Marguareis (2651 m)

Data 19/08/2010 | Categoria: Escursionismo

Buongiorno a tutti !
dopo una lunga inattività dovuta alle meritate vacanze, e visto il periodo ancora semi-vacanziero , con il fedele 8+ e l'ospite illustre Mauro dei CAI Fontane , decidiamo di risvegliare muscoli e sensi concedendoci un giro lungo e una salita con dislivello importante. E così la scelta ricade sul Marguareis, il tassello che manca per completare l'arco delle liguri.
E Marguareis sia!
Levataccia coma al solito e tempo apparentemente incerto ma alle prime luci dell'alba sembra che il tempo volga al bello.
Partiamo con cammino tranquillo alle 6 da pian delle Gorre e subito il sentiero comincia a scalinare ... ma saliamo bene e con un buon passo. In breve siamo al primo gias, dove comincia a comparire la nostra meta, completamente sgombra da nuvole ! è davvero splendida . ma dietro di noi ci sono delle nuvole basse... speriamo se ne stiano dove sono...
Alle 7.40 siamo infine al Rifugio Garelli, dove un buon caffè non me lo leva nessuno! e se ci aggiungiamo anche una bella fetta di torta .
Riprendiamo il cammino dopo una pausa di 20 minuti in direzione del laghetto che purtroppo ci fa perdere un pò di dislivello che poi ovviamente dovremo recuperare .
Arrivati al laghetto, il sentiero si fa subito molto più ripido tanto che cominciamo a soffiare e sbuffare che è una meraviglia! . Ma come al solito, sali e sali e alla fine ti compaiono le mete li davanti .
Ecco infatti comparire davanti a nostri occhi, il canale dei torinesi , quasi sgombro dalla neve.
Saliamo in preciso ordine di stanchezza: Primo il buon 8+, che sembra un camoscio , io e Mauro che invece arranchiamo un pochino .
Il sentiero è ripido, un pò scassato, ma chissà perchè me lo ero immaginato più terribile.
La stanchezza sembra cessare del tutto quando arriviamo alla lingua di neve, dove tenendosi sulla destra, si può approfittare della corda fissa che risale un canalino verso destra.
Vista la mia strana paura giornaliera , approfitto pure della fettuccia prestatami da Mauro e risalgo comodamente attaccato alla corda, mentre i miei compagni di viaggio salgono autonomamente.
Passati i due tiri di corda, davvero comodi e mai difficili, arriviamo ad un breve passaggio di arrampicata, che si potrebbe tranquillamente evitare passando più a destra.
Qui la corda ne non c’è più, e quindi tocca arrampicare con un breve passo (4-5 metri) con passi di I° II°grado.
Passati indenni anche su questo piccolo risalto, guadagniamo ben presto la sommità del canale.
Ma la vetta dovè? Già, la cosa che ti spiazza un po’, è il fatto che la vetta sia ancora abbastanza distante.
Invece di prendere il sentiero che fa il giro della montagna, decidiamo di salire per tracce in direzione dell’anticima Est, sebbene la stanchezza torni a farsi sentire.
Ma ormai ci siamo, siamo quasi arrivati.
In punta c’è un gran numero di persone, con facce davvero riposate, manco fossero arrivate in automobile, mentre le nostre di facce…..
Sono le 9.40, e finalmente la vetta è conquistata!!!!
1 h e 40 dal rifugio; 3 ore e 20 effettive da pian delle Gorre.
La giornata è meravigliosa , il cielo è terso e non ci sono nuvole sopra di noi . Sbucano qua e la le montagne dalle nuvole, che invece, sono basse e nascondono quasi tutta la valle e il mare.
E finalmente si mangia!!!! E ci si gode un po’ di meritato riposo. Ci mancherebbe solo una bottiglietta di vino e un buon caffè….. ma a parte quest’ultimo dove metterebbe un po’ male portarsi il baracchino, mi sa che alla prossima vetta il fiaschetto ce lo portiamo per davvero.
Ma viene ben presto il momento di ripartire. Oggi la giornata è lunga e così decidiamo di fare il giro dei tre colli: Colle Palù, colle del Pas e Porta Sestrera.
Ripartiamo quindi dalla vetta che sono le 10.40 in direzione del primo passo, dove ci imbattiamo nuovamente nella salita…. Ancora tu… ma non dovevamo vederci più?
Purtroppo la cartellonistica latita decisamente, pur essendo un parco per cui ci tocca guardare un paio di volte la cartina per non sbagliare sentiero.
La discesa dal colle Palù è bella ripida e il sentiero piuttosto articolato, e giungiamo ad un sentiero di raccordo in direzione del colle del Pas.
Ora il caldo è abbastanza intenso, visto che è quasi mezzogiorno e il sole ce lo siamo messi sullo zaino.
A mezzogiorno siamo finalmente sul colle del Pas.
Il più è fatto.
Il tempo regge bene, il panorama davvero bello, il morale è alto… quindi la giornata è davvero da segnare sul calendario.
Scendiamo nuovamente verso il lago Rataira, un paio di foto e si incamminiamo verso porta Sestrera, ultimo colle di giornata e quindi giù in picchiata verso il rifugio, dove ci accolgono dei boy-scout tedeschi che strimpellano canzoncine melodiche…. Anche il tedesco sembra persino meno duro del solito!
Lode e merito al Genepì del rifugio , ma la macchina è giù al pian dle Gure, per cui si scende ancora.
E infine alle 14.30, siamo arrivati e ci spetta (di diritto) una bella birretta all’ombra.

Giornata quindi strepitosa fatta con ottimi compagni di viaggio, ammirando spettacoli naturalistici degni di nota.
E pace se le gambe saranno indolenzite per un paio di giorni!

Buone gite a tutti!

QUOTA PARTENZA: 990 m
QUOTA ARRIVO: 2651 m
DIFFICOLTÀ: F+ (forse anche solo F vista la presenza della corda)
DISLIVELLO COMPLESSIVO: 2000 m per il giro complessivo
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