E continuano le irripetibili - Paumont, quota 3.092

Data 26/03/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Le combinazioni neve corretta e temperatura ideale, sono sempre una situazione da terno al lotto ed anche questa volta con un pò di fiuto ed anche ...... ci è andata di lusso.
L'idea era la punta del Frejus; era stata fatta mercoledì da francesi in traversata dall'Argentier, ma in 2/3 giorni la neve su quel percorso nella parte bassa è sparita; andiamo comunue a vedere. Si arriva un pò al di sotto di Granges; la strada del Frejus, che è sempre un pò noiosa è stata tutto sommato scorrevole ed in breve siamo alle Merdovine; la passerella asportata dall'alluvione non è stata rimessa e penso non lo sarà mai più. Proseguiamo sulla strada ed alla fontana Borca facciamo il punto. Per il Frejus occorre portare parecchio sul sentiero mentre in discesa ci si potrebbe salvare senza togliere gli sci ma con un bel pò di ski sauvage restando tutto alla base delle pendici dell'Argentier. Abbandoniamo l'idea, io decide per la Paumont, passiamo il guado sulla briglia e saliamo sulla costiera di sponda del Rio Pian dell'Acqua. Piero e Walter ci salutano e vanno verso le Rocce Verdi che sono in ottime condizioni. Noi, appena il terreno è stato favorevole abbiamo subito attraversato a sinistra per una salita un pò più costante onde evitare il più possibile il traverso in falsopiano, anche se si viaggia costantemente con le caviglie piegate sempre nello stesso senso.
Abbiamo superato il compluvio nei pressi della palina, dove ci siamo messi i coltelli, quindi salita verso sinistra poichè c'era una traccia dei giorni scorsi, compresi grandi curvoni della discesa (con le sciancrature odierne le curve strette più nessun le fa o non riesce più a farle; mi domando: ma che piacere c'è a farsi una discesa sparatissima in questi posti dove occorre anche ammirare quello che si vede attorno?).
La traccia appena accennata, andava al colletto di sinistra 3.053, l'abbiamo seguita; tra l'altro l'uscita è meno ripida che quella dell'altro colletto 3.065; questo passaggio ci ha però pregiudicato la salita alla vetta 3.171 che già conoscevo e ci siamo accontentati della quota 3.092; tra l'altro la cresta sul versante nord della Paumont era ben innevata ma un pò ventata e non ci siamo persi granchè.
Faceva alquanto freddino e la neve non ha mollato se non leggermente sui dossi ben esposti. In vetta panorama grandioso; foto, spuntino, chiamata radio ai soci alle Rocce Verdi e via!
La discesa è stata MEMORABILE, 1.400 metri perfetti su terreno alquanto sostenuto e su un biliardo compatto; a metà strada incontriamo i compagni e ci divertiamo come cerbiati nei bellissimi pendii sulla sponda sinistra del Rio Pian dell'Acqua.
Dal guado proseguiamo facilmente anche sulla strada in fondo senza dover spingere tanto.
Altra scelta azzeccata, lontano dalla confusione; dalla vetta dopo aver osservato bene abbiamo già fatto i programmi per le prossime, che sono ancora tante.
Gita consigliabilissima anche nei prossimi giorni, permanendo queste condizioni; tra l'altro sarà possibile salire più in alto sulla strada poichè la neve fino a 1.800 è poca e va riducendosi velocemente.
Questa è anche un'ottima escursione per i camminatori.
Aggiungo anche che per gli sciripidisti La Paumont, dal colle verso la Gardoria con la discesa verso Rochemolles è una vera perla; naturalmente da studiare bene per le condizioni.

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