Una strategica e sconosciuta vetta solitaria per osservare lo Charbonnel da est - Ouille du Favre m. 3.415

Data 03/06/2009 | Categoria: SciAlpinismo

Il mio programma della stagione prevedeva tra l'altro anche la salita alla spalla sud-est dello Charbonnel o all'Ouille Mouta dal Vallon de la Lombarde, ma occorreva necessariamente un preventivo sopralluogo per visionare le condizioni ed individuare i punti di passaggio più logici.
La gita l'avevo fatta negli anni 70 partendo da Usseglio Via Lago della Rossa-Col d'Arnas con amici del rifugio d'Avèrole e ci tenevo ad un ritorno su quei magnifici ed impegnativi pendii.
Il miglior punto di osservazione per farsi l'idea è la scponosciuta Ouille du Favre che ha bellissimi pendii sciistici su tutti i versanti, tutti alquanto ripidi.
Su questa montagna ci saliva mio nonno negli anni 20 partendo con tutta la compagnia a piedi da Viù per andare a caccia di camosci; rimanevano via per le battute anche più di una settimana.
Approfittando della possibilità di salire in auto fino a Plan du Prè, autorizzazione concessa dal Comune di Bessan fino a fine maggio, venerdì sera dopo cena con Valter, carichi di scorte, fornello e pentole, siamo saliti al Rifugio d'Avèrole giungendovi verso le 23.
Non è gestito ma nell'invernale (12 posti) ricavato a fiannco della sala pranzo i dormienti erano diversi; per fortuna per noi il posto c'era ancora; alle 2 di sabato è ancora giunto un gruppo di ragazzi e ragazze che in qualche modo si sono sistemati disturbandoci parecchio il meglio del riposo (pazienza, anche loro hanno diritto giungendo da lontano).
Al mattino ci siamo preparati un'ottima colazione non negandoci niente ed al primo chiarore ci siamo incamminati solitari verso il Vallon de La Lombarde mentre i restanti erano diretti alle solite Albaron, Arnas, Maria, Colle Bessanese.
L'innevamento è ancora molto buono ma l'attraversamento del primo guado sul Torrent de la Lombarde, dopo il Colletto Eublats, nonostante sia consistente lo spessore dello stretto ponticello di neve, l'abbiamo fatto sparatissimi poichè sotto l'acqua che scorre è notevole ed impetuosa.
Si sale a lungo sulla sponda sinistra orografica del piatto vallone anche con alcuni saliscendi, si passa di fronte al valloncello della gorgia del Baunet che è ancora ben pieno e percorribile ma il guado per raggiungerlo non è facile.
Aggirata la base della Pointe du Baounet appare la nostra meta e non appena è stato possibile abbiamo riguadato il torrente su un altro ponte di neve meno impressionante.
E' iniziata la salita su pendii alquanto sostenuti per portarsi al colletto sulla cresta sud-ovest che presenta un bel muro di uscita e lungo la cresta a piedi siamo giunti in vetta.
Purtroppo il cielo pulito del mattino si è andato gradualmente coprendo avvolgendo con nebbie vaganti le vette circostanti, compreso lo Charbonnel; ho visto per un attimo il culoir rectilignie dell'Ouille Mouta che non è male e forse non è mai stato sceso in sci.
Con la nebbia vagante non abbiamo cercato altre linee di discesa tra le tante (ovest, est e nord con pendenze dai 35 ai 50°) che concede la vetta e siamo ritornati sulla via di salita.
Bellissimo e molto ripido il primo pendio sud con ritorno sul colletto sud-ovest e grande sciata su pendii e canaletti sostenuti con neve strepitosa fino al guado.
A fianco del torrente siamo scesi agevolmente spingendo solo in alcuni tratti di breve risalita su neve ottimamente portante; abbiamo poi passato un altro ponte di neve un pò più rassicurante di quello superato la mattina per il guado verso l'altra sponda e lungo la quale in breve siamo giunti al rio d'Arnès per risalire al rifugio dove abbiamo incontrato Marilena e Mario Monaco con la est dello Charbonnel nel mirino, ma verso sera è iniziato a piovere e sono ridiscesi per fare probabilmente la gita dalla via normale.
Più tardi sono giunti la Cris ed Erma mentre con Valter abbiamo armeggiato con la stufa accendendo la quale abbiamo reso felici tutti i tanti ospiti infreddoliti del rifugio; è seguita ottima cena che ci siamo preparati sulla stufa ed ottima dormita mentre fuori continuava a piovere. Domattina migliorerà? L'idea non è la spalla sud-est dello Charbonnel che non abbianmo potuto vedere ma la selletta del canale della normale alla Bessanese che è evidente.
Come sarà andata? Appuntamento al prossimo capitolo.



Album Foto


Notizia proveniente da ..:: LaFiocaVenMola ::..
http://www.lafiocavenmola.it

L'URL della notizia è:
http://www.lafiocavenmola.it/modules/news/article.php?storyid=2642