Una bella Pasquetta "sotto vento" colle della Bicocca 05-apr.-2010

Data 06/04/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Questa mattina siamo arrivati a sant’Anna di Bellino pieni di buone intenzioni per fare un bel “gitone”ma appena messo la testa fuori dall’auto il vento ha portato via le nostre velleità, lascio appena il tempo a Jolie di fare la pipì e a Gianfri di mettersi uno scarpone che propongo di ripiegare verso lidi più tranquilli e riparati dal vento,il colle della Bicocca può andare bene! Detto fatto, ricarichiamo alla rinfusa gli zaini in macchina e poco dopo ci troviamo alla borgata Chiesa .
Oggi con me, oltre che Ganfri abbiamo la mascotte del gruppo ,la più giovane e la più grintosa,infatti e lei a fare il passo e anche a battere la traccia dove nella parte alta in vento aveva cancellato quelle dei giorni scorsi, io la seguo in affanno e in due ore siamo al colle,dove il vento ci schiaffeggia. Senza esitare,punto subito verso il vallone d’Elva, so che un po’ più sotto c’è una baita che può offrirci un bel riparo,il mio lungo peregrinare per monti fa si che conosca tutti i posti strategici.
E’ proprio un bel posto con vista Chersogno e Pelvo ,naturalmente è chiusa ma nel retro c’è un tettoia dei “malardriss”,praticamente un “buco” dove trovo alcune lamiere che ci serviranno a ripararci dal vento,a patto che si stia accovacciati. Io,essendo non più molto elastico prendo molti”tiranerv” a stare in quella posizione, invece la nostra mascotte oltre ad essere piccolina è anche molto agile,me ne da la dimostrazione mettendosi i piedi in bocca! Ma colui che si sente di più a suo agio è il mio amico Gianfri,è appena arrivato da un viaggio in Iran,ed ha preso tutte le abitudini di quel popolo che è stato la culla della civiltà. Se ne sta seduto come un fachiro e comincia a raccontare delle storie di mille e una notte che ha vissuto laggiù. Egli è stato affascinato dalla cordialità e dalla ospitalità della gente,ma soprattutto è rimasto incantato dai splendidi occhi delle loro donne che in virtù del viso velato lasciano immaginare tutte le altre bellezze recondite del loro corpo. Noi lo ascoltiamo affascinati incuranti del vento che scuote le lamiere. Con spirito di emulazione ce ne stiamo accovacciati a gambe incrociate a mangiare acciughe ed altri cibi piccanti,innaffiati da un ottimo vino bianco,che il mio amico con cortesia tutta orientale ha rifiutato ,è diventato astemio! sventolandoci sotto il naso una lattina di “Mecca-Cola” il vento dell'Islam l’ha contagiato...spero non irrimediabilmente!
Anche Jolie è rimasta contagiata,ma non dal racconto di Gianfri,ma della bresaola della nostra amica... Quando arriva il momento di alzarmi...ahimè! sono inchiodato in quella posizione ci andrà tutta la cautela necessaria per rimettermi in posizione eretta senza rompermi in tanti pezzi. Poi usciamo da quel “buco” dove abbiamo “viaggiato”come su un tappeto orientale,e colti da folate di vento rischiamo di nuovo di volare ma non su un tappeto, ma trasportati dal vento...
Risaliamo il colle e ci buttiamo senza esitare nella farina che nel frattempo è diventata un po’ molliccia,ma pur sempre sciabile. Arriviamo alla borgata Chiesa senza aver incontrato nessuno.. Siamo riusciti a passare una Pasquetta non solo lontano dai “merenderos”ma con l’immaginazione abbiamo fatto un bel viaggio “fuori-porta” in terre a noi sconosciute, abitate da popoli con culture diverse ,ciò ha risvegliato il mio spirito di ricerca,chissà se un dì riuscirò ad uscire dai confini della mia mente,anche fisicamente e non solo con la fantasia!

data:05-aprile-2010
località di partenza:borgata Chiesa di Bellino
quota di partenza:1480
quota arrivo:2285
dislivello:805 mt.
difficoltà:M.S.

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