Una Meja in "festa"...02-ottobre-2010

Data 03/10/2010 | Categoria: Alpinismo

Vivere ogni giorno come fosse l’ultimo,è la cosa più bella,ridere e scherzare allegramente prendendo in giro noi stessi è fantastico! Ciò non vuol dire ignorare tutti i problemi di questo mondo,anzi, da quassù sulle vette dove il vento raccoglie gli umani sospiri e li porta con sé,noi troviamo lo spunto di ironizzare su tutto ,cogliamo il lato positivo di questa vita fatta di gioie e dolori di alti e bassi, che in fondo, rendono la vita più bella!

Oggi siamo un nutrito gruppo,tutti ben oltre gli “anta”tranne Nadia,la nostra giovane mascotte , è lei che ha lanciato l’idea di salire la Meya per la sua gita conclusiva della stagione,e noi ancora giovani di spirito ma non di fiato,la seguiamo ansimando,prima correndo come una muta dietro a una lepre per amene praterie,poi arrancando su per cenge esposte e canalini detritici,la vediamo ormai lassù a distanza salire agile come una gazzella. Spero che non sbagli strada,mi fermo per prendere fiato e le grido a destra! poi a sinistra!quando arrivi alla “finestra” fermati per carità!che facciamo una foto! Si! a noi la Meya piace salirla passando per la “finestra”Una breve variante nella parte finale e ci si trova di fronte ad una meraviglia della natura.

Ormai salgo su da solo,Vanni ed Ende stanno salendo sul filo di cresta,io tento di tenere testa a questa giovane scatenata, quando arrivo alla “finestra” non vedo nessuno,ma all’improvviso sento fare:Cucù! e la nostra pulzella che appollaiata su quel davanzale sul vuoto mi segnala la sua presenza, ho un sussulto,non la scorgo subito tanto è piccolina,poi le faccio qualche foto da questa finestra sul mondo.

Ci resta solo più un breve tratto per raggiungere la vetta,ma occorre superere un passaggietto molto esposto,Nadia lo supera con agilità felina,la seguo come un gatto ma...di piombo,e con “duva butu,’l pè? a y e un post per ciapeme?”alla fine esco trionfate. Per questa volta non sono riuscito fare la discesa diretta sul lago nero...e a tutta la compagnia toccherà “sopportarmi” per ben due ore sulla vetta...

Finalmente in vetta,Fa freddo e tira una “bisa”,ma troviamo una nicchia al riparo che sarà teatro delle nostre elucubrazioni. Come in una sinfonia si incomicia in sordina,con un andante ma non troppo,seguito da un’allegro vivace,poi vivace con brio,infine con una sarabanda finale cui tutti gli strumenti suonano all'imapazzata per conto loro, da non capire più niente,si mangia si beve e si canta,passiamo con estrema disinvoltura da “Bocca di rosa” di De Andrè,a Tantum Aergum! dall’Intenazionale a Giovinezza,Partono le bottiglie,beviamo di tutto,il Centerbe miscelato con il Bicerin al caffè è una vera bomba. A questo punto un nostro compagno per tener testa alla situazione si erge in piedi e parla a braccio,nel senso che con il braccio stappa una bottiglia del vino della sua vigna,una deliziosa rarità! e si ricomincia....Il sole stà calando,e anche noi a poco a poco caliamo di tono,Ende si addormenta,su uno spuntone sul vuoto,Nadia stà facendo la “scarpetta”al vassoio delle acciughe,per che nulla vada sprecato,io e Franco ci fumiamo una sigaretta contemplando il vuoto,per fortuna c’è Vanni che ad un certo punto ci desta e ci richiama all’ordine,bisogna scendere!

I primi passi sono molto,ma molto incerti,tremolanti e basculanti, ma siamo sulla Meja! occorre piede fermo e mente fredda per scendere!Che fare per ingranare la discesa? Usiamo il metodo di salita della mattina,cioè facciamo scendere per prima la nostra pulzella e noi di conseguenza ,dobbiamo seguirla senza perdere tempo. Perchè ahimè! il sole alla nostra sinistra sta calando inesorabilmente. Arrivati in fondo constatiamo che con qualche bicchiere in più nella pancia è stato più facile scendere che salire. Arrivati all’auto prima di metterci al volante facciamo la solita prova etilometro. Risultiamo tutti negativi! L’andrenalina che abbiamo sprigionato in discesa ci ha disintossicati! bene una bella birra alla “Gentil locanda” non c’è la leva nessuno! E domani vivremo un’altro giorno come fosse l’ultimo,ma...sotto, sotto sperando che non lo sia...



data:02-ottobre-2010
località di partenza:colle del Preit
quota partenza:2100 mt.c.
quota vetta.2831 mt.
dislivello:700 mt. c.
difficoltà:F

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