Un monte Ferra tutto primaverile...19-marzo-2011

Data 19/03/2011 | Categoria: SciAlpinismo

Nulla è più mutevole e capricciosa come la montagna innevata in primavera,solo l’altro ieri cadevano valanghe da ogni dove,invece oggi ci ha accolti come si accoglie un ospite di riguardo,offrendo il meglio di se stessa. Quasi che si fosse accordata con il sole ordinando di trasformare la sua bianca coltre in un bel primaverile, pare anche che per ospitaci meglio abbia fermato la perturbazione che stava arrivando dalla Francia e abbia ordinato ad Eolo di andare a soffiare in un’altro luogo, infine sembra che la sua cima si sia data una scrollata scaricando una valanga di superficie rendendoci il percorso più sicuro da permettere di arrivare quasi tutti in vetta con gli sci, tranne io,che li ho levati negl’ultimi metri,non so perché,forse per arrivare in punta di piedi per timore riverenziale verso lo spirito della montagna, o forse più semplicemente mi sono sentito più sicuro a piedi...

E in questo modo che ci ha accolti il monte Ferra questa mattina! Un bel sole ci accompagna per la prima rampa sopra il Melezet,tanto da farci salire in maniche corte,una neve primaverile con un’ ottimo gripp ci permette,da spiriti liberi come siamo, di salire ognuno alla sua maniera e per il percorso che meglio crede. Ci rincompatteremo solo a colazione ,in vetta e a pranzo... A colazione per via di un salame casareccio che Franco ha fatto l’errore di sventolarcelo sotto il naso, quindi ci siamo avventati addosso più famelici di Jolie,lasciandoli in mano solo più il cordino. Poi ci siamo riagruppati in vetta per sfogare il nostro estro per fare i cretini,cosa che è continuata poco sotto dove abbiamo improvvisato un ristorante con cantina sociale annessa.

Oggi è la festa del papà, la nostra piccola grande Nadia chiama Franco “l’adone” con l’appellativo di “papy”, primo perchè ha quasi in doppio dei suoi anni,poi cosa da far riflettere,è che qualcuno l’altro giorno li ha scambiati per padre e figlia,quindi l’attributo “papy” gli è stato etichettato,tuttavia non sono riuscito a convincere Nadia che Walter,il fratello di Franco, fosse suo zio...ed ne è nata una discussione senza fine. Discussione interrotta solo per sparare altre cavolate ma soprattutto per gustare un”testun di capra”portato da Walter che oltre ad essere un’amante della musica,è anche un buongustaio. Questo “testun” era come avere la capra in bocca. Lasciamo sul campo tre o quattro litri di vino e mezzo litro tra genepy vari e centerbe.

Arriva un folata di vento,la montagna ci ha tollerato abbastanza,come ogni ospite perché sia gradito la sua visita deve essere breve, “il faut descendre!”ma da che parte? Salendo Nadia aveva manifestato in desiderio di scendere per il ripido pendio canale che dalla vetta va ad annegare nel lago Rasciassa. No!!!le dico e troppo ripido e troppo sotto tiro...ma come si sa, cambiare idea è segno di versalitità,e... molto incoerentemente con la prima che ho detto, lascio che gli sci vadano dove li porta la neve e..puntano direttamente nel canale,lo affronto senza esitazioni, i miei amici che esitanti stanno dietro mi guardano sbalorditi,mi hanno sempre visto titubante su certe pendenze,ma oggi,che neve,tutto FIRRRRN! In men che non si dica arrivo sul fondo,quando ci raggruppiamo tutti mi danno una pacca sulle spalle,e tirano fuori altro genepy per un rabbocco,hanno capito che vado ad alcool che da coraggio e incoscienza.

Ancora un tratto di discesa su neve un pò più molliccia ma ancora gradevole da sciare,praticamente precipitiamo sul rifugio Melezet,quasi entrando dentro con gli sci. Intanto il cielo si copre la montagna ha visto che siamo arrivati,quindi ha dato via libera alla perturbazione. A valle arriva il primo temporale della stagione, mi accompagnerà per tutta la sera fino a Cuneo dove sono andato all’ospedale a far visita a Clabo,l’ho trovato sereno e ottimista,è stato molto felice di vedermi questa prima volta “fisicamente”,mi congedo con un’ arrivederci ma... sui monti per la prossima volta, mi allontano, con la coda dell’occhio vedo che stringe in mano tutto commosso il foglio degli auguri di pronta guarigione espressi dal popolo di LaFiocaVenMola...


data:19-marzo-2011
località partenza:rif Melezet (sant’Anna di Bellino)
quota partenza:1806 mt.
quota vetta:3094 mt.
dislivello:1288 mt.
difficoltà: B.S.

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