Cima delle Liste 2: la vendetta

Data 06/03/2011 | Categoria: Racchette da neve

Siccome che l'ultima volta (dicembre) il vento forte e freddo mi aveva concesso una sosta in punta di 1 minuto..
siccome che la Cima delle Liste è una delle mie gite preferite, nonchè una delle mie prime ciaspolate...
siccome che in giro il pericolo valanghe alto non invogliava a cercarsi grane...
siccome Ale e Clot non erano mai stati qui...
perchè non andare alla Cima delle Liste?
Sicuri di avere la traccia fatta (che scansafatiche...) alle 8.30 siamo a Indiritti e partiamo insieme a diversi scialpinisti. Grazie ai passaggi del giorno precedente la traccia non solo è battuta ma autostradale e perfettamente gelata.
La prima ora di salita è ancora tutta in ombra ma per fortuna oggi la temperatura era gradevole.
Attraversato il pianoro Seleigon iniziamo ad alzarci nel lariceto e veniamo finalmente raggiunti dai raggi del sole. Qui la salita rende molto bene, si prende quota rapidamente senza però far troppa fatica (tracciata saggiamente) e presto raggiungiamo la Costa Cavallina non lontano dalla Colletta Sellar.
Ora il percorso si fa piacevole e molto panoramico, complice anche la giornata senza una nuvola e senza vento!
Sempre seguendo la dorsale ampia e comoda arriviamo alle roccette finali e finalmente in cima! Oggi possiamo fermarci su a tempo indeterminato.. Scendiamo sul versante opposto per una breve esplorazione sulla cresta verso la Punta Bruta, ma non si va molto avanti perchè un po' rocciosa, perciò torniamo in vetta, qualche foto e caccia alla pietra per pranzare, che troviamo poco sotto la vetta. Più che pietra la si potrebbe quasi definire un solarium vista la temperatura e l'assenza di vento!
All'alba delle 3 del pomeriggio decidiamo che è ora di rientrare, sarebbe stato bello proseguire la dorsale fino a Rocca Bianca, ma la quantità di neve rendeva l'operazione piuttosto complicata.
Allora giù per la massima pendenza seguendo le tracce dell'orda di scialpinisti scesa, però salvo un breve tratto la neve non ci regala grosse soddisfazioni. Troppa per riuscire a galleggiare (in base alle zone dal mezzo metro al metro) e ormai pesante e umida. Zoccolo mostruoso sotto le racchette,si può dire che la discesa è stata più faticosa della salita, sopratutto la zona tra i larici regalava inghiottimenti in voragini improvvise. Abbiamo così cercato di salvare le gambe andando poi a ritrovare la traccia di salita, che abbiamo poi seguito fino all'auto, dove siamo arrivati alle 17 appena dopo il tramonto del sole: giornata sfruttata al massimo anche oggi!

Data: 06/03/2011
Quota max: 2737
Partenza da: Indirtti (Prali)
Quota partenza: 1623
Dislivello: 1114
Zona: Val Germanasca
Difficoltà: MR

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