27/11: M.Pigna: son tornate a fiorire le primule

Data 28/11/2006 | Categoria: MTB

Nei prati della Valgrana sono fioriti i peri, e piccoli frutti tentano disperatamente di diventare grandi. Nella Valle Pesio oggi c’erano le primule a quota 800 m. I vecchi della montagna dicono che dove fiorisce una pianta fuori stagione ci sarà presto una disgrazia. Speriamo di no, altrimenti quest’anno dalle nostre parti ci sarà una strage. Qualcuno invece parla di miracolo e dice che invece portano bene. Rimane il fatto che, finché ci sono le primule, certo di neve non ce n’é.
I vecchi della montagna dicono anche che le genzianelle avevano il gambo lungo, quindi di neve ne verrà da vendere.
Altri dicono che quando il raccolto delle nocciole e delle cipolle è scarso, di neve non ne verrà.
Quindi quest’anno di neve potrebbe caderne sia zero che 3 metri.
Un po’ come quella che dice: “ se ‘l Munvis a là ‘l capél, o ca fa brut, o ca fa bél… e se ‘l capel a là nen del tut, o ca fa bél o ca fa brut”

Oggi, con Federg e Marcpel, siamo fuggiti dalle nebbie che sono riuscite a superare Cuneo in altezza ( ci riescono si e no una volta l’anno e per ora siamo nella media).
A Chiusa Pesio già splendeva un bel sole ed il cielo era blu, come quasi tutti i lunedì.

Avrebbero voluto salire al Pilone di Olocco, da Vigna, poi tornare su sentiero al Morté, quindi al Lago di Pianfei, ma, arrivati al Pilone, (988 m) non abbiamo resistito al richiamo irresistibile delle vette ed abbiamo continuato in faticosissima salita verso il gias Mascarone , poi il solito quarto d’ora biciaspalle e siamo arrivati sul M.Pigna.( 1776 m)
Poi avremmo voluto fare lo splendido single-track di downhill su Lurisia, ma nemmeno questa volta ci siamo riusciti.
Infatti, arrivati con i freni tirati giù dalle piste da sci per 300m, nel bosco, a sinistra scendendo, a quota 1400 circa, una bella sterrata con traversone a sinistra ci ha attratti irresistibilmente e ci ha riportati al Pilone di Olocco.
Di qui il solito splendido sentiero di foglie in cresta fino al Colle del Morté.

Mandate a casa su asfalto i vostri compagni che hanno fretta e seguitemi.

Si attraversa l’asfalto e si prosegue su sterrata verso il Lago di Pianfei; finita la sterrata vedrete 3 primule appena fiorite: fate una bella frenata senza cadere; guardate il calendario… sì sì è il 27 Novembre… fate una foto, tanto non ci crederà nessuno, ma voi sì.
Si prosegue a naso su sentieri sempre bellissimi, con tacche rosse, e si arriva, trascurando deviazioni a sinistra, sull’asfalto che scende al lago, ma non lo si segue che per 1 km: ad un bell’ altipiano erboso si prende una sterrata a sinistra, nessuna indicazione, che poi diviene sentiero e che porta direttamente nel lago, che si aggira a destra scendendo.
Circumnavigatelo, trascurate l’asfalto che vi porta a Pianfei, proseguite sulla sterrata per 500m, prendete la prima sterrata in salita a destra: non appena arrivate in cresta (2 minuti) abbandonate la sterrata sia a destra che a sinistra e buttatevi giù dritto sul sentiero che scende nella valletta: state a destra, passerete in mezzo ad un’incantevole pineta su un letto liscio di aghi di pino e sfocerete sull’asfalto che collega Chiusa Pesio a Pianfei.
Ora non vi resta che prendere a traverso dei campi, per sterrate e piccole asfaltate per evitare il traffico, specie se il sole è sceso e voi, come me, avete la frontale, ma niente luci rosse dietro: pericolosissimo!
Attenti perché non vi sono ponti sul torrente Pesio tra Chiusa Pesio e Pianfei!!
Quindi vi consiglio di arrivare a Chiusa Pesio, passando su una parallela, o quasi, alla principale.
Poi vi portate a Peveragno, via Montefallonio, (non frequentata); quindi San Lorenzo di Peveragno per vie secondarie, quindi Spinetta sempre per vie sconosciute.
Poi mettetevi la frontale all’incontrario, che tanto è venuto notte, ma voi ci vedete benissimo, e raggiungete Cuneo. Oppure andate contromano, ma a me non piace molto.

Ma non sarebbe più comodo mettere questa lucetta rossa alla MTB?

Data: 27/11/2006
Zona: Valle Pesio
Partenza: Peveragno, 580 m
Arrivo: Cuneo 535 m
Lunghezza: 69 Km
Dislivello: 1700 m
Ciclabilità: 98%
Difficoltà: Facile, qualche attenzione nella discesa sulle piste da sci dal M.Pigna.

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