Garitta Nuova da Rore...15-genn.-2010

Data 16/01/2010 | Categoria: SciAlpinismo

Ogni volta in cui faccio una gita che ho dovuto dare l’anima,dico:ora per un bel po’ di tempo basta...Poi mi affaccio alla finestra ,vedo gli alberi della collina di San Bernard del Vej “fioriti” di neve,rimango attratto irresistibilmente dal quel“phatos”atavico della Natura,sento che mi possiede. Rinvigorito ,guardo su internet i luoghi dove ultimamente non è ancora salito nessuno con gli sci,perché a me piace farmi la traccia,quando è possibile. Lo ammetto,sono un grande egoista,vorrei avere sempre di fronte a me pendii incontaminati. Quando,ora sempre più di frequente,perché non ho più lo smalto di un tempo,qualcuno più forte e più veloce tira davanti a me,mi sento come impotente, la gita non mi sembra “guadagnata”,poi penso:se fossi stato da solo c’è l’avrei fatta oppure no? e tormentato da quel dubbio sento sempre il bisogno di per rimettermi alla prova...
Sono appena passati due giorni dall’ultima “fatica” che mi trovo sul piazzale di Rore assieme a Gianfri sci ai piedi. Inutile sprecare km, neve c’è né tanta anche sulle stradine di avvicinamento,Garitta Nuova da questo versante è pochissimo frequentata i pendii sono facile e se si parte dal paese sono 1500 metri di dislivello tutti da “battere!” Fantastico!
Solcando in un palmo di neve fresca sulla stradina che sale alle meyre Ricchiardi faccio subito un incontro inaspettato che è ancora notte,passando presso un recinto un bel cavallo “merens”nero come la notte, mi viene incontro,mi guarda con meraviglia e senza timore,si lascia accarezzare ed accetta anche molto volentieri uno zuccherino,poi con su e giù con la testa pare salutarmi e ritorna verso il branco.
Noi invece di buon passo raggiungiamo le meyre da dove comincia la dorsale di salita. E’ ancora una borgata “viva”almeno d’estate,ha un bel forno a legna e quel più che conta un’osteria...
Finalmente raggiungiamo la dorsale,accidenti ,è già salito qualcuno! Una traccia di salita semi coperta dall’ultima nevicata si snoda lungo il crinale. Un po’ mi dispiace... La seguiamo vedo che è stato molto sofferta,una bella trincea,chapeau agli ignoti ski-alp che ci hanno facilitato la salita... Poi verso i 1800 metri di quota un po’ perché la neve fresca è aumentata e un po’ perché Eolo questa notte non ha dormito,mi trovo il pendio libero tutto per me, Gianfri che mi conosce mi concede l’onere e l’onore di disegnare la traccia a mia guisa fino in cima. Lassù trovo poca gente e un bel riparo sotto una cornice per rifocillarci. Jolie come al solito quando arriva in vetta ne prende pienamente possesso e fa pagare una gabella ai malcapitati che arrivano,in questo caso accetta qualsiasi cosa che sia commestibile...
La discesa su quella farina è stata semplicemente sublime,fino quando che giungiamo alle meyre dove incomincia la strada. Gasp! e Sob! al cubo! è passato lo spazzaneve!” a l’an gavame la fioca!” Ha fatto proprio un bel lavoro! non ha nemmeno più lasciato una chiazza di neve! Ma non è detta l’ultima parola,tagliando i tornanti giù per la boschina, prima, e sulla morena bordo strada, poi,come fosse una questione di principio,arriviamo all’auto sci ai piedi! Mentre dal serraglio occhi equini ci stanno osservando...Cosa penseranno?Li vedo sporgere il loro muso verso di noi,forse vorranno tutti lo zuccherino,si è già sparsa la "voce"....

data:15- gennaio-2010
località di partenza:Rore di Sampeyre
quota di partenza:866 mt.
quota vetta:2385 mt.
dislivello: 1500 mt.c.

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