Cugn di Goria...sulla neve che non c'è più!...15-nov.2009

Data 16/11/2009 | Categoria: SciAlpinismo

Le ultime due gite enogastronomiche mi hanno messo fuori uso lo stomaco! Non ho più vent’anni! Nel vedermi soffrire la cara moglie mi viene incontro e in modo molto autoritario mi dice:”ho la cura che fa per te,”campa giù susì!” vedrai chi ti farà digerire!” Mi porge un bicchiere colmo di olio di ricino e senza tanti complimenti me lo fa ingurgitare in un sol fiato. Io non li dò la soddisfazione di ingerire qualcosa di estremamente schifoso,anzi,dopo averlo avallato,con un sorriso fino alle orecchie, mi lecco i baffi,e dico:buono! estremamente squisito…ne vorrei ancora! Mi sembra di essere ritornato negl’anni del regime, quando le camicie nere lo facevano ingerire a che non la pensava come loro. Non pensavo che quei tempi potessero ritornare,invece eccomi qua ad ingurgitare quel liquido orripilante,sotto il suo sguardo severo. Vedrai che ti farà bene! aggiunge,è adesso a letto senza cena! Come un bambino in castigo! Passo una notte tra spasimi e tormenti seduto sul water,ma la cura è stata efficace,dopo una decina di sedute,incomincio a sentirmi meglio. Ma verso il mattino la cara consorte, che ha naso,aprendo tutte le finestre mi dice:và mac ‘n muntagna,a las ‘npestame cà” Mi mette qualcosa nello zaino,e mi ordina di uscire. Faccio cattivo viso a buon gioco e…su per la valle libero come il vento.
Dove andare? la scelta cade subito per in vallone di sant’Anna;primo, perché domenica scorsa ho dimenticato i bastoncini dove avevo parcheggiato la macchina,spero di ritrovarli,ma loro stanchi di aspettate,hanno scelto un altro padrone… Secondo, perché non so come posso reagire dopo una notte “gagoira”così,potrei ancora concimare qualche cespuglio,quindi…meglio andare sul sicuro dove non ci sia nessuno perché la “fioca a l’è ‘ndaita via!”
Comunque a Sodani mi metto già gli sci ai piedi,salgo nella bruma del mattino,è appena gelato,due dita di neve dura non mi lasciano toccare il fondo erboso,ma al ritorno ahimè non ci sarà più. Presso una baita mi assalgono i morsi della fame,guardo cosa mi ha messo nello zaino la mogliettina,Sob! Thè,pasticcini e due Iogurt. Vino “gnanca parlene” “ma io previdente prima sono passato in cantina …eh! eh! Purtroppo un paio di giorni miti hanno rovinato tutto,non c’è più la bella farina,ma qualche chiazza di neve qua e là. i gatti delle nevi sono impantanati nel fango,e i cannoni spara neve sembrano fuori luogo con queste temperature alte. Che vista desolante!
Tuttavia dopo la casa di caccia si incomincia a ragionare,almeno sulla strada si può andare,una ventina di cm. di neve crostosa rendono l’ambiente più consono al luogo e alla stagione. Avrei tante velleità,andare sul Nebin o sul Cugulet,ma fuori della strada la neve non ha ancora coperto bene le rocce e i cespugli. L’unica è andare sul Cugn di Goria,è sempre un bel posto panoramico. La strada con quella crosta da arare diventa molto faticosa,ma per fortuna quando si incomincia a salire verso la cima trovo ancora della farina. Purtroppo il tratto è breve,si alza anche un forte vento che sembra portare una perturbazione. Sulla cima ho tutto il mio da fare per che non mi porti via gli sci mentre stacco le pelli. Jolie si è accovacciata piagnucolosa al riparo dello zaino. Lei il vento non lo sopporta proprio. Sbatteva a terra me,figuriamoci otto chili di pelouche. Non mi stringo nemmeno gli scarponi, mi tolgo prima possibile da quella tormenta. Poi la discesa fino alla casa di caccia è continua,ma da li in giù faccio infiniti “gava e buta”e con molta fantasia e buona volontà raggiungo quasi la macchina sci ai piedi. Però me la sono presa con calma,verso metà discesa mi fermo da una baita,perché non ci vedo più dalla fame,e… dalla sete. So di avere un’ asso nella manica, tiro fuori la bottiglia che questa mattina furtivamente ho preso in cantina,preparo il bicchiere,prendo il cavatappi,assaporo già l’estasi,ma mentre li tiro il collo,il “tirabusun”si rompe! Era proprio destino che oggi restassi a regime….Comunque tutto sommato anche con poca neve questa gita mi è piaciuta,prendo sempre il lato positivo. Questa volta sulla vetta ho potuto osservare i diversi sistemi nuvolosi; a valle un mare calmo, bianco e ondulato in alto neri nuvoloni spinti dal vento che piombavano minacciosi su di me. Se fosse stata una bella giornata tutto questo turbinio della natura non lo avrei potuto apprezzare! Che ci posso fare se sono un’ eterno bambino che vede sempre il bicchiere mezzo pieno!

data:15-novembre-2009
località vallone di sant’Anna di Sampeyre
quota di partenza:1200 mt.
quota vetta:2384 mt.
dislivello:1184 mt.
difficoltà:MS

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