiente cambia, si apre una conca erbosa sospesa dove si scorgono diversi sentieri ex mulattiere militari, per la salita dalla Croce San Giuseppe oppure da Chateau Beaulard.
Si prosegue in cresta tra i detriti, superando un rudere, e in breve all'anticima della Clotesse, il luogo del misfatto di 8 anni fa.
Oggi non ci sono problemi, breve discesa all'intaglio e per una cengia non esposta ma con terreno che necessita attenzione, arrivo sull'aerea cima, a picco sul versante francese, mentre a terrazze su quello italiano.
Nuvole e sole oggi si rincorrono ma fa meno freddo che al colle, comunque giornata incerta che non invoglia a rimanere su più di tanto, così dopo le foto di rito mi abbasso (incontro un signore che sta salendo) e vado in esplorazione sul pianoro erboso che dal basso non si vede, alla ricerca di eventuali via di discesa. Dappertutto il percorso pare precipitare o comunque diventare più alpinistico, anche i sentieri si perdono, quindi è meglio rientrare sulla via di salita.
Pausa pranzo alla caserma-bivacco poi l'aria gelida aumenta e decido che è ora di tornare all'auto, con il lungo spostamento fino a Vazon, con dei bei squarci di sole caldo (finalmente).

Data: 22 luglio 2011
Quota max: 2857
Partenza da: Vazon
Quota partenza: 1650
Dislivello: 1207
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: EE

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