Giro della Collalunga...e non solo..21-aprile-2011

Data 21/04/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Oggi...gita corta! allora Collalunga! Quante auto questa mattina a San Bernolfo!sembra un raduno di ski-alp,hanno scelto tutti bene venire qui, c’è ancora tanta neve e soprattutto si parte sci ai piedi,cosa che diventa sempre più improbabile... Vorrei fare una gita corta, sono molto stanco,come compagno ho il mio amico Pinu ‘d Setu,che ha fatto un mucchio di km,per vedere queste belle montagne innevate che ancora non conosce. Io li propongo la Rocca di San Bernolfo,perché è la più breve, ma appena gli appaiono gli infiniti e candidi pendii della Collalunga,non sono più riuscito a fermarlo. Dopo un’assiduo inseguimento riuscerò ad acciuffarlo presso la “nave in montagna” poco sotto il colle. Si avete capito bene,poco prima del lago di Collalunga ci sono delle caserme edificate nell’ultima guerra per difendere i patrii confini,non so come o perché,sarà il caso o sarà stato l’estro di questi poveri soldati costretti a stare quassù, hanno edificato una fortificazione che sembra la prua di una nave,è una cosa surreale, come surreale è il confine posto pochi metri più in su in pieno territorio orografico italiano,perchè non so per quale convenzione ma negl’anni 90 il confine è stato spostato dallo spartiacque naturale valle Stura e la Tinèe a un km circa più sotto.

Quindi valichiamo il “confine” ho qualche preocupazione ora sono straniero in terra straniera,e sopratutto non ho un’euro in tasca, in più sono senza documenti,ho lasciato tutto nell’auto, speriamo che nessuno se ne accorga che non sono francese,ho subito avvertito Jolie che quando abbaia non deve più fare Bau! Bau! ma Bo!Bo! Vedo qualcuno scendere dall’Autaret viene verso di noi,allungo il passo,non vorrei che fosse un “chasseurs d’etrangers”, perché abbronzato come sono, potrebbe senz’altro scambiarmi per un’emigrante del nord d’Africa,che piuttosto di passare per XX Miglia a preferito valicare da queste parti... quindi dovrei dimostrare di avere a disposizione un minimo di 62 € al giorno altrimenti sarei respinto a valle. Ma come si fa pretendere un cifra così assurda, praticamente è quasi il doppio di una pensione di un operaio,come si fa ad essere così perfidi e ipocriti con questa povera gente, gente che non possiede nulla tranne la speranza di un’ avvenire migliore,è come chiedere ad un paralitico di camminare,o a un muto di cantare! Pensare che siamo sotto Pasqua,ma quando l’umanità si deciderà di fare un salto di qualità! quando si accetterà la persona per quello che E’ e non per quello che ha! Mai! penso...

Per fortuna era solo uno ski.alp..in Breve io e Pinu raggiungiamo questa panoramicissima vetta,lassù il mio amico che è meravigliato del panorama che lo circonda, mi chiede come si chiamano tutte quelle montagne a lui sconosciute, li faccio vedere di fronte il mont Mounier poi guarda laggiù quel paese,li dico,è Saint Etienne du Tinèe,poi in cima alla valle se noti bene si scorge la Bonnet. Vedo i suoi occhi incantati come un bambino povero davanti a un negozio di balocchi alla vigilia di Natale...Pensa,continuo a spiegarli,che buona parte di questa zona una volta era Italia, se guardi dall’altra parte in direzione del Malinvern laggiù in fondo, c’è un villaggio,dietro alla dorsale di Isola 2000, che di nome fa Mollieres che ancora al tempo dell’ultimo conflitto era un’ estremo avamposto del comune di Valdieri, pensa che il maestro delle elementari partiva a ottobre a piedi con i suoi libri sottobraccio e valicando il passo delle Portette andava a portare il suo sapere a quei alunni lontani, ritornava poi a giugno quando il valico era di nuovo percorribile. Altri tempi! ma è passato solo poco più di mezzo secolo!

Mentre spiego al mio amico queste cose,sento arrivare alle mie orecchie un vociare femminile , dico a Pinu:mi par di conoscere quella voce,ma si! non mi sono sbagliato! vedo apparire una chioma rosso fuoco accarezzata dal vento venirmi incontro,è lei! la forte e simpatica Lucianeve è con una sua amica,arriva sorridendo ci scambiamo le nostre ultime impressioni sulle gite più recenti e su questo posto magnifico, le mostro nuovi orizzonti sciistici nella val Tinèe. Prima di scendere ella apprezza molto volentieri un sorso di Re Fosco dal peduncolo rosso offerto da Pinu ’d Setu poi già facendo le prime curve ci saluta augurandoci a tutti una BUONA PASQUA! Augurio che estendo a tutto il popolo di LaFiocaVenMola, ai Gulliveriani etcc....etcc....


data:21-aprile-2011
località partenza:San Bernolfo
quota partenza:1663 mt.
quota vetta:2759 mt.
dislivello:1100 c.
difficoltà:MS

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