Cima Autour, che faticaccia! - 10 aprile 2011

Data 10/04/2011 | Categoria: Racchette da neve

Oggi avevo il sospetto che mi sarei fatto un discreto 'mazzo' e così è stato. Intanto il parcheggio a Cornetti era già pieno, quindi parto direttamente da Balme, ( tanto la gita è corta!!!), alle 7 con +10 e un bel vento tiepido.
Mi incammino lungo la strada per i Frè che è ormai quasi pulita, e anche oltre il ponticello la neve scarseggia.
Appena possibil indosso le racchette vista la qualità marcia della neve, ovviamente non potevo aspettarmi un rigelo, tantomeno nel bosco.
Individuata una traccia di sci dei giorni precedenti la seguo, anche se spesso c'è da passare su erba o pietre, fino a raggiungere l'Alpe Pian Salè, dove se non altro la neve diventa continua.
Lasciata sulla destra una zona con delle cascate, riprendo a salire nel bosco neve abbastanza sfondosa e pesante, qualche tratto di boschismo per accedere ad un pianoro superiore, dove a sinistra si prosegue verso Cima Chiavesso, io invece piego sulla destra per superare una zona di grossi massi e rododendri, con un lungo traverso poco agevole con le racchette. Qui piacevole incontro con Strisulina e soci, che ringrazio anche per la traccia che un po' di ha aiutato ad uscire dal labirinto di massi e buchi nascosti.
Raggiunta l'Alpe Belvedere (davvero un belvedere) inizia un lungo traverso verso destra, con percorso molto dolce, passando sotto le pareti della Cima Ortetti e della Cima Servin. Purtroppo anche qui la neve non ha gelato, perciò la progressione con le racchette diventa faticosa per il continuo sprofondare, variabile dai 5 ai 20 cm.
Il sole arriva ormai presto anche su questi versanti, e in giornate così calde dopo un minuto la neve diventa già pesante. Superati alcuni dossi si prende lentamente quota, e una parvenza di rigelo oltre i 2500 m inizia a sentirsi, anche se le mie gambe risentono già un po' della fatica dei 1000 m precedenti di sfondamenti, così vengo anche raggiunto da altri tre simpatici scialpinisti, con i quali condividerò il resto della salita .
Raggiunta la base di un breve pendio-canale, strappo leggermente più ripido ma su neve finalmente ottima, si ha accesso al pendio superiore, sospeso sopra le bastionate rocciose. Breve traverso (comodo) e inizia la parte finale della salita con la vetta sullo sfondo, percorso panoramico e privo di difficoltà, fino ai metri finali che si impennano leggermente, ma anche oggi la cima si è fatta conquistare (ma di sudore per strada ne ho lasciato parecchio!)
Panorama dalla cima meraviglioso, non una nuvola e orizzonti sconfinati, dalle Marittime al Monviso al Gran Paradiso al Monte Rosa. Ogni cima dell'arco alpino oggi era visibile.
Bella veduta anche sui più vicini colossi delle Alpi Graie (Ciamarella, Albaron, Mondrone, Servin, Arnas) dove si nota chiaramente lo scarso innevamento di quest'anno, i ghiacciai saranno a breve in condizioni estive.
Dopo la pausa contemplativa, breve oggi per cercare di scendere con neve decente almeno in alto, mi preparo per la discesa, che inizio insieme ai tre scialpinisti con cui ero rimasto in cima.
Primo tratto con neve ottima e portante, poi successivamente primaverile con uno strato di marciotta ma solo in superficie, pensavo molto peggio; in questo modo la discesa scorre veloce fino all'Alpe Belvedere, poi da lì in giù bisogna solo salvare le gambe.
Il traverso con le pietre nascoste è un incubo, impiego mezz'ora a percorrere 200 m lineari, con il metodo sonda, poi passo in avanti, poi di nuovo sonda e così via. Nonostante ciò riesco a cadere in un buco grosso come me!
Finito il traversus horribilis, raggiungo il bosco, dove la poca neve mi è complice, anche se alcuni passaggi sono più da Rambo che da ciaspole.
Stufo della neve marcia, cerco poi di raggiungere la sponda idrografica sinistra del vallone, dove intercetto il sentiero segnato da tacche bianche e rosse, parzialmente privo di neve, che mi permette di tornare a Cornetti.
Gran bella gita, ma l'ideale per andarvi con le racchette è avere un innevamento maggiore nella parte bassa, e temperature più invernali di quelle di oggi (25° a Balme al pomeriggio).

Data: 10/04/2011
Quota max: 3021
Partenza da: Balme
Quota partenza: 1432
Dislivello: 1589
Zona: Valle di Ala di Stura
Difficoltà: BR

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