Un piccolo tour nel Queyras,colle Saint Veran,colle Agnello,e un pò di grande Tour. 20-21 luglio 2011

Data 21/07/2011 | Categoria: Escursionismo

Tutta colpa del vento! Volevo solo fare una passeggiata ma Eolo mi ha costretto a cambiare programma… L’idea era di salire fino un pò sotto il colle dell’Agnello carico di beni di conforto,piantare la tenda ed aspettare il Tour,sì perche Jolie nella sua vita non ha ancora visto passare la Grande Boucle,allora…

Lascio l’auto a Chianale,e salgo verso l’Agnello passando,per pian Vassarot,onde evitare il più possibile la strada,sui colli tira un vento terribile ,ma anche qua sotto mi arrivavo raffiche che mi sobbalzano,comincio ad avere dei dubbi per riuscire piantare la tenda in queste condizioni. Alla caserma Vittorio Emanuele i dubbi diventano certezze,rinuncio a portare la mia “casa mobile” fino lassù,la nascondo in un’ antro del ricovero e decido di salire il colle di Saint Veran ,per poi passare per le Chiamoussiere e ritornare per l’Agnello. Quindi continuo la mia passeggiata sempre con nello zaino tutti in beni di conforto oltre l’autosufficienza,cioè sacco a pelo gas etcc. Non si sa mai…

Sopra i 2300 mt. è inverno,c’è la prima neve, fa molto freddo,un pò sotto il colle il vento pare calmarsi ciò mi lascia ben sperare per il proseguo della gita,ma appena tento di attraversare,sono colpito da raffiche fortissime mi buttano a terra, quasi strisciando riesco passare in terra di Francia,tento di prendere la via delle Chiamoussiere,ma la neve e il terreno verglassato con Eolo furibondo,”gnanca parlene” allora… traiamo vantaggio dalle difficoltà,non si può fare il giro corto,facciamo un bel giro lungo,e giù verso Sainte Clausis,e quindi Saint Veran. Guardo la cartina ,dal parcheggio di Sainte Clausis per fare tutto il giro sono circa trenta km per arrivare dalla tenda lasciata al ricovero,ma per fortuna oltre le altre cose ho anche le scarpe da ginnastica nello zaino,quindi… Oggi è un giorno fortunato; mentre mi avvio con gli scarponi penzolanti dallo zaino,tanto per “alleggerirlo” un pò,passa il servizio navette,l’autista mi fa segno di salire, non me lo faccio ripetere,così Jolie per la prima volta sale su un bus,a fine corsa voglio onorare il disturbo, ma l’autista mi dice. “fa rien” allora le lascio un piccola banconota per un “pour boir” egli esclama”c’est trop” no! C’est pas trop!li rispondo,nous sommes en deux persones,moi et Jolie!”

Attraversiamo il bellissimo villaggio di Saint Veran,Jolie fa la turista,poi la strada continua nel “bois des Amoureux,impossibile non innamorarsi di questi bei luoghi, poi finalmente appare Pierre Grosse,mi sento già a casa, solo più una dozzina di km. per l’Agnello e una ventina per arrivare al Vittorio Emanuele.Cerco di evitare il più possibile l’asfalto passando per i campi di fieno appena tagliato,le Grand Quyras lassù in fondo mi dice che non sono più lontano,si fa per dire… Dopo Fontgillarde mi stramazzo in un bar,non tanto perchè sono stanco, ma per riposarmi!

Comincio a scorgere il gendarme dell’Agnello,ci siamo,ma mi metto dei piccoli traguardi per sentire meno la fatica,prima di arrivare al colle c’è la Notre Dame du Berceux, poi il rif. Agnel e finalmente dopo otto ore di marcia da saint Veran arrivo al colle dell’Agnello, c’è solo più circa sette km da scendere ma la discesa non conta,le gambe vanno da sole o quasi.. ma prima una foto alla “nuova maglia gialla” cioè Jolie ,si…L’altro giorno sono entrato in un negozio di abbigliamento per l’infanzia dicendo che volevo regalare una maglietta gialla alla mia nipotina di tre anni… Non potevamo mica portare Jolie!… Scendo seguendo fedelmente la strada,chissà se qualcuno mi carica,ma la speranza è vana,passo tra due ali di camper,nell’aria si espande un buon profumo di costine,qualcuno suono già una fisarmonica, L’Agnello si prepara per la festa. Arrivo al ricovero alle nove di sera,monto la tenda e mi ci stramazzo dentro,l’ultima cosa che ricordo e che mi sono promesso che all’indomani non avrei più fatto un passo, passi chi vuole, anche il Tour! Un sole radioso mi sveglia,guardo giù verso la strada,un’interminabile colonna di “pellegrini”che salgono al colle,sbaracco tutto e scendo anch’io sulla strada,le mie promesse hanno le gambe corte, c’è Vanni che passa a prendermi,arriviamo al primo parcheggio e ci uniamo anche noi alla festosa processione. E… di,nuovo sul colle dell’Agnello,a fare il tifo. Jolie non ha mai visto una roba così,rimane incantata per ore a vedere passare la carovana,mentre io butto nella mischia ad arraffare più gadgets possibile,in quella giocosa convulsione batto la testa con un "don",mio coetaneo, era anche lui a carponi come me ad avventarsi sui i doni venuti dal cielo del consumismo,accidenti ne ha più di me! Ma è normale”i bucun pi bun a van sempre ai preive” Nell’aria si sente che la corsa sta arrivando,risaliamo ai nostri posti,eccoli che arrivano,sì c’è la maglia gialla tra i primi,Jolie che fino a quel momento era stata una spettatrice incantata ha un sussulto quando la vede passare ,le scappa un Grrrrr! pensava di avere solo lei il simbolo per primato,io la tranquillizzo,dicendoli che tutti siamo primi in qualcosa… Tutta “colpa” del vento…questa volta il vento ci ha portato lontano, ha portato anche noi a fare il nostro piccolo Tour…


Data:20 luglio-2011
Località partenza:Chianale
Quota partenza:1840 mt.
Quota colle Sain Veran 2848 mt.
Quota colle Agnello:2746 mt.
Difficoltà:E
Dislivello totale: quasi 2000 mt e 30 km di strada

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