Piramide Vincent,nel giorno del Mezzalama..una bellissima esperienza ma...da non ripetere! Primo maggio-2011

Data 01/05/2011 | Categoria: SciAlpinismo

La vita per che sia vissuta pienamente occorre provare di tutto,ma proprio di tutto,anche fare quelle cose che mi sono proposto di mai farle, come tuffarmi del gorgo degli ski-alp sul monte Rosa il giorno della gara del Mezzalama,e “sottomettermi” a prendere la cabinovia... e si! la cabinovia (gabbia di crin come la chiamo) perchè si sta stipati come animali senza possibilità di uscire. Ma la pietra dello scandalo che mi ha fatto cambiare idea è stata Nadia che quest’anno è vorace di 4000,mi dice che in occasione della gara le cabinovie sono GRATIS!... io sono un po’ come Paperon de Paperoni, a sentire la parola “gratis”ho dimenticato tutti i miei sani principi,e...”ca custa l’on ca custa, ‘nduma ‘n val d’Austa!” e se non costa nulla, meglio ancora!

Quindi,sveglia all’una e trenta,si fa per dire, ero talmente agitato che non ho dormito,Vanni passa a prendere me e Nadia,poi recuperiano Pinu ’d Setu al casello di Volpiano. Quanto traffico c’è di notte,andranno tutti sul monte Rosa? no! sono quasi tutti nottambuli che hanno fatto le ore piccole li vediamo nei Grill dell’autostrada con l’occhio pallato per i bagordi del sabato sera...Ma anche noi abbiamo l’occhio pallato ma di sonno,mentre percorriamo la Vallèe,stranamente non incontriamo un’auto,eppure alle 5 dovrebbero aprire gli impianti, no! ci siamo sbagliati... li apriranno alle 6,siamo proprio i primi ad iniziare una lunghissima coda di appassionati di questa sana fatica che è lo sci-alpinismo...

Con puntualità svizzera,ecco che partono le cabinovie,ed ecco che mi assale un’ attacco di panico,ho terrore salire su quelle “scatole” appese, ho paura di non farcela,penso...come farò a salire in fretta su questi affari in movimento,e se mi inciampo!?se mi aggancio da qualche parte con la piccozza!? e gli sci come li tengo? o dove li metterò? poi sarò in grado di scendere?e..non pianterò qualche casino da fermare l’impianto? o magari non si fermerà e rimarrò agganciato penzolante fuori dell’abitacolo finche qualcuno se ne accorgera?! Mentre mi faccio tutte queste paranoie sono trasportato da questo spingente marasma umano e come in un sogno mi ritrovo seduto nell’abitacolo. Non so come ho fatto,saprò poi che Vanni mi ha preso lo zaino, Nadia mi ha sistemato gli sci e Pinu mi ha preso in braccio e adagiato come un’ oggetto sul sedile.

Finalmente l’incubo finisce,in qualche modo riesco a raggiungere punta Indren,dove incomincia la gita,”pardon” la corsa... perchè si parte come si parte per una gara, una marea di ski-alp mossa dall’entusiasmo del grande giorno del “Mezzalama day” con spirito di partecipazione irrompono quasi di corsa su per il ghiacciaio in fila indiana ,da lontano sembrano tante formichine. Ahimè! sono anch’io mio malgrado incanalato in quel solco, devo tenere il loro ritmo per non fare da tappo,poi finalmente sopra il Mantova io e Pinu riusciamo rompere le righe,usciamo dalla colonna festante per andare a fare una pausa colazione su un punto molto panoramico. Non rinunciamo le buone abitudini...All’appello mancano Vanni e Nadia saranno lassù da qualche parte inghiottiti da quella folla entusiasta che sta salendo sopra la Gninfetti a vedere in primi atleti a scendere. Che spettacolo! colonne interminabili che paiono formiche processionarie si snodano da ogni dove, oggi il monte Rosa sembra un’opera d’arte vivente, una cosa surreale,un sogno! Eterni ghiacciai, paurose e affascinanti seraccate si conciliano con questa folla in festa che è salita fin quassù mossa dalla passione della montagna a dare sostegno con applausi ed urla di incoraggiamento gli atleti al loro passaggio. Ho la fortuna di intravedere i primi che scendono,una cosa pazzesca,sono gente dell’altro mondo,sembra impossibile che l’uomo con la sua volontà e tenacia possa arriva a fare certe prestazioni oltre ogni immaginazione...


Salendo incontro tanta gente che prima conoscevo solo virtualmente ma ora per me hanno anche un volto,mi vengono incontro e mi chiedono di Jolie,è si.. Jolie quassù non può venire,ci sono i crepacci lei mette in naso da per tutto poi la confusione che c’è la innervosisce, infine avrebbe avuto più paura di me a salire sulla cabinovia...Questa notte sono uscito da casa dall’altra parte per che non mi sentisse,tuttavia ne è accorta ugualmente ,quando sono stato per la strada ho sentito che “rugnava”...

Salendo in mezzo tutta questa gente,ho perso anche Pinu, penso che sia più avanti,allora cerco di aumentare un po’ il passo ma la quota,ma sopratutto l’età si fanno sentire, sono sui 4000 esco dalla traccia principale per piegare verso la Piramide Vincent,dove c’è molto meno gente,si fa per dire...da un migliaio come erano sotto si passa ad un centinaio, ormai tutti i pendii del monte Rosa sono un’enorme campo da sci, siamo stati peggio delle cavallette in un paio di ore abbiamo “distrutto” questi bei pendii incontaminati di neve farinosa. Ma la prossima nevicata coprirà il nostro “inquinamento”. Sento un voce femminile che mi chiama è Nadia che mai sazia di quattromila prima della Vincent, visto che attardavo, sta salendo con Vanni al Cristo delle vette. Arrivo in cima che sono in riserva,c’è tanta gente,tra di loro cerco il volto di Pinu,ma non c’è, lo vedo arrivare un pò dopo tutto trafelato con la lingua fuori, anche lui oggi ha dato tutto. Abbiamo bisogno di carburante,tiro fuori da sotto la maglia al caldo un’ottima bottiglia di Barolo,per una grande quota ci vuole un grande vino. Mancano ancora all’appello Vanni e Nadia,quest’ultima arriverà fresca come una rosa sul suo secondo 4000 di giornata proponendo di salire ancora al Naso di Lyskamm., No!!!! basta per carità! Le facciamo notare che abbiamo il doppio dei suoi anni,e quindi che abbia un pò di pietà....

Ci aspetta una discesa infinita,non tanto per la sua lunghezza ma per lo stress che ho avuto, praticamente siamo scesi mentre che scendevamo il grosso dei garisti,quasi tutto il percorso è obbligato,una cosa che non vorrei mai e poi mai è dare fastidio ed intralciare la loro prova, questi giovani stanno dando tutto loro stessi e anche di più per finire la gara nel modo migliore possibile, preferirei scendere a piedi...ma non si può,allora con piccole toccate e fuga tra un gruppo e l’altro che scendono,in qualche modo senza intralciare siamo arrivati sotto in canalone dell’Aquila, che ormai è tutto fuorché un canalone,enormi dossi intercalalati da ancora più enormi buche creati dal passaggio di migliaia di sciatori,hanno messo a dura prova le nostre già stanche gambe. Arriviamo al Gabiet,dove parte il troncone della cabinovia che porta a valle,sentiamo qualcuno che dice che è ancora tutto gratis! Cediamo alla violenza, la paura di essere investito dai garisti è stata più grande di quella passata questa mattina a salire sulla cabinovia,ormai ho imparato come si fa...un forte respiro,chiudo gli occhi e con balzo felino,e...voilà eccomi in “carrozza” Finisce così questa trasferta nella Vallèe,è stata una esperienza bellissima ed indimenticabile,ma da non ripetere...almeno nel giorno del Mezzalama!



data primo maggio-2011
località partenza:funivia dell’Indren
quota partenza:3275 mt.
quota vetta 4215 mt.
dislivello: 940 mt.
difficoltà:in salita BS,in discesa:pericolo per corsa in corso...

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