Un Ricordone da ricordare...08-febb.2010

Data 08/02/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Ho fatto bene ieri a finire la gita già con le pelli attaccate agli sci,devo ottimizzare il tempo libero, anche se non ne ho tanto non è mai abbastanza,se avessi il dono dell’ubiquità il problema sarebbe risolto, potrei fare tre gite o quattro in contemporanea nei mementi che c’è una farina così bella e nello stesso tempo stare con tutti gli amici che in quel momento cavalcano i monti. Ma...sorge un problema; Jolie come farà a seguirmi,quando vede tre o quattro me stesso che partono per una gita! Mi seguirà se vado a Garitta Nuova o sul Birrone? E quando mi segue da una parte,avrà nostalgia dell’altro che sta salendo un’altra cima? Penso che la confonderei....
Molto meglio stare con i piedi per terra,e fare una gita per volta! Come dicevo, avevo già sentore che oggi ne sarebbe “scappata”un’altra. E’ lunedì, Noemi avendo lavorato ieri oggi è libera,poi c’è Vanni che la fabbrica cui lavorava è in attesa di giudizio,si stà godendo alla grande questo periodo sabbatico.
Loro mi onorano di scegliere un’intinerario non hanno pretese,mettono solo alcune semplici richieste:
1)Che si parti tardi e che si arrivi presto.
2)Che sia vicino a casa ma anche un posto nuovo per loro.
3)Che non superi i 700 mt. di dislivello e che abbia un pendio unico e diretto.
4)Che la neve sia farinosa da cima a fondo e che la temperatura sia gradevole e senza vento.
5)che faccia una splendida giornata e che la vetta sia panoramica.
6)infine che si possa trovare sulla cima un bel posto in cui apparecchiare tavola e stare due ore in cima.
Tutte cose semplicissime mettere assieme all’ultimo momento,tiro fuori la bacchetta magica e...voilà! il Riccordone fa proprio al caso nostro!
Inutile dire che ci ho azzeccato ,ma...fino ad un certo punto,Il pendio era diretto la neve surfarinosa,un bel cielo blu con assenza di vento,ma quando arriviamo in vetta assieme a noi arriva anche una nuvoletta di Fantozziana memoria. Non ci abbandonerà più per tutto il nostro soggiorno. Solo dieci metri in linea d’aria splendeva il sole! Ma come potevamo spostarci! la tavola era apparecchiata,avevo buttato le raviole,un altro fornellino era intento a non lasciarci mancare il brulè...Quindi anche contro il destino avverso abbiamo fatto “uuuh culuuuu!” alla nuvola, non ci siamo spostati di un centimetro, non facendoci mancare nulla. Poi quando satollati presi da torpore, il vin brulè si rivelato molto più efficace del Tavor, ci siamo concessi anche una pennichella!
Ci ha poi svegliati una “passa”cui rintocchi arrivavano dalla chiesa di Sampeyre, quindi presto a letto e presto in piedi, con i riflessi appannati ci siamo buttati in quel pendio ovattato fluttuando tra neve e nebbia. Meno male che Jolie discendendo per prima ci ha dato la direzione. Vanni scendendo a preparato il terreno per un nuovo impiantamento togliendo lavoro alla forestale. Noemi la vedevo solo ogni tanto sfrecciarmi di fianco come un kamikaze e urlando come una sirena. In quanto a me che sono amante del torbido quando sono giunto nella “boschina” mi sono lanciato dentro all’urlo di banzai! Quando ne sono uscito ero irriconoscibile,oltre a graffi vari ero ornato da ogni tipo di ramaglia... Proprio un Ricordone da ricordare!

data:08-febb.-2010
località di partenza: san Sisto,vallone di Gilba
quota partenza:1169 mt.
quota vetta:1764 mt.
dislivello:700 mt.c.
difficoltà: MS...se sobri

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