Pelvo di Chiabrera,un balcone sulla val Varaita!26-luglio-2009

Data 27/07/2009 | Categoria: Escursionismo

Non ho ancora recuperato del tutto l’ultima scorribanda sulle montagne di Bellino che mi telefona Gianfri per fare una gita. Sono esitante ma cedo alla violenza,dico,una gita breve e facile facile,si può fare. Mi viene in mente il Pelvo di Chiabrera che l’altro giorno mentre salivo il Pelvo d’Elva mi guardava con occhio commiserevole da far pena,. Pareva che mi dicesse:”Perché vanno tutti su quella montagna,che non arriva alla mia altezza e non offre un panorama unico come il mio,sono un balcone su tutta la val Varaita, e mi chiamo pure Pelvo! Io che sono d’animo tenero, li prometto che presto si presenterà l’occasione di essere salito da me e Jolie.
Infatti oggi è la giornata giusta per andare su questa vetta per niente frequentata,Tutti festeggiano sant’Anna a Bellino,i barbeques trionfano, mandando su per la vallata un’ ottimo profumo di costine per la gioia di Jolie. Saliamo per le verdi praterie sopra le Barricate .Poi arranchiamo per i ripidi sfasciumi del passo Chiabrera,quando si stacca spontaneamente un masso grosso come un televisore,che con gran fragore rimbalza più volte sulla ripida pietraia,passando ad una decina di metri da noi! Non sentiamo più la fatica e come fossimo partiti dai blocchi per i cento metri piani(ma per noi erano in salita)schizziamo su al passo in un baleno. poi finita l’andrenalina ci “rabastiamo” fino alla panoramicissima vetta. Verso la Francia svetta imponete la nera sagoma del Pic du Pelvat,e la memoria va a ritroso… quando salii quella montagna scura con un mio caro amico,facevamo sempre coppia fissa a quei tempi e cercavamo sempre le vette meno alla portata. Mi ricordo che c’erano alcuni passi di III su pietra pessima,ma egli rifiutava sempre la corda,diceva di essere un uomo libero, per lui, essa rappresentava un legame. Tuttavia dove io ero in affanno, lui mi allungava il suo braccio ,mi afferrava con la sua forte maschia mano e mi issava su! ... Invece se si volge lo sguardo verso l’Italia si vede tutta la val Varaita nella sua lunghezza! un panorama unico! Questa vetta a torto è poco frequentata,pensare che troneggia su Bellino con tutta la sua possenza, non passa inosservata a chi visita la valle.
In vetta conveniamo di scendere per il passo dell’Autaret,si allunga un po’ ma si guadagna in sicurezza e panorama,ma prima come d’abitudine saltano i tappi della bottiglie e si affettano i salami,con gran finale innaffiato con Centerbe. Poi la discesa è allietata da molti turisti che sono saliti al colle Autaret,tra cui una giovane famiglia con tre bambini piccoli, essi dimostrano grande entusiasmo ammirando l’ultimo nevaio residuo nelle Barricate, Ha un crepaccio che pare un ghiacciaio. Mi fa piacere vedere tanto entusiasmo nei bambini quando osservano la natura. Loro sono il futuro!

data:26-luglio-2009
quota partenza:1880 mt.
quota vetta:3152 mt.
dislivello totale passando per il colle Autaret:1500 mt.c.
località di partenza:Sant’Anna di Bellino
difficoltà:EEA

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