Assalto alle Lobbie,ma...respinto da un sorriso! 04-agosto-2009

Data 05/08/2009 | Categoria: Escursionismo

Noemi passa a prendermi ,si parte alla volta del vallone dei Duc,il primo obiettivo è il grande albero,poi chissà, le Lobbie, forse…La giornata è fresca i prati vicino al lago Bagnour sono brinati,si sale bene al fresco, Entriamo nel selvaggio e solitario vallone dei Duc. Vorrei spendere due parole per spiegate L’etimologia del nome di questo vallone che non ha niente a che fare con duchi o conti, o altri titoli nobiliari,ma è una stroppiamento dal piemontese “Teuch”,che vuol dire buco fatto a dolina. Esempio; da bambini quando si giocava a biglie si tirava dentro ad un “teuch”. La parte alta del vallone ne è ricca di questi incavi di origine glaciale. Ma arriviamo alla gita:dopo due orette arriviamo al grande albero che tanti ricordi porta con se. Con fare quasi religioso stappiamo un’ottima bottiglia di barbera,è un vino forte e barbaro,da cui deriva l’appellativo barbera,so che apprezzava molto, e brindiamo con lui. Il volto di Noemi è illuminato da un sorriso triste,e le sue guance sono solcate da gocce di rugiada. Sale sull’albero come a farsi abbracciare,i suoi rami paiono animarsi e stringerla affettuosamente a se. Sembra andare a ritroso nel tempo,quando come un satiro danzante la sollevava trionfante al cielo inneggiando alla vita,alla montagna e alle belle donne.
Poi ci scrolliamo di dosso tutte le malinconie e ci avviamo verso le Lobbie attraversando quella pietraia primordiale. Non saliamo per la via normale per il canalone ma puntiamo verso la breccia tra le Lobbie e il torrione sud,conosco bene la strada,sono abituato a salire sempre da quella parte. Tuttavia il ripido pendio di sfasciumi è molto faticoso,poi non è che avessimo molta volontà di vetta. Quando arriviamo sui 2850 mt. , manca solo un’ultimo tratto, troviamo un magnifico spiazzo roccioso con una vista meravigliosa. Noemi si volta verso di me e regalandomi uno smagliante sorriso fino alle orecchie mi dice:”fuma finta che la punta sia bele sì?!” Non me lo faccio ripetere,allora ella tira fuori dallo zaino pomodori mozzarelle cipolle uno spicchio d’aglio,olio sale e aceto e mi prepara una bella insalata casalinga. ovviamente il tutto innaffiato da un’ottima bonarda frizzante. Come si può dire di no a un così bel sorriso e a tutto quel ben di dio che ha nello zaino. In fondo la montagna è solo un mucchio di pietre,siamo noi ,conquistatori dell’”inutile”che ne restiamo affascinati,ma prima ancora io prediligo sempre il rapporto umano, poi quando è una ragazza “pazza” come me che si accontenta di seguirmi in questi luoghi impervi che non passa mai nessuno, dove le nostre elucubrazioni filosofiche si perdono nel vento, non ci si può chiedere niente di più! Ci lasciamo accarezzare dal vento godendoci il panorama e satollandoci di cose buone…Intanto dalla valle sale una tiepida brezza che ci avvolge col suo tepore, è lo spirito di un satiro danzante che è salito per stare ancora un po’ in nostra compagnia,sentiamo che volteggia gioioso attorno a noi…

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