Il richiamo dello Chaberton (MTB) - 01 agosto 2009

Data 07/08/2009 | Categoria: MTB

L'anno scorso mi ero ripromesso che sarebbe stata l'ultima volta, lo Chaberton va bene una volta nella vita, io sono già a quota 3, per 3 vite sono coperto. Però passa il tempo, e ogni volta che vado in alta valle lo sguardo ricade su quella strana montagna spianata con le sue torrette che sembrano osservarmi e sfidarmi.
E così anche quest'anno il richiamo è stato irresistibile, complice anche il passaggio dell'iron bike.
Alle 8 sono a Fenils pronto sulla sella, purtroppo i funamboli dell'Iron Bike sono già passati, vabbè li troverò mentre scendono.
Nemmeno 100 metri di salita e iniziano le noie meccaniche, la catena non ne vuol sapere di stare ferma, o salta o si incastra... proprio oggi dico io?
Poche pedalate e devo continuamente fermarmi, così è impossibile pedalare. Non posso nemmeno agganciare i pedali per timore di finire per terra.
Sono seriamente tentato di abbandonare.. poi pian piano le cose sembrano andare meglio, riesco a pedalare senza troppi strappi.
Dello Chaberton si sottovaluta sempre l'inizio della salita, che secondo me seppur ottimamente pedalabile, è una della parti più dure di questi 13 km.
Riesco a prendere un ritmo regolare finalmente, dopo aver perso circa un'ora tentando di sistemare la bici, la condizione fisica non è ottimale perchè da un mese non toccavo i pedali o quasi.
Raggiungo e supero Pra Claud e Grange Quagliet, poi il bosco con rampe al limite del possibile.
Quest'anno la strada è ottima fino al bivio per l'osservatorio, dove trovo diversi spettatori (tra cui un gruppo di spagnole, mi vien voglia di fermarmi qui) in attesa degli Iron.
Poi via via il fondo diventa ghiaioso, peggiore rispetto ad un anno fa, si riesce tuttavia a pedalare salvo appoggiare i piedi di tanto in tanto. Certo spingessi un rapporto più duro farei meno fatica a galleggiare, ma ci vuole una gamba migliore.
Dalla Rocca Tagliata in poi, come si sa non si pedala un metro, siamo in territorio francese e la manutenzione è una chimera. Peccato. Qui incontro i primi Iron che scendono, chapeau! Proseguo a piedi dando la precedenza agli atleti in discesa. Davanti a me altri bikers che arrancano in salita.
Al colle finalmente un po' di respiro, sembra ancora molto lunga ma so che non è così, la cima è più vicina di quel che sembra.
Dal colle alla cima qualche rampetta pedalabile la trovo, anche per dignità quando è possibile salgo in sella, anche se per brevi tratti e se la velocità a piedi forse sarebbe superiore. In meno di un'ora dal colle sono in cima, dove faccio l'entrata trionfale in sella (salito pochi metri prima, ma bisogna pure fare i fighi).
Qui incontro Ribel60 e i suoi simpatici amici, oggi compagnia e risate non mancano!
Classico giro prima sulla spianata e poi visita al forte sottostante. La giornata è perfetta, poco vento e caldo, oggi mi godo la cima per un bel po' di ore.
Tanto inizio a pensare che sarà l'ultima volta, per davvero. Ormai la salita non vale più la fatica. Troppo pochi i tratti pedalabili.
Poi però mi preparo e mi fiondo in discesa, dopo i primi tornanti un po' esposti, ci prendo gusto. Il passaggio di così tanti bikers oggi ha fatto in modo che si creasse una pista perfetta tra ghiaia e sassi, goduria assiicurata! Senza nemmeno accorgermene sono al colle...peccato il pezzo più divertente sia così breve!
Un po' più ostico il pian dei Morti, ma ciclabile al 98%, poi una volta che la strada torna bella scendo in rilassatezza.
Si, credo proprio che sia stata l'ultima volta allo Chaberton con la mountain bike.....
almeno fino all'anno prossimo! :D

Data: 01 agosto 2009
Quota max: 3130
Partenza da: Fenils (Cesana)
Quota partenza: 1250
Dislivello: 1880
Zona: Valle di Susa
Difficoltà: OC

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