Un anello nel vallone del Sangonetto per il col Bione e il colle Bč Mulč - Eventuale salita sino al Piano dell'Orso

Data 14/04/2011 | Categoria: Escursionismo

Un anello nella valle del Sangonetto per il col Bione ed il colle Bč Mulč.
Eventuale salita sino al Piano dell’Orso.

Localitŕ di partenza: Borgata Merlo mt. 1189
Dislivello: 470 mt.
Tempo complessivo: 3 ore e 30 minuti c.ca
Difficoltŕ: T/E
Riferimenti: Carta dei sentieri e stradale 1:25.000 n° 4 Bassa Valle di Susa – Musinč - Val
Sangone – Collina di Rivoli

Questo anello, piů che un’escursione, č una piacevole passeggiata in montagna. Si superano modesti dislivelli molto dolcemente, si percorrono lunghi tratti in piano ed č assai panoramico sui monti dell’alta valle del Sangonetto che confinano con la val Chisone e la valle di Susa.
Va bene per far provare ai bambini quanto sia piacevole camminare e quanto sia bello andare in montagna. Ideale per la primavera, appena la neve si scioglie su questi versanti soleggiati, memorabile per l’autunno per il contrasto cromatico dei colori tipico di questa stagione. Lunghi tratti nel bosco si alternano ad altri in spazi piů aperti; inoltre si puň sostare per una pausa nell’area predisposta al col Bione dove spicca la caratteristica chiesetta della Madonna della Neve. Volendolo ci si puň spingere piů avanti, sino al piano dell’Orso, dove troviamo un’altra cappella con annesso ricovero.


Giunti alla rotonda posta davanti alla parrocchiale di Giaveno si prosegue in direzione Coazze. Tralasciando le successive diramazione per Coazze, Selvaggio e Pontepietra ci si mantiene sempre sul fondovalle raggiungendo infine il ponte sul torrente Sangonetto, che non si supera, ma qui giunti si piega a destra prendendo la strada che subito s’incunea parallela al corso d’acqua inoltrandosi all’interno del vallone. Questa, con varie svolte, si alza progressivamente incrociando varie borgate sino a raggiungere l’abitato di Tonda. Si prosegue oltre ancora per poco presto raggiungendo la successiva borgata Merlo dove si puň lasciare l’auto nello slargo all’inizio delle case, dove la strada termina.
Ora si torna indietro di poco sino al punto in cui sono state fatte delle recenti opere di consolidamento di una zona franosa. Qui parte uno stradello a fondo naturale che subito sale ripido facendo la svolta presso un caratteristico pilone posto su una roccia incrociando il bivio per Grangetta da dove passeremo ritornando. Per intanto si prosegue tralasciando prima lo stradello che sale alla borgata Bustera e poi il sentiero sulla sinistra che parte con alcuni gradini verso le superiori case di Girodera, le Prese Merlo, salendo cosě direttamente al col Bione. Continuando ci si porta verso un rio oltre il quale la traccia si restringe. Il sentiero, con un lungo traverso in piano, raggiunge poi uno sterrato, nei pressi di una grande casa ristrutturata, sul quale ci s’immette, prendendolo verso monte sino alle successive poche case della borgata Mura, dove termina. Il sentiero che s’inoltra sulla dorsale, a margine di una casa da poco ristrutturata, porta anch’esso al col Bione. Si prosegue invece continuando sull’ampia traccia che s’inoltra nel bosco raggiungendo un caratteristico roccione e, subito dopo, un bivio dove si prosegue in piano tralasciando la traccia sulla destra che scende nella faggeta. Costeggiano dei terrazzamenti, si supera piů avanti una pietraia oltre la quale, un tratto in moderata ascesa, porta ad un colletto dove occorre prendere a sinistra (cartello rosso–ometto), trascurando la traccia sulla destra che, proseguendo lungo la dorsale, scende alla Grangia Melia. Subito si raggiunge un crocevia dove ora si segue l’indicazione per il col Bione. Qui giunti ci s’immette sul sentiero 425 che, salendo da Coazze, passando per Mattonera e Pianiermo, prosegue per il col Bione. Il lungo tratto che segue, in moderata ascesa nel bosco di betulle, incrocia prima una traccia a destra per le Prese Brunetti, guadagnando poi una dorsale dove le vicine panoramiche rocce offrono un bella vista sulle borgate e sui monti della valle del Sangonetto. Con un lungo tratto pianeggiante si raggiunge infine il col Bione, modesto colle tra la val Sangone e quella di Susa, dove spicca la cappella della Madonna della Neve con il vicino cippo in ricordo dei partigiani caduti, ed un’estesa area predisposta per la sosta.
1 ora e 30 minuti c.ca dalla borgata Merlo.
Il col Bione č raggiunto da numerosi sentieri. Si prosegue ora lungo il sentiero 435 che collega il colle Braida con il colle del Vento transitando piů avanti per il colle Bč Mulč. L’ampia traccia, stando inizialmente sul crinale, poi sempre sul lato Sangonetto, parte a monte della cappella incrociando subito il bivio segnalato per Bigliano e Vignassa per poi proseguire lungamente quasi in piano. Segue un tratto dove ci si alza moderatamente sino a che si transita nei pressi di un caratteristico rilievo roccioso denominato Roc du Preve, da questa parte facilmente accessibile e assai panoramico. A questo punto la traccia compie un lunghissimo traverso dove brevi tratti in salita o discesa si alternano ad altri dove invece si procede in piano; passando piů avanti sotto le rocce della Cara Saettiva a della Punta dei Loson, con bella vista sulla valle, sulle sottostanti borgate e sui monti che vanno dalla Rocca Rossa al Villano, si raggiunge infine l’ampia insellatura del colle Bč Mulč mt. 1657 dove troviamo molte indicazioni e una bacheca illustrativa.
1 ora c.ca dal col Bione.
Anche questo colle č raggiunto da alcuni sentieri: oltre quello percorso, che di qui prosegue per il piano dell’Orso e poi il colle del Vento, un altro scende in val Susa, mentre altri due si portano a fondo valle Sangonetto: quello per Pian Gorai, che si trascura, e quello per la borgata Tonda, che si prende. Per scendere a valle si percorrerŕ ora il sentiero 446 che diventa assai evidente una volta entrati nel sottostante bosco. La bella traccia compie un lunghissimo traverso discendente nella faggeta verso le borgate piů a valle, perdendo quota con alcune svolte, sino a che si perviene ad un primo bivio, dove si tralascia la deviazione di destra per Dogheria, proseguendo diritti subito attraversando un’estesa pietraia. Giunti alle case Barmarola si trascura la traccia che scende verso Tonda per proseguire in piano verso Grangetta, come segnalato. La bella traccia si inoltra costeggiando i soliti muretti che la delimitano; passando sotto l’esteso ammasso roccioso del Roc du Preve, ora osservato dal basso, si raggiungono i resti di questa borgata con le case quasi tutte in abbandono. Proseguendo, ci si porta in breve verso il bivio giŕ incrociato salendo, dove l’anello si chiude. Non resta che scendere alla borgata Merlo che subito si raggiunge.
1 ora c.ca dal colle Bč Mulč.

AGGIUNTA: Volendolo, dal colle Bč Mulč si puň proseguire sino al piano dell’Orso mt. 1862 percorrendo una traccia che traversa lungamente, sempre sul lato Sangonetto, dove tratti di salita si alternano ad altri in piano. Si raggiunge la cappella della Madonna della Neve in c.ca 45 minuti; si scende poi in 30 minuti c.ca coprendo un ulteriore dislivello di mt. 200.


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