Chaberton 3130 Mt 01-08-'o9

Data 03/08/2009 | Categoria: MTB

IL SOGNO DIVENTA REALTA’

E' giunta l’ora di fare ciò che si dice da troppo tempo! Si sale sul monte Chaberton 3130 Mt!
Dovevamo essere in un nutrito gruppo, ma per vari motivi ci ritroviamo in tre: Ciccio (Antonio) Dome (Domenico) ed io (Ribel60). Ci diamo appuntamento alle 5:30 all’area di servizio della tang. a Rivoli e da lì si parte alla volta di Fenils, punto di partenza per lo Chaberton. Posteggiamo subito dopo lasciata la SS n24, passato il ponte c’è uno spiazzo, così la salita si fa tutta, mica furbi eh…! Sono le 6:40 quando iniziamo a pedalare e dopo poche centinaia di metri s’inizia già a sudare. Ciccio deve prende dell’acqua e ci fermiamo alla fontana sotto il campanile di Fenils dove io mi tolgo la maglia e Dome invece mette i manicotti, lui a sempre freddo! Mah sarà perché il mio strato di grasso e assai superiore al suo, anzi, lui non ne ha proprio. Beh… bando alle ciance, si riparte e la salita si fa subito dura e pensare che siamo solo all’inizio! C’è molto movimento e scopriamo che oggi li passano quelli dell’Ironbike, sarà una giornata trafficata e di fatto c’è un via vai di moto e fuoristrada, che se non ti sposti ti passano sopra! Alla faccia del rispetto dei biker! Comunque per fortuna non sono tutti così soprattutto i motociclisti. Comunque torniamo alla nostra ascesa: siamo nei pressi della roccia tagliata quando i primi concorrenti dell’Ironbike ci raggiungono, ci fermiamo e ci mettiamo di lato in modo da non intralciare il passaggio, salgono come motorini è impressionante se si tiene conto di ciò che hanno già percorso, passati gl’ironman arrivano quelli un po’ più umani, quelli che spingono la bici come noi. Ogni tanto qualcuno ci fa anche i complimenti! Mah! Sarà la fatica, perché i complimenti vanno fatti a loro! Il fondo con poca aderenza e la pendenza sostenuta, non permettono la pedalata e quindi procediamo bici a spinta, ma il sentiero è bello, tant’è che alcune volte si sale in bici per fare piccoli tratti. Comunque ridendo e scherzando arriviamo al colle, lì c’è un’arietta niente male e quindi ci copriamo. Mentre i primi dell’Ironbike già sono scesi. La fatica inizia a farsi sentire, in più a me duole il ginocchio sx, dove i miei crociati sono in pappa, stringo denti e vado avanti, ormai siamo quasi in vetta. Arriviamo in cima che sono le 12:28, ragazzi che spettacolo e che soddisfazione! Il panorama è veramente a 360°, purtroppo con il fatto della corsa, c’è un elicottero che fa da navetta a chi non ha voglia di conquistarsi la vetta e si è fatto trasportare su e giù, con poco dispendio di energie, ma con qualche €uri in meno nel portafoglio, probabilmente non gli frega un c…. di tutto ciò, è solo per il gusto di dire c’ero anch’io immortalando l’evento con qualche foto. Ma torniamo a noi, finito il caos, finalmente torna la tranquillità che si può assaporare in vetta, conosciamo anche Andrea81 altro Fiocarolo con il quale ci scambia quattro chiacchiere e … Bene non sembra ma il tempo vola ed è ora di prendere la via del ritorno. Ok si scende e Ciccio? Giusto per non smentirsi ha la ruota a terra, un pit-stop da manuale ovvero mezz’ora per sostituire la camera d’aria, che gli ho dovuto dare, perché ne aveva già cambiata una a pian dei morti, non si ricordava quale delle sue, era buona. Iniziamo a scendere e Ciccio in discesa è un po’ timoroso, quindi fino al colle, in alcuni tratti scende bici a mano, mentre Dome ed io ci divertiamo, anche se non bisogna sottovalutare la difficoltà, perché il sentiero è veramente tecnico e richiede buona padronanza di guida, dal colle in giù Ciccio se pur con qualche timore risale in bici e pian piano scende, io ogni tanto mi lascio prendere la mano e uso poco i freni, anche perché il mio trattore mi permette di esagerare un po’, poi mi fermo ad aspettare i soci. E così ridendo e scherzando, come siamo saliti, scendiamo e ci ritroviamo alle macchie, siamo stanchi ma entusiasti dell’impresa che non è più un sogno nel cassetto, ma è diventata realtà.
Un saluto ai compagni d’avventura, perché d’avventura si tratta dato le incognite, Antonio (Ciccio) e Domenico (Dome). A chi ha rinunciato non resta che mangiarsi le unghie o qualcos’altro….

Quota di partenza: 1200 Mt
Quota max: 3130 Mt
Dislivello complessivo: 1950 Mt
Distanza tot.: 29.42 Km
Difficoltà: OC / OC

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