Quasi due salite alla Punta Losas 2838 mt.... come passare un pomeriggio alternativo! 04- giugno-2009

Data 05/06/2009 | Categoria: SciAlpinismo

Questa gita non sa da fare! direbbe il Manzoni,ma sono sempre stato un testone, non mi rassegno mai facilmente,tanto meno ora che divento sempre più giovane,nel senso che ogni anno che passa ho un’ anno in meno da vivere,ma incominciamo per ordine: Questa settimana sono stato oberato di impegni e non riuscivo a “strappare” una gita, poi nella tarda mattinata di ieri si è aperta una finestra di libera uscita fino alla mattina seguente. In men che si dica alle undici parto sci in spalla dal Pian della Regina,voglio salire al rif. Giacoletti per la via più breve,cioè per il ripido canalone sotto il “Coulur del Porcu”.Appena la pendenza si accentua metto di nuovo sci sullo zaino e piccozza in mano. La neve ha una pappetta superficiale scivolosa su fondo duro,scalcio per fare la tacca e salgo velocemente. Ad un certo punto vedo la punta dello scarpone che “ride” Gasp! si stà staccando la suola! Avranno si e no quindici anni sono ancora quasi nuovi…va bè a casa li aggiusterò col bostik! Per ovviare all’inconveniente metto i ramponi,così tiene fermo il tutto,ma…dopo un po’ che ricomincio a salire la neve molle forma continuamente lo zoccolo,La piccozza entra solo pochi centimetri più suola ridente e “maloca”sotto gli scarponi non è il massimo,su quel ripido pendio se scivolo non mi fermerei più. Anche Jolie sente i miei timori e comincia a girarmi attorno guaiendo. Senza pensare due volte innesco la retro e “d’arculun”ridiscendo a chiappe strette fino alle roccette facendo mio il motto che mi ha insegnato don Cornelio”Calos o Kundinos!” ovvero,bello è il pericolo! dove finalmente infilo gli sci e...”che snà parla pi nen!” Ma arrivato la Pian del Re vedendo l’ora, sono solo le tre,la bella giornata e ancora tanta neve,ci riaccende la speranza e salgo al rif. Giacoletti per la via “normale”Ovviamente ho fatto tanti “gava e buta” nei traversoni per accorciare,ormai arrivare al rifugio che stà facendo sera è diventato di “vitale” importanza...Arrivo per cena ,che strazzio vedere il rifugio ancora così sommerso dalla neve a questa stagione. La neve in questi lunghi mesi facendo il movimento di un ghiacciaio a deformato e distrutto tutto ciò che ha imprigionato. E non solo quassù, ma i danni cominciano a vedersi solo ora un po’ da per tutto,questo mi fa riflettere…non posso rallegrarmi troppo del fatto quest’inverno abbia nevicato così tanto! Invece contenta è stata Jolie che appena ho aperto il bivacco invernale,si è messa in branda sfinita,lei ha fatto almeno quattro volte il mio dislivello che con le due risalite ad alcuni sali e scendi arrivo sui 1800 mt . Dopo cena per digerire sono salito in cima al Losas a godermi il tramonto cosa che il quadrupede ha rifiutato .Un ringraziamento a tutti coloro che hanno spalato la neve per rendere accessibile l’invernale. La notte è passata senza farmi cullare,e alle prime luci dell’alba scendo alla macchina su una neve tutta “bric e tampe" e gelata da rendere gli sci ingovernabili,ma sono pienamente soddisfatto per aver sfruttato bene le ore di “libera uscita”poi, io talvolta mi diverto più in salita che in discesa!


Notizia proveniente da ..:: LaFiocaVenMola ::..
http://www.lafiocavenmola.it

L'URL della notizia è:
http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=2656