Un Courousset speciale per pasquetta - Punta San Michele dall'Etache 25/04/2011

Data 26/04/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Per pasquetta, ho un'idea da ripetere dopo tanti anni; le condizioni dovrebbero essere buone avendo osservato la zona interessata durante le recenti scorribande nei dintorni.
Nelle annate passate, ci si andava con il Moncenisio aperto, adesso è necessario passare il tunnel altrimenti ciao neve.
Appena giunti allo chalet di Saint Barthelemy comodamente in auto con solo un piccolo tratto di strada ancora innevato ma facilmente superabile, l'innevamento che si presenta in zona è paragonabile a quello di fine maggio delle fortunate annate passate, ma quello che si trova ancora adesso è di ottima qualità. Ho i soliti due complici che mi accompagnano, sempre un po' titubanti poiché come al solito la gita è fuori catalogo e non fa parte delle solite Ciantiplagna, Thabor, Valfredda, Terra Nera e compagnia.
A proposito di abitudinari, ho incontrato recentemente un tizio che mi ha detto che avendo raggiunto le 40 gite, per quest'anno ha chiuso; ho chiesto che cosa aveva fatto: una dozzina di volte l'Aquila, altrettante il Pintas, idem per le Vallette e raggiunto il numero con il Malamot.
Bella fantasia diversificatrice!
Saliamo la prima parte ripida a piedi sulle costiere già pulite tra i due canali del Ruisseau du Plan des Eaux e Cote Cornue ed appena possibile calziamo gli sci; la giornata si annuncia limpida, la neve è bella portante. Al ripiano soprastante (Plan des Eaux) l'innevamento appare molto buono; il canale dell'intaglio lo superiamo bene e di sopra il Pierin mi vorrebbe far deviare verso il Gros Peyron ancora ben innevato, dove si stanno dirigendo due tedeschi che avevano il camper nel vallone. Non gli do retta e punto tutto a destra del Col d'Etache dove i pendii appaiono bellissimi; al ripiano superiore vedo che il Courousset e tutti i pendii sottostanti che di solito sono sempre slavinati, sono adesso in condizioni perfette, senza colate e rigole.
I due soci mi salutano , si dirigono verso la più tranquilla spalla sud-est, che appare ottimamente innevata e mi lasciano proseguire in completa solitudine.
Gli ultimi 70 mt. del Passage du Courousset li salgo a piedi; le cornici sono spettacolari ma non direttamente incombenti sul tragitto che seguo, facendomi sentire al sicuro; l'uscita è un muro verticale di una decina di metri per cui dopo attenta valutazione sono costretto ad uscire sulle rocce a destra, alquanto delicate. Calzo di nuovo gli sci e sui bei pendii dell'altro versante du Fond che sono ancora in parte con neve farinosa raggiungo la palina disastrata della Punta San Michele.
Vedo sulla spalla sud est i compagni tranquilli al sole; ci sentiamo per radio, stanno banchettando e prendendo il sole ; scatto un po' di foto ed inizio la discesa mentre alcuni cumuli iniziano ad accerchiare la vicina Pierre Menue.
Raggiungo il Passage su bella neve; il passo, anche se è tutto raccordato e con neve buona non me la sono sentita di scenderlo in quei primi metri proiettati nel vuoto (non ci sono più i 20 anni! E poi non sono lo Scagliotti!!! ).
Scendo con cautela alcuni metri lungo le rocce e su una stretta cengia un pò acrobaticamente riesco a calzare gli sci per poi entrare nel canale dove mi diverto alla grande su una neve appena rinvenuta in superficie ma su fondo duro; proprio come su ordinazione. I compagni mi osservano di fronte; proseguo lungo tutto il bel conoide su neve spettacolare e li raggiungo. Proseguiamo insieme tutta la discesa fino alla passerella sempre su una neve primaverile che ha tenuto molto bene nonostante il sole picchiasse forte (solo qualche sfondamento vicino alle rocce); nella parte bassa due tratti a piedi nel traverso di raccordo tra i canali del Ruisseau du Plan des Eaux e Cote Cornue e siamo alla passerella dalla quale in un quarto d'ora raggiungiamo gli chalet.
Naturalmente, come ormai è consuetudine delle nostre scelte, nel vallone di oggi solo noi tre ed i due tedeschi.
Gran bella pasquetta; entusiasti i compagni; sole per tutta la mattinata con cumuli vaganti sopraggiunti solo a fine mattinata i quali non hanno dato alcun fastidio; rientrando a casa, verso Susa pioveva a dirotto.
Considerando che la neve in tutto l'Ovest è molto alta dappertutto e la temperatura media si mantiene al di sopra del normale, programmo solo più un paio di sciate e poi si farà altro.


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