Pilier centrale Bisalta Nord 2/4

Data 03/04/2007 | Categoria: SciAlpinismo

Oggi previsioni meteo: nuvoloso
Metto la sveglia alle 6.
Mi sveglio alle 6.
Tutto sereno.
Al lunedì non ci attaccano mai!
Credo che lo facciano apposta, per una faccenda psicologica: la gente và più felicemente al lavoro se sa che fa brutto, e rende di più.
Meno che i barbieri. E, a volte, i benzinai. E qualcun altro. Io sono qualcun altro.
Di quelli che si arrabbiano tantissimo se fa bello il sabato e la domenica… e poi il lunedì fa brutto.
Ma poco tempo fa mi arrabbiavo all'incontrario. Proprio come voi.
Comunque per stamane il barbiere mi ha dato il pacco già ieri sera tardi.
Allora son passato a salutare il benzinaio, che alle 7.30 era già blu, e come al solito mi son buttato sui monti da solo.
Meta: la più vicina: la Bisalta, pilier Centrale, via Nord, che, detta così, sembra una cosa come la Nord dell'Eigher.
Invece no. Si parte da Tetti Grosso, 873m!!!! E qui si arriva, con la tavola nei piedi, saltando qualche primula, qualche viola, ved. Foto per credere!
Arrivato a q. 1050 faccio la prima scoperta: anziché salire sulla cresta a sinistra attraverso il vallone e mi faccio la cresta a destra: boscaglia, sentieri, si sprofonda un bel po': nessuna traccia; nel bosco di neve ce n'è un bel metro e mezzo già sotto quota 1400 ed è un po' svalangata anche lì.
Esco dal bosco , si deve fare tutta la cresta; dopo un po' vedo delle tracce di un paio di sci in salita: sono senz'altro di stamattina, ma non vedo nessuno; è ancora tutto sereno, ma le nuvole si avicinano inesorabili.
A quota 1800 vedo al di sopra una serpentina, aspetto: adesso arriva lo sciatore. Nulla; la neve è pesante: alzo con le ciaspole, ad ogni passo 10 kg di neve. Terribile. Le scrollo, il passo dopo è uguale. Salgo. Vedo che le tracce di discesa deviano a sinistra in un canalino tutto svalangato; anch'io, solo camminando, faccio scendere delle valanghette. Guardo giù dal canalino: non si vedono tracce. Salgo ancora per vedere in fondo. Prendo il binocolo. Finalmente vedo laggiù delle tracce di discesa che ricompaiono dopo un paio di valanghette a palle. Meno male! Poi guardo più sotto, dopo un crinale, in un passaggio obbligato per scendere. Non vedo nulla. Probabilmente ha deviato; forse non le arrivo a vedere , ma forse ci sono.... boh!
Chiamo un amico con aderenze nei soccorsi alpini. Mi dice che avvisa lui un compare che sta da quelle parti e che andrà a vedere. Gli dico che basta che veda una traccia di sci scesa a tetti grosso. Non ce ne sono altre.
Comunque in quel canalino, con quelle condizioni, e soprattutto da solo, non mi ci sarei proprio buttato oggi!!
Salgo, coi miei 10 kg appeso ad ogni ginocchio. E sale anche la nebbia. Però non fa freddo. Purtroppo. Tanto che arrivo in cima in maglietta con maniche corte.
Sono 2270m, 1400m di dislivello bondosi, mica noccioline!
Scendo. Si è anche aperto e mi ha fatto fare una foto all'aldilà.(L'aldilà di qua, non quello di là)
Seguo quasi in tutto la traccia di salita. La neve è sciabile, anche se un po' pesantuccia. Tanto che ad ogni curva tiro giù delle valanghette, una delle quali riesco anche a prendermela addosso.
Rotolano, si ingrossano e si infrangono dopo una ventina di metri. Alcune hanno un diametro di un metro.
Credo che sul più ripido, là dov'è passato quello, arriverebbero fino in fondo, con delle dimensioni e delle ampiezze da paura.
Poi devio con un bel traversone per la vera via di salita, ed anche lì tiro giù delle belle scariche. Ma le controllo bene.
Finalmente incrocio la traccia di discesa del temerario.
Sinceramente non capisco da dov'è passato per arrivare qui, perché tra dove è sceso lui e qui c'è una bella cresta ripida di mezzo….. chi lo sa', ma è meglio così.
Giungo alla strada, siamo sui 1100m, taglio per prati, ad un certo punto si attraversa un asfaltata, io senza toglere la tavola, ma uno normale se la toglierebbe, e poi giù tra castagni, striature di tenera erba verde, primule e viole e due dita di neve intermittente documentata.
Sono morto, ma è fatta. E' tornato anche un po' di sole. Anche se Lunedì.

P.S. A Boves devo andare a comprare le bignole. Giro tutto il paese: 4 pasticcerie, tutte chiuse, naturalmente.
Mi butto su una giovine signora con carrozzella e bimbo e le chiedo se c'é una pasticceria... mi guarda, la guardo e le dico: ma io ti conosco!!
Lei mi mette alla prova, e io indovino: tu sei una poetessa!!! Ma come si fa a non ricordarsi di una poetessa che ha pubblicato un libro di poesie?? A momenti mi ricordavo persino il suo nome: Cristina!
Ma il bello della storia é che mi manda in una pasticceria e che la trovo pure aperta e con delle bignole da cascare perterra solo a guardarle.
Din don!!! --messaggio pubblicitario--Il libro di poesie della nostra poetessa s'intitola "Lacrime d'inchiostro"--Din don!!
E se mi darà l'autorizzazione, ve ne infilerò qualcuna a tradimento.
Il cognome?? beh, adesso volete saperne troppo.



Data: 2/4/2007
Quota max: 2271
Partenza da: tetti Grosso, S.Giacomo Boves
Quota partenza: 871
Dislivello: 1400
Zona: Valle Colla, Boves
Difficoltà: msa

Album Foto
Tracciato GPS


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