Una passeggiata "sotto" la neve...nel vallone del Sabbione 10-sett. 2009

Data 11/09/2009 | Categoria: Escursionismo

Si, avete letto bene! anche se siamo ancora in estate ed è una bellissima giornata ho trovato il modo di fare quattro passi “sotto”la neve,ma incominciamo dall’inizio: era da tempo che volevo vedere il vallone del Sabbione d’estate,c’ero già stato anni fa a fare una gita di sci-alpinismo fino alla cima di Scandeiera,ma è una di quelle cose che si fanno una sola volta nella vita! talmente il vallone è lungo.
Lascio la macchina nel parcheggio di Porcera,siamo ai margini del parco,raccomando a Jolie essere la mia ombra e dopo qualche km su strada sterrata passando sul ponte del Suffiet si arriva al gias Ischietto. Poco avanti trovo una sorpresa, il sentiero attraversa dall’altra parte ed entra nel parco,c’è anche un bel cartello che dice di non introdurre cani. Che fare! ormai io Jolie siamo qui,decido di “trasgredire”in fondo è solo una cagnetta, se voglio lei mi obbedisce e mi sta appiccicata addosso,speriamo di non incontrare qualcuno che mi faccia la multa,ma se fossi io una guardia non la farei,lascierei prevalere il buon senso,non sarei un cieco esecutore di leggi e ordinanze. Perchè come tutte le cose portate all’eccesso diventano fanatiche,come è spiegato in una fiaba di Hesse,che racconta la storia di un naturalista ecologista frugivoro puro fino all’estremo, un giorno uccise un uomo solo perchè quest’uomo aveva ucciso una mosca! Ho cercato di farmi da avvocato difensore, in realtà,quando si ha torto si cerca sempre una scusa per sentirsi nella ragione…Ma continuiamo nel mio peregrinare; Passo vicino a dei residui di una grossa valanga,sopra è già franata della terra e stà già crescendo l’erba! che spettacolo! Continuo il cammino fino al gias Culatta,il posto mi piace e anche il nome mi si addice,nella vità spesso sono stato “culattà”. Decido di fermarmi, stappo una bottiglia taglio un salame e voilà si mangia! Ma la valanga che ho visto pocanzi mi incuriosisce,siamo a settembre e una cosa così non l’ho mai vista. Si torna indietro,tanto volevo solo fare una passeggiata distensiva. Arrivo alla valanga,mi attira come una calamita,è enorme, il torrente s’infila sotto come entrasse in una caverna. Mi avvicino con rispetto reverenziale,vedo che si può entrare in quella galleria,dopo i primi metri sono quasi al buio, Ma Jolie mi fa strada,c’è poca acqua si passa bene. Sulla volta ci sono delle stalattiti di ghiaccio che gocciolano. Sono a metà fà un pò di curva, poi si vede l’uscita. C’è l’abbiamo fatta dico a Jolie e urlo di gioia in quell’ambiente fantastico. Sono all’uscita,continuo a voltarmi dietro per non perdermi nemmeno un’ attimo quello spettacolo,e sento una voce che mi urla da dietro: “tut a post?” E’ il pastore che sale al gias . “sai pà se sun tut a post!”gli rispondo e corro verso di lui. Li racconto quello che ho visto la sotto con l’entusiasmo di un bambino,poi tiro fuori la bottiglia ancora mezza piena e brindiamo a questa avventura sotto la neve in un bel giorno d’estate!

data:10-settembre 2009
località di partenza:borg.Porcera di Entracque
quota di partenza :1086 mt.
quota colle:2330 mt.
quota valanga 1600 mt. c.
difficoltà: E

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