Punta dell'Aquila.(una salita fuori dal "traffico!)14-marzo-2010

Data 14/03/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Come riuscire in una splendida domenica di marzo con un ottimo innevamento farinoso a salire una montagna super frequentata trovare solo un paio di tracce di discesa e una bella traccia di salita, inoltre non incontrare nessuno... Mettere assieme tutti questi ingredienti non è difficile,basta partire per la Punta dell’Aquila da Forno di Coazze!
Avevo un conto sospeso con questa bella cima,ma mi sarei rifiutato di salire per la “normale” si incontra troppa gente che va di fretta, L’altra volta nella nebbia mi aveva passato davanti due volte lo stesso tipo,nel senso che era salito poi disceso quindi risalito,vedendolo di nuovo mi sembrava di avere dei disturbi mentali, ma poi questo signore sorpassandomi la seconda volta nel mentre che io raggiungevo la vetta la prima volta e unica volta,mi ha spiegato che abitualmente fa il bis in mattinata. Mi sono sentito una emme, mi sarei sputato in faccia da solo. Io che quando faccio già i 350 metri di salita all’ora mi sembra di toccare il cielo con un dito...
Un’ affronto così il mio cuore non lo sopporterebbe più, per fortuna quella volta in un’attimo di squarcio della nebbia avevo visto il pendio che sale da Forno,se mai salirò l’Aquila la salirò dal quel versante,mi sono promesso solennemente,poi per autostimarmi mi sono detto:poi...è il versante nord!
L’occasione si è presentata questa mattina,complice le temperature ancora rigide per il periodo che hanno tenuto la neve farinosa. Quindi assieme ad un paio di amici che decidono sempre di andare dove decido io, saliamo la val Sangone alla ricerca della “nord” dell’Aquila.
Per fortuna al parcheggio troviamo un signore che ci da delle dritte,e...dopo un’ avventuroso guado nel Sangone troviamo una bellissima traccia del giorno prima che ci risolve tutti i problemi. Che pendio fantastico,ripido e regolare mai ripidissimo,un ginocchio di farina doppio zero,solo due tracce di discesa ad abbellire il pendio. ...E poi quel passaggio delicato vicino alle roccette finali con un pendio per parte che sembravano due imbuti...Per fortuna la neve era farinosa e sicura se si passava sulle rocce! Ma tagliare un po sotto non c’era da fidarsi. Ma con un taglio ad una pelle ed una lamina arrotondata siamo usciti trionfanti senza nulla rischiare sulla sella che precede la vetta.
Mamma mia quanto traffico,sembrava di uscire un viottolo di campagna,per immetterci su un’autostrada tipo il nodo di Bologna nelle ore di punta. Addio punta, ho pensato vedendo tutta quella gente,cerchiamo di evitare il più possibile la confusione,puntando verso il cappella della madonna della Pace,è bastato tagliare la conca e che pace! più nessuna traccia,sembrava di andare verso l’infinito. Passiamo presso la cappella,da lontano controlliamo lo sciamare del via vai delle persone sulla punta,prendiamo le misure,appena vediamo un varco, via!. Con qualche gomitata raggiungo l’agognata vetta,Jolie mi fa da scorta armate, pardon! dentata, non lasciando avvicinare nessuno. Finalmente soli dalla croce,una foto ricordo,e giù di corsa fino alla cappella,dove finalmente ci possiamo beare questo fantastico panorama. Due orette in santa pace,alla madonna della Pace ci ritemprano per la discesa. Fa freddo la neve non cambia,e dopo il lancio iniziale attraversando la zona trafficata ci buttiamo in questo bellissimo pendio che forse è un dei migliori di questa stagione. Dopo il primo tratto presso le roccette cui scendiamo con molta cautela ci scateniamo tutti,quasi mille metri di polvere da far impazzire,che bellissima discesa,sull’onda emotiva arrivati sul fondo ci sembrava mostruosamente bella anche la vecchia struttura della partenza degli impianti....

data:14-marzo-2010
località di partenza:parcheggio del santuario di Lourdes sopra Forno
quota di partenza:1100 mt.
quota vetta:2125:mt
difficoltà:da BS a OS a seconda delle condizioni

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