L’Aquila al tramonto dall’alpe Colombino 18-02-‘10

Data 19/02/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Peccato! Ho mancato di poco l’obbiettivo che mi ero prefissato. Ma andiamo per ordine, giovedì c’è una gara sci alpinistica all’alpe Colombino, dove partecipano i nostri amici Bruno e Gianni. Purtroppo Fulvio non può venire e Giorgio è indeciso. Arriva il fatidico giovedì e Giorgio mi chiede cosa faccio, ma che domanda! La risposta e più che ovvia! Vado!! Allora vengo anch’io, mi prendo un paio d’ore di permesso. Ok! Ti passo a prendere, così alle quattro e mezzo siamo all’ape Colombino che iniziamo la salita verso l’Aquila. Purtroppo un po’ in ritardo rispetto la tabella di marcia che mi ero prefissato, perché volevo arrivare in vetta per fotografare il tramonto, ma come si vuol dire: la speranza è l’ultima a morire. La salita è subito sostenuta e cerco di tenere un ritmo allegro, di tanto in tanto mi fermo ad aspettare Giorgio e ne approfitto per fare qualche foto. Arriviamo sui 1500Mt e veniamo avvolti dalla nebbia, incontriamo un paio di persone che scendono e gli chiediamo se anche più su c’è nebbia. Ci dicono che dopo l’arrivo della vecchia seggiovia finisce ed è tutto limpido, ottimo allora non resta che riuscire ad arrivare per il calar del sole, è una corsa contro il tempo o il sole? Ma! Fate Voi, fatto sta che aumento il ritmo e Giorgio? Non posso mollarlo e allora ogni tanto rallento, siamo quasi in prossimità della vetta ma… ahi me! Vedo il sole calare sempre più velocemente ormai è una sfida aperta, non considero più il socio di salita e mi butto a tutta per arrivare in vetta e vedere che il sole ormai mi ha fregato . Beh! Vorrà dire che mi toccherà tornare, ma non sono per niente dispiaciuto. Torno sui miei passi e scendo un po’ più giù, prima dell’inizio della crestina che porta in vetta, dove ritrovo Giorgio che patisce un pochino i passaggi esposti, quindi la vetta non è per lui, dovendo farsi crestina. Facciamo la classica foto di rito e poi iniziamo la discesa. La neve non è male, c’è una spanna di neve fresca e nonostante sotto sia tutto tritato si riesce a fare delle belle curve, ma ormai la luce diurna ci sta abbandonando, scendiamo nella penombra è un’esperienza bellissima, anche perché il tracciato è segnato da una fila di fiaccole accese, sembra di vedere un serpente infuocato. Ormai è buio e dobbiamo accendere la frontale, non essendoci la luna è proprio buio! E le fiaccole accese, ci danno un ottimo riferimento. Siamo solo a metà discesa e nonostante il buio riusciamo a scendere bene. Alla fine del plateau, vediamo sbucare una luce, è la frontale del primo concorrente, dopo un po’ sbuca anche il secondo e così via, salgono ad un ritmo forsennato ci mettiamo di lato per farli passare, vanno veramente forte! Ad ognuno che passa cerco di capire chi è, poi mi sembra di riconoscere la tuta di Gianni e dico a Giorgio: Forse è Gianni! La risposta la dà Gianni: Si! Si! Ciao! È piazzato bene, si trova nel gruppetto che insegue i primi. Passati tutti, riprendiamo a scendere, la neve non è più molto bella, anzi, è crostosa, ma tiene abbastanza, arriviamo alla stradina dove la neve è ghiacciata, ma con la dovuta attenzione ci permette di scendere, facendo ancora delle belle curve. Concludiamo la serata mangiando all’alpe Colombino, una buona pizza con mezzo litrozzo di birra, caffè e pussa caffè. Nel frattempo sono scesi i nostri amici Bruno e Gianni ai quali facciamo i nostri complimenti, gli chiediamo come si sono piazzati, ma non sanno ancora la classifica, si chiacchiera un po’ e intanto per noi si è fatto un po’ tardi, domattina il gallo per me canta alle cinque, salutiamo tutta la banda e prendiamo la via del ritorno…
Un saluto a Giorgio grande socio d’avventura che non molla mai!


Quota partenza: 1260 Mt
Quota max: 2115 Mt
Dislivello: 855 Mt
Difficoltà: MS – BS (solo perché in assenza totale di luce)

Album foto


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