Stambecchi al Malamot (12 luglio 2011)

Data 12/07/2011 | Categoria: Escursionismo

Per oggi il tempo non prometteva niente di buono, con nebbie più o meno ovunque. Quindi niente di particolare, giusto una gita per muoversi un po'.
La scelta, con grande fantasia, cade sul Malamot e si rivelerà migliore del previsto.
Lasciata l'auto all'inizio della strada che sale al Malamot abbiamo seguito la strada più alta che porta, pianeggiante, verso ovest. Da questa strada si stacca quella che sale alla batteria Pattacroce, che si risale seguendo un sentiero che taglia parecchi tornanti. Questa strada mi colpisce sempre per gli spettacolari muri che sono stati costruiti per sostenerla. Sono ancora quasi tutti lì, come nuovi, a testimoniare un tempo in cui era importante fare le cose per bene. Tutta l'architettura militare della zona riflette questo modo di pensare, abbastanza sabaudo ed ora in estinzione, a quanto pare.
Dalla batteria Pattacroce si risale la cresta: per i primi metri si sale a caso, poi si trova un sentiero da seguire. La salita è abbastanza ripida per la prima parte, poi è sufficiente seguire la cresta che sale verso il Malamot. Si raggiunge la strada agli ultimi tornanti, prima del traverso finale.
Giunti alla caserma la sorpresa: la zona è piena di stambecchi, che non si muovono nemmeno a prenderli a calci, per la gioia dei presenti che li fotografano a raffica. Probabilmente si tratta della colonia che in estate si sposta sul Giusalet e che per ora rimane a quote più basse aspettando che cresca un po' d'erba.
Salendo da Pattacroce ci siamo tenuti più lontani dal fondovalle e questo ci ha salvato dalla nebbia che imperversava fino al vallone antistante. Poi il tempo è migliorato un po' quindi siamo rimasti al sole quasi tutto il tempo.
Discesa al Lago Bianco e poi giù per la il percorso abituale che taglia i tornanti della strada scendendo direttamente verso il Forte Varisello. Dopo poco ci infiliamo nella nebbia e non ne usciremo più fino a poco prima dell'auto.
L'anello da Pattacroce allunga parecchio ma permette di salire su una cresta con un ottimo panorama (se non c'è nebbia), molto migliore del percorso abituale che sale per lo più incassato in un vallone.

Data: 12/07/2011
Quota max: 2915
Partenza da: Moncenisio
Quota partenza: 2050
Dislivello: 865
Zona: Moncenisio
Difficoltà: E

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