Se non ora!..quando?! Tre 3000 nel Queyras,La Saume,Tète de la Cula e la pointe des Avers,14- 15 luglio 2011

Data 15/07/2011 | Categoria: Escursionismo

Se non ora! quando?!...per andare nel vicino Queyras!il colle dell’Agnello è aperto,il meteo è ottimo quindi... si parte alla volta di Ceillac,a mio avviso un dei più bei villaggi,”des Hautes Alpes”sito in una bellissima conca fuori dal mondo all’ ombra dell’imponente massiccio della Font Sancte. I suoi abitanti anni fa hanno saputo resistere all’assalto della speculazione turistica, optando per un turismo più a portata d’uomo,non ci sono alberghi ma qualche “gite d’Etape un bar, due o tre ristoranti, un piccolo supermercato,la “marie” e tante,tante passeggiate d’estate e bellissime piste da fondo per l’unverno,c’è anche un piccolo skilift,ma il fiore all’occhiello e”l’ecole de plonge” una rarità da trovare in montagna,ma il vicino lago di sant’Anna e per le sue caratteristiche si presta per le immersioni.

La prima volta che seppi che esisteva questo villaggio,ero bambino vidi una scritta rossa al col Longet “Ceillac 6 ore” e la mia fantasia cominciò a vagare... ma l’imput di andare ora da quelle parti e stata un’anziana signora della casa di riposo che mi ha raccontato le vite terribili ma anche affascinanti che fece da quelle parti durante la guerra...

Alle otto con il Gianfri e Jolie partiamo per il primo tremila,la pointe de la Sauma,in verità questa punta non mi è nuova l’avevo già salita con gli sci,ma da molto più sotto,ora invece vogliamo fare la traversata. Un ripido sentiero ci porta nel vallon Pelouses poi quasi senza tracce guadagniamo la vetta,cui pareti precipitano su Ciellac,peccato per una nube di Fantozzi,che ci cela la vista,comunque io spiego al mio amico dov’è la Font Sancte,il Jean Restand e molte altre vette,tanto non si vedono ,quindi non mi può controbattere se sbaglio. Una traccia in una ripidissima e interminabile pietraia ci porta al pas du Curè,dov’è c’è un scritta che spiega il perché di questo nome. Come d’abitudine offro un bottiglia di Centerbe al mio amico che la aspettava già con ansia,anche Jolie vuole partecipare alla cerimonia della consegna,facendosi fotografare con la bottiglia in “mano”mentre passa qualche “randonneurs,sento sussurrare appena si allontanano “bizzar ce chein...” Ci tuffiamo nella “vallèe du Melezet”,certo scendere qua con gli sci ci vuole oltre a capacità neve sicurissima,ma ora c’è un ripidissimo ghiaione solcato da una tenue traccia di sentiero. Mentre i vapori che ci hanno tolto il panorama si diradano, la Font Sancte ci appare in tutta la sua maestosità.

Arriviamo sulla strada, tre o quattro km percorsi in mezzo ai campeggi poi finalmente al villaggio che con nostra sorpresa lo troviamo in festa,ma che distratto! oggi è il 14 Juillet,la “fète national!, musiche e danze ci accompagnano mentre attraversiamo questo villaggio fiorito,per salire poi per alcuni km nel vallon de Cristillan fino a “le bois noir,dove mettiamo le tende,per la notte. Alle prime luci eccoci di nuovo in marcia verso la Tete de la Cula,ci aspetta un interminabile vallone su verdi pascoli.Alle 9 siamo in vetta al nostro secondo tremila,Saint Veran è la sotto,a colpire l’occhio da quassù è l’imponente Peuovou di quasi 3300 mt, ma una montagna impossibile salire per i ghiaioni e da pietra marcia,ma bellissima a vedersi,che assieme a l’Aiguelles de Chambeyron offrono un spettacolo per i nostri occhi. Prendiamo la via del ritorno,ma...la vicina Pointe ded Avers pare invitarci a salirla,invito che accettiamo ben volentieri ,anche perché curiosi di vedere cosa c’è dall’altra parte.e... tre! Che pendio che ci appare dall’alta parte!un bellissimo vallone che sarà poi da fare con gli sci,pare che termini dove abbiamo lasciato l’auto,guardiamo la cartina,non segna alcun sentiero,benissimo! E ci buttiamo giù in quella splendida e interminabile conca erbosa.Ci sono ancora dei luoghi fantastici dove passa nessuno,non troviamo alcuna traccia,e con un po’ d’intuito e tana fortuna arriviamo all’auto, volgo lo sguardo a salutare le Peouvou che torreggia imponente nell’azzurro del cielo,lasciamo Ciellac con tutte le sue belle montagne,contenti di avere colto l’attimo di questi magici giorni d’estate..



Traversata della Sauma


località partenza:Ceillac.
quota partenza:1639 mt
quota vetta:3043 mt.
dislivello totale:1600 mt. c.
difficoltà:EE


Traversata: Tete de la Cula ,Tete des Avers


località partenza:Bois noir
quota partenza:2070 mt.
quota Tete del Cuta:3121 mt
quota pointe des Avers:3089 mt
dislivello totale:1500 mt. c.
difficoltà EE

Album foto


Notizia proveniente da ..:: LaFiocaVenMola ::..
http://www.lafiocavenmola.it

L'URL della notizia è:
http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=4884