L'anello di Balmafol lungo il selvaggio vallone del rio Moletta

Data 21/07/2011 | Categoria: Escursionismo

In val Susa Balmafol non è solo un' alpeggio ma è il ricordo di una importante battaglia combattuta l' 8 luglio 1944 che ha visto la vittoria delle truppe partigiane. Il posto è in un luogo molto panoramico e merita, se la giornata è serena, un' escursione.
Da un pò di tempo avevo intenzione di salire ma solo ora si è presentata l'occasione. Fortunatamente la giornata serena ed il pomeriggio libero consentono l'escursione. Salita con partenza dalla borgata Molè, sopra chianocco. Dopo un breve tratto lungo la carrozzabile che porta all'alpe le Combe, presso la borgata Gottrus inizia una mulattiera che sale nel bosco si raccorda con una strada sterrata e poi prosegue fino a raggiungere le grange Fraita. Oltre le grange Fraita, guadato il torrente Pianfè, la mulattiera sale fino in prossimità di una curva della carrozzabile per le Combe ove sono presenti dei cartelli in legno. Oltrepassati i cartelli il percorso sale sempre nel bosco fino ad un bivio anchesso corredato da cartelli in legno. Si prosegue a sinistra e si segue l sentiero che risale fino al pilone poste vicino alla pera capel. A questo punto si è in vista dell'alpeggio di Balmafol. Nei pressi dell'alpeggio vi a nche è una fontana . Ora la gita potrebbe considerarsi conclusa e si consiglia il ritorno per il medesimo itinerario.
Buoni consigli ma pessimo esempio. Infatti per la discesa avevo pensato di seguire un sentiero che lungo il vallone del rio Moletta porta a Falcemagna e di chiudere il giro seguendo un tratto del sentiero degli Orridi. Su alcune cartine il sentiero di discesa è segnato. Il sentiero esiste ma essendo poco battuto non è facilmente individuabile. Risulta contrassegnato da tacche di vernice gialla sbiadite ed occorre intraprendere tale percorso solo in caso di ottima visibilità, terreno ascitto e ottimo senso dell'orientamento nonchè abitudine a muoversi lungo sentieri poco tracciati che si sviluppano in terreni boschivi. La zona in cui si snoda il percorso è un versante molto ripido con tratti di pratiin alto e poi in basso di boschi intervallati da ripidi salti di roccia e perdere il sentiero può voler dire finire in zone non valicabili ed essere costretti a risalire con tutta la fatica che questo comporta. I punti critici del percoso, a mio avviso, sono tre. Il primo è all'inizio, a partire da Balmafol, nella zona dei pendii inerbiti ove i segni gialli tracciati sulle rocce si sono sbiaditie non è semplice individuare il tracciato. Il secondo punto è dove inizia la zona coperta dalla vegetazione, il bosco, in quanto il sentiero tracciato s'interrompe in corrispondenza di una serie di cespugli abbattuti sulla sponda di un ruscello ove mon bisogna farsi tentare dalla discesa lungo la linea di massima pendenza ma occorre farsi largo tra i cespugli e cercare il percorso segnato in giallo sulla sponda opposta del piccolo torrente. L' ultimo punto critico, forse il peggiore, si trova molto più in basso, in corrispondenza dell' attraversamento del canalone del rio Moletta, ove il sentiero segnato in giallo scompare poco prima del guado e non ' facile reperirlo sulla sponda opposta, quella destra orografica, molto ripida e invasa da cespugli ed erbe alte. In effetti è stata necessaria una risalita della ripida sponda e una traversata a mezza costa che ha comportato anche l'attraversamento di un' ulteriore torrentello. Raggiunta una zona boscata ho notato poco più in basso la mulattiera e scendendo di poche decine di metri l' ho raggiunta notando i segni gialli sulle pietre. A questo punto seguendo la mulattiera si raggiunge una vasca dell'acquedotto sulla parete della quale, con la vernice gialla, è in dicato il percorso ' Balmafol'. Presso la medesima vasca dell'acquedotto si trova la strada sterrata che si deve seguire, in discesa, fino a Falcemagna ove si segue il sentiero degli orridi che scende poco sotto la borgata al guado sul rio Moletta e risale, sulla sponda opposta, alla borgata Campobenello. Da quest'ultima borgata il sentiero degli orridi si trasforma in una strada seguendo la quale si chiude l'anello poco sopra la Borgata Molè.
Conclusione.
La mulattiera Falcemagna - Balmafol in origine doveva essere un bellissiomo sentiero anche perchè si snoda in un ambiente molto selvaggio, ed è un peccato che sia ormai abbandonato e poco agevole da percorrere . Speriamo che in futuro venga ripristinato in modo da consentire di percorrere in tutta comodità l'anello descritto.

Data: 21/7/2011
Partenza da: Borgata Molè - Chianocco
Dislivello: 1100 circa
Zona: Bassa Val Susa - Chianocco - Bussoleno
Difficoltà: E/EE ( discesa balmafol - Falcemagna)

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