Quasi Rocca Reis tra sole e polvere di neve...22-novembre-2010

Data 23/11/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Avevo intenzione di prendermi qualche giorno di “ferie”ma...c’è chi lavora ancora che ha preso ferie e mi invita ad andare in montagna con loro,quindi rimando il giusto riposo per i giorni seguenti,quindi al mattino presto ecco che i miei amici passano a prendermi.

Questa volta decidiamo di cambiare valle si va in val Stura anche per capire quanta neve è caduta da quelle parti. Non abbiamo una meta precisa,ma in linea di massima si va nel vallone di Forneris verso la testa del Ferro o dintorni. Confido che non ci siano tracce,infatti a parte di un breve tratto all’inizio,di fronte a noi si apre un mare di neve farinosa e vergine. C’è ne proprio tanta da rendere molto lenta la salita al pian del Bal. Anche se siamo in quattro abbiamo un gran da fare a progredire in quella soffice farina. Siamo molto lenti,a poco a poco sfuma l’obbiettivo della Testa del Ferro,ma qua ci sono dei bei itinerari da per tutto,ottimo ripiego e la Rocca Reis,un pò più vicina e un pò più bassa,ma quanta neve c’è da battere,e ahimè non ho più lo smalto antico quando riuscivo staccare il gruppo battendo anche mezzo metro di neve fresca, ora sì!,cerco di dare il mio contributo,ma è ben misera cosa con quello che vorrebbe fare la mia volontà.

Verso le undici arriviamo alla pietra di colazione,abbiamo solo più 500 metri di dislivello ma...comincia ad essere tardi. Il freddo intenso mantiene la neve splendidamente farinosa anche a sud,saliamo un pò come fanno i ciclisti nelle cronometro a squadre,cambi brevi e veloci, veloci...si fa per dire...La Rocca Reis ci appare in lontananza,ciò ci fa ancora perdere di coraggio oltre alle forze che abbiamo già perduto. Riusciamo ad arrivare per inerzia sotto il pendio finale una settantina di metri sotto la vetta. Praticamente ci accasciamo sui bastoncini,cinque ore di salita per fare poco più di mille metri. Non facciamo nemmeno più un passo neanche per spostarci di qualche metro per uscire dall’ombra che ci fa il Gorgion. Si! il Gorgion che salita fantastica e discesa... in quella bella farina,un dì lassù ci andai con Cornelio e Giulio...ricordo che battei da cima a fondo,invece ora mi sfugge la Reis che è li vicina e molto più facile. Per giustificarmi trovo mille scuse,”Si ma...ci sarà qualche placca a vento...poi non ha ancora scaricato niente,e chissà che vento freddo tirerà lassù”in realtà faccio lo stesso ragionamento della “volpe e l’uva” che non riuscendo ad arrivare a prenderla disse, che tanto non era ancora matura. Poi mi ricordo che ieri ho già fatto una gita molto faticosa,e devo fare i conti con la carta d’identità,allora mi autostimo un po’, ed a aiutarmi a tirarmi su sono i miei amici che della vetta non li frega un c...ma si va in montagna per la compagnia,mi offrono il loro Genepy,per scaldarmi,Guido fa qualche passo di lambada di non gelare,Aldo mi offre il suo vino e il salame,con del pane casareccio. Gianfri per farci andare via l’appetito ci racconta cosa ha mangiato un giorno in Thailandia,ovverosia,vermi,lombrichi,ragni,vari tipi di larve e “baboie varie... magnificando le loro qualità altamente saporite e nutrienti. L’unica non formalizzarsi e a non perdere la sua proverbiale voracità e rimasta Jolie...

Discesa da favola nella luce pomeridiana,tra sole e farina,arrivo alla macchina che sono molto stanco,mentre mi arriva un messaggio di altri amici.”Allora ci sei mercoledì? Si! si! ci sono”rispondo” ho sentito molti altri, c’è Cornelio, Pinu etcc etcc. portiamo molte cose buone da mangiare e da bere....”e mi adopero a combinare la gita... mi sono scordato di essere stanco...e di prendermi qualche giorno di “ferie”

data:22-novembre.2010
località di partenza:villaggio primavera (Primardo)
quota partenza:1500 mt.
quota vetta:2701 mt.
dislivello 1200 mt.
difficoltà:BS.

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