Alla ricerca del sentiero perduto, Anello Colle dell’Ortica, Coumboscuro, 7/11

Data 08/11/2006 | Categoria: MTB

Non vedevo l’ora di fare questo sentiero, che cercai e non trovai 5 anni fa, per cui scesi fuoripista tra ortiche e rovi alti 2 metri, in due ore terribili, e in fondo mi buttai dentro ad una fontana, che ero tutto graffi e bolle. Poi alla prima farmacia mi diedero una pomata che non mi fece nulla e continuai a grattarmi per una settimana.
Ma pare che le ortiche facciano bene alla circolazione. Infatti circolo ancora adesso.

Un mese fa però, dopo che un altro tentativo in primavera s’era risolto con un dietrofront, vidi dal Colle dell’Ortica(un nome, un destino), delle tacche rosso-sangue dipinte su degli arbusti: andai a vedere e, sorpresa!! Qualcuno era passato con la motosega e si vedeva infine un sentiero, benché non desse l’aria di essere dei più belli.

Oggi sono partito con la ferma intenzione di farlo.
Ho ancora un bel mal di gola, ma non ce la facevo più, e mi son detto: al diavolo il mal di gola!

Per salire al Colle dell’Ortica ci sono mille modi.
Ma non sia mai detto che io ne rifaccia uno per due volte: Cuneo, Rittana, e da quota 900, direzione Chiot Rosa, un cartello, anzi più d’uno, che indicano una sterrata a sinistra, mi attirano irresistibilmente:
1.Mulino
2.Loc. La Balma
3.Strada priva di segnaletica
4.Cimitero

Il quarto cartello mi ha tolto ogni dubbio: questa è la mia strada.
La sterrata tocca delle belle borgate, tutte rigorosamente diroccate, e poi diviene sentiero, ciclabile, finché non si arriva, a q. 1100, sulla cresta spartiacque con Valloriate; scollinate e seguite il sentiero in salita, sempre al di là: il sentiero taglia le pendici del tagliare, ciclabilità completa, fino alla grangia, q. 1400, sotto il colle della Gorgia. La via più intelligente per arrivare al colle dell’Ortica sarebbe di prendere la sterrata che da lì parte , perdete 100m di quota e poi salite, raggiunto il fondo del vallone, seguendo le frecce, ad in contrare la sterrata che sale da Gorré, Sapé.
Ma io no. Ho preso la mtb a spalle e mi son fatto il colle della Gorgia (1583m) e poi a sinistra fino al colle Roccasson (1752). E poi a sinistra, tutto ciclabile il bel sentiero che in saliscendi va al colle dell’Ortica.(1774m)

E ci siamo, finalmente. Ora non resta che scendere e vedere cosa ci riserva il sentiero perduto.
Seguite le tacche rosse che paiono dipinte con sangue di porco questo sentiero risuscitato dal nulla, che nel primo tratto non vi convincerà molto… se è tutto così non siamo a posto: ripido, tornantini scivolosi, arbusti tagliati ad una spanna, inclinato a valle….
Ma poi (10 min, 100m di dislivello), si traversa una pietraia e OLE’!!! la goduria completa: si passa sottocresta, poi in cresta, su uno splendido sentiero pulitissimo, sovente a forma di gorgia, con una spanna o due di soffici foglie, sempre marcato di rosso. Semplicemente splendido!
Andrete a sbattere sul sentiero chiamato “LA CURNIS”, che sarebbe bello percorrere a destra, fino a Monterosso, ma sarà per un’altra volta.
Io ho preso a sinistra (tacche rosso-gialle), da dove si traversa il ponte in legno(non svoltare a destra prima del ponte).
Al di là del ponte e del torrente, tra gli alberi, una bella sterrata che, in men che non si dica, vi porta alla fontana di Sancto Lucio de Coumboscuro, dove 5 anni fa mi ero buttato dopo le ortiche.
Questa volta non ne ho avuto bisogno.
E poi via, Caraglio, Cuneo,un nuovo stupendo sentiero nello zaino, vicino al boomerang, col sole ed il vento ancora tiepido tra i miei capelli bastardi, ed il pensiero che và ai tempi oramai lontani, quando partivo ad andare al lavoro col mal di gola e quando tornavo a casa ce l’avevo ancora.
Toh, invece oggi m’è passato!

Data: 7/11/2006
Partenza: Cuneo
Zona: Valle Stura, Valle Grana
Distanza: km 75
Dislivello: m. 1515
Tempo indic.: 6h

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