Punta Losas...una gita tutta distratta...29-30-aprile 2010

Data 30/04/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Ci sono più cose in cielo e in terra che quanto possa comprendere la nostra filosofia...così diceva Polonio ad Amleto. Io scettico per natura, con l’esperienza ho imparato a mettere un punto interrogativo a tutte le risposte che mi davo. A volte pare che le nostre azioni siamo mosse da fili invisibili da un burattinaio che sembra divertirsi a gestire il nostro destino...
Tutto questa premessa “teofilosofica” per raccontare questa gita, cui causa della gita precedente,madre distratta, ha partorito un figlia ancora più distratta..Mi seguite? Lo spero, perchè anch’io sto perdendo in filo.
Dunque: L’altro giorno al Giacoletti cui per forza maggiore fummo costretti a far baldoria nel suo locale invernale...arrivati a casa, Noemi si accorse che mancava un piatto,quindi tutti a rivoltare gli zaini,ma del piatto nemmeno l’ombra.
Quindi se, uno più uno fa due, si arrivò alla conclusione che l’abbiamo dimenticato lassù. Che fare, c’è chi lavora, chi non è rintracciabile e chi è andato a fare un’altra gita,quindi tocca a me il più distratto del gruppo di avere l’onere e l’onore di andarlo a recuperare,ma quando? Ho degli impegni..devo andare al Caaf per il 730,ma ecco che il destino ci mette lo zampino!
Dopo due ore di attesa, non mi chiamano,chiedo lumi al funzionario, non ci crederete,vengo a scoprire che ho sbagliato giorno mese e ora dell’appuntamento,l’unica cosa esatta era un giovedì! Oibò! è metà mattina...perchè non andare a dormire al Giacoletti e nel mentre recuperare il piatto!?
Avverto Carla,metto qualcosa alla rinfusa nello zaino e su! In certo qual modo sono contento di andare in montagna da solo,nessuno ti conosce ti coinvolge in bagordi,insomma sono contento di fare una gita morigerata con Jolie! Ma...le strade che portano all’inferno sono lastricare di buone intenzioni...
E’ mezzogiorno la giornata è magnifica,non ho fatto pranzo perché me ne sono dimenticato. Appena chiudo la macchina,ma il più delle volte la dimentico aperta,chi vedo! Il mio amico Franco di Scarnafigi,sta arrivano con un suo compagno dal colle di Viso,per chi lo conosce ,egli è noto per fare i migliori salami casarecci di tutta la provincia, ne sta appunto affettando uno lì su una pietra il riva al Po e il suo amico sta stappando una bottiglia. E da tempo che non ci vediamo,mi invitano a partecipare alla loro mensa,come si fa rifiutare questo ben di dio! E’ per quello che in burattinaio mi ha fatto dimenticare di fare pranzo!...Altrimenti come avrei fatto ad apprezzare il salame senza appetito! Passa un’oretta per ricambiare passiamo ancora una mezz’ora al bar dove offro loro un caffè.
Mi congedo da loro,Oooh! finalmente si parte,arrivo di nuovo al punto sul greto del Po dove mi aspettano gli sci,che sento profumo d’incenso,no!!!! non è possibile arriva don Cele, il padre spirituale di Paesana, con tutta la sua truppa,con lui c’è di nuovo el Brasilero(che è sempre in integrazione) e l’inossidabile don Corenlio che alla sua veneranda età si è fatto Viso Mozzo da in punta con gli sci...E si ricomincia! C’è che stappa chi affetta chi canta,insomma passa un’altra ora,finalmente dopo aver buttato giù del Genepy “de la maison” mi lasciano andare.
Mamma mia com’è dura!,Salire così a pancia piena,mi sento tutto “burenfi”da scoppiare.Fa un caldo terribile,per fortuna è giorno fino a tardi. Mi metto degli obbiettivi del percorso a tratti:fino all’arrivo degli skilifts,il lago Chiaretto e così via. Poi con la scusa di qualche foto prendo un pò di fiato e accompagnato da uno splendido panorama,verso le diciotto arrivo al Giacoletti. Entro nell’invernale dapprima osservo,quindi guardo, poi scruto,poi cerco, per finire di rivoltare il locale,ma del piatto nessuna traccia. Bhè! mi consolo,dico: almeno ho avuto l’occasione di fare un po’ di pulizia!
E giorno fino a tardi ,colgo la ghiotta occasione di salire la vicina punta Losas. Al tramonto lo spettacolo è indescrivibile. Poi qualche bella curva e io e Jolie ci rintaniamo nel rifugio per la notte,non prima di aver preparato cena,ma solo per la mia “amica”.A me il cibo esce ancora da per le orecchie. Passo una notte con incubi infernali,mi venivano continuamente offerti piatti come quello che non ho trovato, colmi di ogni prelibatezze. Per fortuna il canto delle “cioie” annuncia l’alba. Si parte devo essere a casa presto,scivolo veloce sul quel bel rigelo notturno,in lontananza vedo qualcuno che sta salendo verso il Mozzo,mi guardano stupiti,di vedere già qualcuno a scendere.
Alle nove sono a casa rimetto a posto la roba,svuoto lo zaino e.... che vedo! il piatto smarrito e non trovato,ha vagato clandestinamente nel mio zaino per alcuni giorni senza farsi vedere,il bastardo!Pensare che l’ho cercato continuamente! Ha proprio ragione Carla, quando dice che ho la testa attaccata al collo solo perché senza non andrei bene!...

data:29-30 aprile 2010
località di partenza:Pian della Regina di Crissolo
quota partenza:1714 mt.
quota vetta:2839 mt.
dislivello:1100 c.
difficoltà: BS

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