L'Agnello con le ciaspole

Data 26/09/2009 | Categoria: Racchette da neve

No, non è un piccolo ovino escursionista invernale...

Aspettando che arrivi la neve, quella seria, mentre si programmano già mentalmente le possibili gite invernali viene da pensare a quelle passate, magari un po' campate lì...come questa.
L'idea in sé era semplice: andare al Colle dell'Agnello, tanto amato da Omar, con le ciaspole. Che di per sé non è gran cosa, ma aggiungi la lunghezza del percorso, la forma approssimativa e la nevicata recente e ne esce una sfacchinata storica
Così una domenica di gennaio, prima uscita della stagione, ci troviamo di buon mattino col Brun, che tra una 'cicorietta' e un 'ape' (ah...Milàn!) trova anche il tempo per tornare sui suoi monti, e Omar in partenza per Chianale. Tappa obbligatoria all'Alevé per la seconda colazione e dopo poco, ciaspole ai piedi, si parte, pieni di buoni propositi.
La giornata è perfetta sole splendido e cielo terso, un po' fredda ma ci si scalda velocemente...complice la recente nevicata il panorama è incantevole, fin troppo, perché le pause foto sono lunghe e frequenti
Per fortuna qualcuno ha già avuto la nostra stessa idea e la traccia lungo la strada ' asfaltata' sembra ben battuta...ma il morale subisce subito una botta quando capiamo che la traccia consolidata arriva fino ai primi tornanti... Dopo i segni di passaggio si fanno più superficiali e si distingue chiaramente la traccia di un paio si sci... un po' 'sporcata' dalle racchette 'Beh, grazie al c...! - ci diciamo - con gli sci fai tanta meno fatica!' ma lo diciamo senza convinzione e solo per tiranci su il morale... nessuno di noi ha esperienza di sci-alpinismo e non abbiamo idea se sia veramente così
Ben presto gli autori della traccia si materializzano: sono due simpatici ragazzi di Saluzzo o dintorni... stanno già scendendo Lui si è battuto tutta la traccia con gli sci e lei al seguito con le ciaspole...altra botta al nostro orgoglio (questa volta quello maschile)
Con gran fatica procediamo, alternandoci in testa. Mi stupisce un po' Omar, che non ha lo smalto dei bei tempi...chissa come mai...
Dopo più di 5 (no, dico CINQUE! ) ore dalla partenza l'agognato traguardo è raggiunto! Pacche sulle spalle reciproche, foto di rito allo splendido panorama che ci circonda e poi...si svela il mistero. Dallo zaino di Omar, che si scopre avere un peso tipo menir di Obelix, spunta di tutto: grappini, genepy, barrette e caffettiera con tanto di fornelletto! Alla faccia dell'aver perso lo smalto...ci credo!
Partono i festeggiamenti e i brindisi di rito Omar si merita una standing-ovation (in due...che tristezza!) quando dopo un bel po' di gorgoglìo il caffé sale...lascio immaginare il piacere di un caffé caldo al freddo del Colle: il vento comincia a tirare e appena il sole si nasconde dietro le vette il termometro (Omar ci aveva pure quello ) precipita a -14°C! E' ora di alzare i tacchi.
La discesa non si dimostra molto più veloce della salita...certo i tagli giù dritto per dritto nella farina accorciano parecchio e regalano una buona dose di divertimento, ma costano anche tanta fatica...specialmente a Omar che lamenta problemi tecnici: perde le ciaspole ogni 3 passi Appurato che il difetto è insito nel materiale e non nell'utilizzatore si procede con meno tagli in neve fresca, anche perché nell'ennesima 'picchiata' Omar (sempre lui ) accusa crampi contemporaneamente alla 2 gambe...il tutto accompagnato da complicate ed elaborate esternazioni di tutta la sua fede e attestazioni di stima al venditore delle ciaspole... Lì per lì io e il Brun pensiamo ad un infortunio ben più grave :-8 poi ben presto la cosa si risolve.
Tant'è che arriviamo alla macchina che ormai è buio pesto e il freddo è così intenso che la circolazione nei piedi sembra riprendere solo verso Busca... Mi scalda invece il cuore il pensiero che Emy e Sara ci aspettano con una cenetta...di quelle che sfamerebbero un elefante!

Pensandoci dopo possiamo definirci un po' sprovveduti per aver affrontato una gita così lunga come prima uscita, ma nel complesso la soddisfazione al ritorno era tanta e come sostengo sempre le fatiche si dimenticano in fretta, ma le emozioni durano a lungo!

Un ringrazioamento ai compagni di gita:
Omar, che ha tribolato come un intero reggimento di alpini
il Brun, che zitto zitto ha sfoderato il diesel che è in lui e ha retto bene la sfacchinata

Alla prossima gita!


Data: 11/01/2009
Quota max: 2744
Partenza da: Chianale
Quota partenza: 1800
Dislivello: 944
Zona: Pontechianale - Valle Varaita (CN)
Difficoltà: MR

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