Da Revello al Monte Bracco seguendo la lunga cresta S-E.

Data 10/04/2009 | Categoria: Escursionismo

Lunga, complessa ed interessante escursione che permette di salire alla vetta del Monte Bracco, partendo dalla pianura e percorrendo tutta la cresta S-E del gruppo montuoso. Anni fa, con Mirella ed Elisa di neanche un anno nello zainetto, ne avevamo già percorso un tratto, ma a causa della pioggia, ci eravamo fermati un po' prima della cappella San Bernardo ed eravamo tornati indietro. Oggi, complice la giornata dal tempo incerto ed il pericolo valanghe piuttosto elevato, con Marco, Max e Domenico, si decide per una 'tranquilla' escursione tanto per non rimanere fermi e muoversi un po'. Decidere dove andare senza trovare troppa neve è la cosa più dura... bisogna partire abbastanza basso in quanto la neve dovrebbe essere presente appena sopra i 1300-1400 m... alla fine, tutto concorre ad indicare che oggi è il giorno giusto per completare il giro interrotto qualche anno fa. Partenza da Revello, nei pressi della 'Collegiata' e risalita lungo il camminamento acciottolato alla piazzetta del 'Ciochè d'Arvel'. Proseguiamo sulla via selciata che sale tra alti muraglioni raggiungendo il Colle della Croce. Si devia a sx seguendo le indicazioni (a dx, una brevissima salita permette di raggiungere i ruderi del castello di Revello, ottimo punto panoramico) e in breve si raggiunge la Cappella di S. Sofia, già ben visibile dal basso. Proseguiamo sullo sterrato dietro alla chiesa pervenendo al solitario Campanile di S. Michele. Da qui, in pochi minuti, un sentiero che scende verso O permette di fare una breve deviazione e raggiungere la chiesetta di S. Leonardo costruita sotto la roccia. Proseguiamo lungo il percorso principale raggiungendo quindi un colletto, dove inizia la vera e propria cresta del Monte Bracco. Seguendo sempre il sentiero di cresta con qualche saliscendi e una ripida rampa finale, si raggiunge quindi la cappella di San Bernardo, ottimo luogo per una sosta (meta di una gitarola con le bimbe con partenza da Sanfront dell'anno scorso). Si scende brevemente e poco dopo, sulla dx, si riprende il sentiero di cresta. Facendo attenzione a seguire le croci rosse che marcano il sentiero (nel dubbio basta seguire sempre la traccia a dx sul filo di cresta) ci si porta quindi alla base della rocca su cui sorge la croce di Rifreddo. Inizia la parte più ripida e delicata del percorso. La traccia infatti si incunea lungo uno stretto canalone roccioso, che risale con percorso ripido in cui è necessaria un po' di attenzione soprattuto se, come oggi, l'erba e le rocce sono bagnate e molto viscide. Al termine si sbuca su di un colletto erboso a pochi passi dalla sommità della rocca dove, pochi metri più bassa, visibile dal fondovalle, c'è la croce di Rifreddo. Il tempo sta peggiorando e qualche goccia di pioggia già inizia a scendere, ma pochi minuti dopo, siamo in cammino di buon passo per raggiungere anche la croce di Envie. Di nuovo una breve discesa, quindi risalita nei pressi del pianoro erboso dove sorgono alcune costruzioni a breve distanza dalla Croce di Sanfront e al Rifugio Mulatero. Qui, non prevista, è ancora presente un po' di neve, ma senza particolari problemi, raggiungiamo con un ultimo strappo la sommità del Monte Bracco e la Croce di Envie... panorama nullo oggi dalla cima e novità rispetto all'ultima volta... sono stati installati dei paletti con catena di protezione sulle rocce della sommità. La cresta percorsa, vista da qui è davvero lunga e complessa. Ci affrettiamo a ritornare indietro e nonostante il lungo percorso, in due orette circa, siamo di nuovo a Revello. Nel complesso una bella sgambata, discretamente lunga (quasi 17 km) e dal marcato saliscendi che porta il dislivello complessivo ad un valore ben superiore a quello previsto.

Data: 05 aprile 2009
Quota max: 1307 m
Partenza da: Revello
Quota partenza: 363 m
Dislivello: 1207 m
Zona: Valle Po
Difficoltà: E/EE

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