L'anello della Poiana sull'Inverso di Villar Pellice - Eventuale salita sino all'alpe Ciabraressa

Data 03/05/2011 | Categoria: Escursionismo

L’anello della Poiana sull’inverso di Villar Pellice. Eventuale salita all’alpe Ciabraressa

Località di Partenza: Peyron mt. 800
Dislivello: mt. 530
Tempo complessivo: 4 ore c.ca
Difficoltà: T/E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 7 Val Pellice Fraternali Editore

Il Comune di Villar Pellice ha predisposto e segnalato alcuni sentieri. Quello della “Poiana”, per Mamauro e Sape Chiot, si colloca sull’inverso e può essere effettuato anche con le ciaspole, oppure usando la Mountain Bike, perché tutto l’itinerario percorre uno stradello sterrato sempre in discrete condizioni di fondo. Notevole la vista sui monti dell’opposto versante della valle, spaziando la vista dal Granero al Vandalino passando per il Manzol, il Palavas, il Bric Bucie e il Cornour.
Volendolo, con un tratto aggiuntivo, si può raggiungere l’alpeggio della Ciabraressa posto alle pendici del monte Frioland.

Giunti in val Pellice, oltre l’abitato di Villar si prosegue in direzione di Bobbio sino al bivio segnalato per il Rifugio Barbara e la valle dei Carbonieri. Si supera il ponte sul torrente Pellice e subito dopo si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per Inverso Buffa e altre località. Oltrepassato il successivo ponte sul rio Guicciard, che scende dalla Comba dei Carbonieri, si tralascia la prima stradina per voltare a destra alla seconda salendo per poco a delle case isolate passate le quali subito troviamo una prima indicazione del sentiero della “Poiana” per Peyron, Forestet e Mamauro Superiore. Lo stradello sterrato prosegue praticando una serie di svolte nel castagneto, raggiungendo, più su, le case Peyron, oggi abbandonate e dirute, dove si può lasciare l’auto a margine della strada nei pressi del traliccio di un ripetitore. Ovviamente, con la neve, l’auto la si lascia a valle, allo slargo che segue l’attraversamento del torrente Pellice o poco oltre. In questo caso ai tempi segnalati bisognerà aggiungere un’oretta scarsa, tanto ci vuole per salire sino a Peyron.
Da qui in avanti si percorrerà, per un lungo tratto, uno stradello sterrato ottimamente mantenuto, che porta alle case di Mamauro Superiore dove, volendolo, si potrà proseguire per l’alpe Ciabraressa. Per intanto, superate le praterie a monte di Peyron, e una grande casa, si sale raggiungendo il bivio segnalato per la Comba dei Carbonieri e il Ponte Pautas, traccia che si utilizzerà per tornare. Proseguendo, sempre in moderata ascesa, si incrocia da prima il bivio per Liussa Bassa, poi quello per Liussa Buissa, presso le case di Forestet, che precedono le successive di Mamauro Inferiore. Sempre salendo con pendenza costante, alcune svolte nel lariceto portano poi alle case di Mamauro di Mezzo, dove si continua sempre rimanendo sullo stradello, raggiungendo infine Mamauro Superiore mt. 1329 posto in una magnifica, panoramica posizione, con bella vista sui monti dell’altra parte della valle.
1 ora e 45 minuti c.ca da Peyron.
Di qui, volendolo, si può salire sino all’alpe della Ciabraressa.
Altrimenti, fuori le case, subito si incrocia lo sterrato che sale da valle, dal ponte Pautas, dove inizia la Comba della Ciabraressa, che si prende. Si percorre ora un lungo traverso in piano che porta nei pressi di una cava di pietra. Poco oltre troviamo a destra su degli alberi le tacche rosse che segnano il sentiero 110 GTA, che sale sin qui da fondovalle, e che continua oltre verso l’alpe Chiot la Sella. A questo punto occorre decidere se proseguire lungo lo sterrato, oppure prendere il sentiero. Poiché tutto l’itinerario è percorribile con le ciaspole, oppure con la Mountain Bike, in questo caso si può scegliere la prima soluzione. Così facendo ci si inoltra da prima in piano, poi si scende ripidi sino al curvone dove troviamo il rio della Comba della Ciabraressa, appena sotto una successiva cava di pietra. Continuando lungo lo sterrato, e sempre restando vicini al corso d’acqua, ci si abbassa raggiungendo al fondo il ponte Pautas sul rio Guicciard.
Se invece si sceglie la seconda soluzione, il sentiero segnato, e anche uno stradello, raggiungono in breve l’insediamento di Sape Chiot mt. 1294. Qui giunti, si oltrepassano le case rasentando dei bei muretti a secco, sino al limite inferiore dei prati, oltre i quali ci si introduce nella faggeta. Si scende a tratti ripidi, in una valletta asciutta, percorrendo di seguito le numerose svolte discendenti che alla fine portano ugualmente sullo sterrato a fondovalle. Non resta che proseguire scendendo al ponte Pautas sul rio della Comba dei Carbonieri. Qui giunti non si oltrepassa il torrente, ma si prosegue sulla segnalata traccia, che sulla destra sale di poco, per poi intraprendere il lunghissimo, ma bel traverso in piano che al termine porterà al bivio appena sopra le case di Peyron. Percorrendo un interminabile stradello sterrato, ad un certo punto ci si accorge di una notevole tubazione in ferro interrata perché emergono alcuni tratti. Questa preleva le acque del torrente Ghicciard, poco prima del ponte Pautas, per alimentare probabilmente una centrale idroelettrica. Oltrepassate alcune vallette e superati modesti rigagnoli, così lungamente continuando, un breve tratto discendente anticipa di poco il bivio sulla strada per Mamauro dove l’anello si chiude. Presa la strada verso valle, già percorsa salendo, in breve si raggiungono le case di Peyron.
2 ore e 15 minuti c.ca da Mamauro Superiore.

Eventuale salita all’alpe Ciabraressa.
Giunti a Mamauro Superiore si prosegue lungo lo sterrato verso monte segnalato alla partenza dal cartello di divieto di transito. La strada, salendo all’inizio ripida e compiendo un paio di svolte, taglia poi per un lungo tratto il fianco del pendio penetrando sempre più verso la parte alta della comba. Superara una fresca sorgente la pendenza si addolcisce raggiungendo al termine la conca nella quale è posta l’alpe della Ciabraressa mt. 1741.
Si sale all’alpeggio in 1 ora e 30 minuti aggiuntivi c.ca per scendere poi a Mamauro Superiore in un’ora c.ca, coprendo un ulteriore dislivello di 412 mt.



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