Punta Sestrera...salita,"per neccessità virtù!"...16-aprile-2010

Data 17/04/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Doveva essere un gitone al Marguareis,ma appena scesi dall’auto al villaggio dell’Ardua,un forte acquazzone ha spento ogni nostro entusiasmo... E’ ancora notte,che fare? c’è chi sonnecchia in macchina,e chi va alla ricerca di un posto appartato per scaricare l’inutile zavorra che ha nel ventre,ma c’è anche chi nervosamente nell’attesa spasmodica quanto vana di un miglioramento, si fuma un pacchetto di sigarette.
Sta albeggiando,si intravede tra le nebbie, poco più in alto, la neve fresca ,la pioggia cessa,ne approfittiamo di questa breve pausa per metterci gli sci e partire,ma ecco un colpo di tuono e comincia a tempestare! Ormai il nostro obiettivo è il rifugio Garelli,cerchiamo si prendere quota velocemente,per arrivare allo zero termico dove nevica,così ci bagniamo di meno,si fa per dire,perché dopo mezz’oretta “suma tuti bagnà cuma d’agnot!”Non è che faccia molta differenza perché un po’ “bagnati di natura lo siamo già,altrimenti con una giornata così una persona normale si sarebbe rigirata nel letto...
Nevica che è un piacere,ridendo e scherzando arriviamo al Garelli che ci appare come un fantasma nella nebbia,per un bel tratto una traccia recente ci facilita la salita, Per prima cosa spacchiamo e seghiamo la legna poi grazie alla stufa il locale invernale diventa caldo come un’alcova. Sono solo le dieci,ma che importa per mangiare e bere non dobbiamo mica aspettare borghesemente mezzogiorno! quindi...Anche Jolie ha la sua parte di robe buone,ormai in queste situazioni è diventata quasi umana ed ha imparato a stare dignitosamente a tavola,cosa che non sappiamo più fare noi,che mangiamo con le mani, beviamo, fumiamo e parliamo volgarmente come dei carrettieri,stiamo diventando una feccia da taverna... Poi in un barlume di coscienza ci accorgiamo di una breve ma fugace schiarita,allora di nuovo sci ai piedi,ne approfittiamo per salire la vicina punta Sestrera, le nebbie si sono presto chiuse, per fortuna Jolie ,che su questa vetta ci è già andata parecchie volte sa la strada, noi la seguiamo.
Arrivati in cima siamo premiati da un breve quanto piccolo squarcio di sereno,tempo di qualche foto e di fare gli scemi più del nostro normale, che ci tocca scendere nella nebbia più fitta,la traccia di salita è già completamente cancellata dalla nevicata in corso,per fortuna c’è sempre Jolie a farci da guida, e arriviamo a sbattere la testa contro il rifugio, dove raccogliamo gli zaini per continuare la discesa verso valle,nevica, nevica, la pineta ha un paesaggio natalizio,la neve che in alto era una bella farina adesso è una bella polenta,comunque ben sciabile anche nella ripida pineta,dove ad ogni curva facciamo partire delle piccole valanghe superficiali di neve fresca. Arriviamo alla macchina accompagnati dal fragore dei tuoni del temporale in corso. Siamo fradici come non mai,ma contenti perché nonostante l’inclemenza del tempo abbiamo avuto la volontà di andare su comunque, non ci siamo scoraggiati,poi non importa se non si può fare una gita di prestigio o un semplice dosso,l’importante è provare a fare qualcosa. Alzarsi al mattino guardare in alto ed essere contenti di vivere questo nuovo giorno che abbiamo a disposizione, non sprecare nemmeno un’ attimo del tempo che ci rimane,che e sempre più prezioso! Perché ogni dì che passa,ahimè!, è sempre di meno....

data:16-aprile-2010
località di partenza:villaggio dell’Ardua(Certosa di pesio)
quota partenza:925 mt.
quota vetta:2344 mt.
dislivello:1400 mt. c.
difficoltà M.S.

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